Certo, c'è la gravità. Ma se anche voglio lanciare una palla medica più lontano possibile, userò un movimento rettilineo o curvo?
ogni volta che devi contrastare un vettore ti conviene opportici, nessuno cerca di spingere in avanti un mobile saltandoci sopra. nel caso della palla medica devi opporti alla forza di gravità (e all'attrito dell'aria, ma è trascurabile perché talmente piccolo che richiede un cambiamento di inclinazione secondo me troppo fine per poter essere stimato ad occhio durante un lancio manuale) e dare alla palla una velocità che abbia anche una componente parallela al suolo (sennò ricade quasi sullo stesso punto di prima, subendo orizzontalmente solo la forza di Coriolis), e la risultante di questi due vettori è obliqua rispetto al suolo. la risultante delle forze che imprimerai sarà un vettore, e per sua natura non potrà essere curvo, ma questo non implica che tu debba imprimerla compiendo movimenti rettilinei.. pensa al lancio del disco o al lancio del martello!
Su questi la risposta data a Zixuè. Sicuramente un movimento preparatorio così lungo fornisce più accelerazione, se qualcuno lo fa in combattimento (magari con un 720° di preparazione), sicuramente va oltre quello che ipotizzo io.
un portiere quando deve tirare un pallone lontano lo fa tirando un calcio con una meccanica non rettilinea. con la palla medica non lo fai solo perché sennò ti sfasci la tibia.
Come ho detto prima, la resistenza non deve essere trascurabile. Anche un giavellotto o una palla da baseball non si lanciano con traiettorie rette. Appunto perchè la loro massa è trascurabile. Quindi molta velocità (suppongo sia importante le velocità tangenziale), ma poca forza espressa -> minore potenza, appesantisci di qualche chilo e già non funziona più questo discorso.
Se voglio sfondare una porta tiro una pedata o mi metto di sbieco e tiro un circolare (con la scarpa rinforzata va', così eliminiamo il discorso del punto di contatto)?
e se devi spezzare un palo di legno conficcato a terra? in questo caso il problema è soltanto geometrico[/font]
Stessa cosa, pedata, almeno io. Il problema sarebbe al limite beccarlo se è troppo stretto, ma non è una questione legata alla potenza. Se invece di pensare a un palo che ha questo problema, pensi a una tavola di legno, e ipotizziamo sempre le scarpe, IMHO si va di pedata frontale, non certo di circolare.
La linea retta è sempre quella più indicata quando si parla di vincere una qualsiasi resistenza non trascurabile (che è anche la definizione adatta a un peso), non solo la gravità.[/font]
non ne sono sicuro. secondo me si fa confusione tra il vettore risultante (necessariamente rettilineo) e lo schema motorio sfruttato per generarlo. per questo parlavo di conclusioni pericolose
Qui voglio chiamare la tua attenzione su un punto:
- le singole articolazioni sono giunti e come tali si comportano, seguendo degli archi
- il vettore risultante è sempre rettilineo
Quello di cui stiamo discutendo è
la traiettoria della parte che agisce sulla resistenza (il tuo pugno contro la mia faccia, la mano che tiene il KB o il peso...) che, contrariamente alle due cose prima, può essere rettilinea o curva.
I calci sono un discorso più complesso, perchè entrano in gioco delle limitazioni all'espressione di massima potenza rettilinea di tipo fisiologico (minor numero di articolazioni coinvolte) e comunque un bersaglio sulla linea retta (approssimata sempre), l'addome, decisamente poco vulnerabile rispetto alla testa (edit: ho dato per scontato che i KO di circolare siano alla testa, ma anche se parliamo di fegato o di gamba, anche considerando la tibia vs la palla del piede, comunque c'è uno svantaggio intrinseco nel frontale).
nel caso dei calci, a mio avviso, ci sono due differenze rispetto ai colpi di braccia: la prima è il problema dei bersagli,
OK, ci siamo.
e la seconda è dovuta al fatto che l'unico vincolo che hai è il suolo, e le gambe vi poggiano direttamente mentre le braccia no, per cui quando devi tirare di braccia devi necessariamente spingere anche con le gambe, mentre quando calci non sei costretto a spingere di braccia. (le conseguenze di questo, però, meritano una trattazione più estesa, su cui ora sorvolo). il numero delle articolazioni e le dimensioni e la potenza dei muscoli coinvolti penso siano ininfluenti ai fini della preferenza tra una dinamica rettilinea ed una curvilinea.
Qui non sono d'accordo. Se guardi il disegno esemplificativo di Ironpaolo
noti che lui per esemplificare usa giustamente due soli giunti. Ma guardandolo mi sembra evidente che seguire uuna linea retta con questi soli due è più complesso (una sola traiettoria possibile) che non se fossero 3 o 4 dove le possibilità sarebbero molte di più. In effetti, se irrigidisci le gambe e usi solo le braccia, la traiettoria diretta tra il tuo pugno e la mia faccia può essere una sola. Se invece sei libero di muoverti con le gambe, puoi sfruttare più possibilità, ad esempio piegarti sulle ginocchia e sfruttare una linea retta ascendente o magari, chessò, diagonale.
Questo maggiore ventaglio rende molto più semplice usare un diretto in una situazione dinamica, senza attendere l'allineamento astrale perfetto.
Sui calci frontali e laterali dalla vita in su, è invece difficile esprimere piena potenza. Questo
a mio avviso perchè
1) le possibilità sono ridotte, le articolazioni coinvolte sono solo due (escludendo le caviglie il cui range è troppo ridotto per essere considerate), anca e ginocchio (un po' come il disegno di cui sopra), quindi molte meno alternative di seguire una linea retta.
2) per avere una linea sufficientemente retta ci vuole una mobilità di anche non indifferente; non c'è niente che può compensare, diversamente da quanto avviene per i pugni.
Non mi sembra di avere parlato delle dimensioni dei muscoli coinvolti, mi puoi quotare il punto?
Comunque, ammettendo che la potenza non sia l'unico fattore in gioco, e come dici tu, sicuramente non lo è, anche considerando gli altri fattori, i diretti sono oggettivamente, tra tutti gli strike, la cosa potenzialmente più risolutiva rispetto a un qualsiasi altro attacco. Su questo mi sembra che siamo d'accordo.
la statistica non lascia dubbi