Ma son daccordo. Però c'è un però.
Per un atleta a inizio carriera, investire anche solo 1/2 anni di impegno più "importante" in ambito ghisa andando a lavorare BENE anche con la gear, imho potrebbe dare grossi risultati, soprattutto per agonisti di lotta/judo e simili.
L'osservazione è interessante. Senza dubbio un grappler necessita nel comparto forza di qualcosa in più rispetto allo striker.
Presupposto un percorso davvero impeccabile, metterci in quell'intervallo tra la conclusione dell'avvio giovanile e l'inizio di competizioni di livello un po' più di enfasi lavorando per padroneggiare il geared magari potrebbe dare un vantaggio.
L'idea era quella in effetti. Imho sarebbe un "esperimento" da fare. E' un'idea tutta mia eh, ma vedendo i risultati che hanno ottenuto ragazzi giovIni in tempi estremamente brevi (anche solo 12/18 mesi), in presenza di persone magari già un po' portate, sarei propenso a pensare che possa funzionare.
Sì ma 12/18 mesi con che frequenza e quante ore?
Personalmente comunque, proprio perchè non conosco bene il discorso, una volta conclusa questa parentesi, non saprei come impostare gli allenamenti di forza tra geared e raw. Magari geared nel blocco forza?
E' un'idea sì. Di "mantenimento" solo raw, e poi si va di gear nel blocco "specifico" dove si spinge tanto.
Questo però lo farei proprio solo per lottatori e simili. Per striker meglio, probabilmente, fare pesi raw e dedicare il resto a pliometria&compa
Sì, anch'io di base penso che il geared per lo striker è overkill.
Ma resta da vedere perchè, se la nostra ipotetica ricerca ci dicesse che con il geared aumenti in tempi ragionevoli i tuoi massimali raw (perchè mi sembra rimanga più sensato esaminare un fighter sul raw per decidere se è migliorato o no) di un 20%, magari anche uno striker ne beneficerebbe. Se si parlasse invece di un 5%, effettivamente potrebbe ancora avere un senso per il grappler mentre per lo striker si tornerebbe al discorso iniziale e allora forse no.
Piacerebbe anche sapere cosa succede all'ESD se si lavora molto con il geared rispetto ai rawer comunque.
Eh.. chiaro che bisognerebbe fare un po' di esperimenti.. ma confido nella tempra devi gioVini
In questo si potrebbe anche cercare se qualcuno che fa WL ha mai lavorato geared. Ci potrebbe dare un'indizio.
Il discorso di MGY su una sorta di "eticità" dell'espressione della forza senza "aiuti" (ispettore Gadget ) comunque in realtà affascina un po' anche me. Anch'io tendo a voler utilizzare sempre meno attrezzatura possibile (non ho ancora le scarpe ). Non è una questione razionale e nemmeno mi sogno di buttare merda (atteggiamento da sciocchi), ma è proprio una mia personale inclinazione.
CaRpisco e all'inizio ero dello stesso avviso. Però usando certe attrezzature si riesce ad ottimizzare di più gli allenamenti, avere progressi più rapidi e spingere meglio. Credo che, anche a livello prestativo in PA ne valga la pena.
Sisì, ammesso che funzioni e il miglioramento sia apprezzabile, sarebbe sciocco non approfittarne.
Comunque, come avete già osservato, rimangono dei punti interrogativi su:
- apprezzabilità dei progressi ottenuti in termini assoluti
- fattibilità a livello di tempistica
- eventuali transfer (positivi o negativi, che non escluderei a priori) sullo specifico. Insomma bisognerebbe esaminare un gruppo di atleti che crescono con il geared, confrontati con un gruppo simile sul raw, e testarli nel complesso delle prestazioni.
Non c'entra niente ma stavo riflettendo sul discorso dei vari rapporti tra le alzate, sia big 3 che le altre. Quasi sempre leggo nei forum gente che dice cose tipo "Fregatene dei numeri e alza più possibile" o "Oh che palle ancora questi rapporti".
Beh secono me è un approccio pressapochistico e siccome ultimamente sto approfondendo il discorso, sto verificando anche su me stesso come cercare un equilibrio tra le varie alzate piuttosto che spingerle tutte al massimo così come sono rende molto di più.
Ovviamente ci vuole uno sforzo cerebrale maggiore e un po' di elasticità nell'integrare le cose e interpretare i numeri (che a loro volta vanno cercati da fonti affidabili che abbiano la possibilità di parlare di un campione rilevante).
Ma insistere sui punti deboli risparmiando un po' di energia laddove si è già avanti, secondo me contribuisce a fare un atleta più equilibrato e in sostanza efficiente, sempre in ottica di altra specialità non PL.
Questo vale per il comparto forza come fondamentale, perchè in altri campi il discorso è diverso.
Hai ragione ma vale anche per il PL. Essere "equilibrati" serve a tutti, infatti, anche senza magari badare tantissimo ai numeri, nei periodi di volume, si fanno tanti esercizi (solo sullo squat: back, front, bulgarian, goodmorning, pin, ecc). quindi vai tranquillo
(il problema maggiore è imho il tempo )
Sebbene sappia che ci sono anche esempi opposti, secondo me buttarci dentro almeno un paio di complementari è sempre sensato per chiunque.
Il mio discorso comunque andava proprio sui numeri. Per esempio facendo una media delle mie alzate basata sugli obiettivi, sono molto alto di back squat in relazione alla mia media e comunque ben sopra anche con il power clean.
Mentre per esempio ero molto scarso di front.
In estate avevo provato ad andare oltre con il back ed ero anche riuscito, ma con la tecnica che si stava deteriorando parecchio, e a me questo non piace e sono tornato indietro.
Ho deciso allora di sacrificare un po' e non spingere più il back che è infatti pressochè fermo da un paio di mesi e di lavorare molto sul front (con un refresh del back ogni, toh, sue settimane) e in effetti c'è stata un'impennata del front su valori più desiderabili.
Sono abbastanza certo che le sezioni dei vari muscoli che il front lavora in special modo sono le stesse che magari mi impediscono di crescere ancora in maniera pulita anche con il back (e avendo una media scarsa immagina te...
).
Sono convinto anche che il risultato sarà sicuramente migliore e più equilibrato che se, per dire, avessi invece spinto a oltranza il back non impegnandomi a riempire il gap con il front.
Come dici tu, in ambiente PL puro forse ha meno senso pensare troppo ai numeri perchè il generale è anche lo specifico e di fatto soprattutto chi gareggia non può soffermarsi troppo su questi discorsi sacrificando, per dire, la sua alzata migliore. Ma è qualcosa che sicuramente uno specialista di PL sa approfondire meglio.
Il tempo è sempre un problema. Sta qui l'abilità e un po' l'arte dell'allenatore nel preparare programmi che concilino le cose. In questo senso ci colleghiamo anche al discorso che ho fatto un paio di giorni fa', sulla necessità di fare una selezione accurata dei metodi e stilare un programma più snello possibile, perchè ci sono tantissime cose potenzialmente utili ma il tempo è sempre scarso.
Ovviamente il discorso personalizzazione qui entra con molta prepotenza.