mi permetto solo di far presente che mettere Poliquin insieme a personaggi più commerciali è un pelino azzardato...il ragazzo ha allenato qualche medaglia olimpica, lui.....
Sono d'accordo, la caratura di Poliquin è certamente diversa.
Sicuramente...
Ma, ribadisco, Poliquin va con quelli...
Per l'articolo nella parte 2 però lui parla di ripetizioni...e cita vari schemi, ma non ho capito quale poi preferisca...
Probabilmente perchè non ce n'è uno che vada sempre meglio di un altro. Dipende da troppi fattori...
Io credo infatti, anzi sono convinto, che il succo sia diffondere dei fondamenti teorici piuttosto che fare il programmificio.
Il libro di AG nella seconda parte fa una lunga carrellata di metodi e non ce n'è mai uno eletto, proprio perchè non ci si dimentica mai del principio della personalizzazione. Dipede dall'atleta e dal perchè si fanno fare e si fanno non fare le cose.
Io non faccio mistero che non ho condizioni ed energie per programmi complessi e voluminosi (che si dovevano fare ai tempi dell'università cazzo
) e spesso per esigenze di tempo, semplicità e flessibilità utilizzo anche schemi di allenamento molto schematici e commerciali ma cerco sempre di far rientrare tutto nelle logiche del distribuito.
A un ragazzo con tempo ed energie dalla sua, probabilmente potrebbe essere il caso di somministrare programmi più complessi invece.