Ma son daccordo. Però c'è un però.
Per un atleta a inizio carriera, investire anche solo 1/2 anni di impegno più "importante" in ambito ghisa andando a lavorare BENE anche con la gear, imho potrebbe dare grossi risultati, soprattutto per agonisti di lotta/judo e simili.
L'osservazione è interessante. Senza dubbio un grappler necessita nel comparto forza di qualcosa in più rispetto allo striker.
Presupposto un percorso davvero impeccabile, metterci in quell'intervallo tra la conclusione dell'avvio giovanile e l'inizio di competizioni di livello un po' più di enfasi lavorando per padroneggiare il geared magari potrebbe dare un vantaggio.
Personalmente comunque, proprio perchè non conosco bene il discorso, una volta conclusa questa parentesi, non saprei come impostare gli allenamenti di forza tra geared e raw. Magari geared nel blocco forza?
Piacerebbe anche sapere cosa succede all'ESD se si lavora molto con il geared rispetto ai rawer comunque.
Il discorso di MGY su una sorta di "eticità" dell'espressione della forza senza "aiuti" (ispettore Gadget
) comunque in realtà affascina un po' anche me. Anch'io tendo a voler utilizzare sempre meno attrezzatura possibile (non ho ancora le scarpe
). Non è una questione razionale e nemmeno mi sogno di buttare merda (atteggiamento da sciocchi), ma è proprio una mia personale inclinazione.
Non c'entra niente ma stavo riflettendo sul discorso dei vari rapporti tra le alzate, sia big 3 che le altre. Quasi sempre leggo nei forum gente che dice cose tipo "Fregatene dei numeri e alza più possibile" o "Oh che palle ancora questi rapporti".
Beh secono me è un approccio pressapochistico e siccome ultimamente sto approfondendo il discorso, sto verificando anche su me stesso come cercare un equilibrio tra le varie alzate piuttosto che spingerle tutte al massimo così come sono rende molto di più.
Ovviamente ci vuole uno sforzo cerebrale maggiore e un po' di elasticità nell'integrare le cose e interpretare i numeri (che a loro volta vanno cercati da fonti affidabili che abbiano la possibilità di parlare di un campione rilevante).
Ma insistere sui punti deboli risparmiando un po' di energia laddove si è già avanti, secondo me contribuisce a fare un atleta più equilibrato e in sostanza efficiente, sempre in ottica di altra specialità non PL.
Questo vale per il comparto forza come fondamentale, perchè in altri campi il discorso è diverso.