Mega quotone a Muteki, con strizzata d'occhio al paguro
Io, già dopo 6 mesi che insegnavo, mi sono reso conto che paguro aveva ragione in quantità industriale.
Il motivo lo spiega muteki,
sacrificare l'arte all leggi del mercato e della sportivizzazione a tutti i costi, è esattamente quello che mi si è cercato di trasmettere negli ultimi due anni in cui seguivo il Maestro, il quale purtroppo, ha ceduto alla logica del karate sport.
Mi sono però reso conto, sia grazie al FAM (il buon vecchio FAM), che non poteva essere una strada sensata, quella che ti portava in un vicolo cieco colmo di pantano.
Quindi ho capito che la tradizione del karate, andava cercata a monte degli anni '70, perchè già negli '80 il discorso era ben diverso, quindi partyii per un viaggio di studio, sia sui libri, sia sul forum, sia soprattutto su altri dojo ed anche altre forme di AM Orientali, Giapponesi in particolare.
Un vioaggio che ancora non ho finito, ma che almeno mi ha già dato delle risposte.
Ed è venuto fuori che il karate per essere quello che tradizionalmente è sempre stato, cioè un metodo di difesa, deve evolvere si, ma senza snaturarne i fondamenti, solo aggiornando alcune cose ove strettamente indispensabili.
Provvedendo quindi a:
un giusto mezzo tra innovazione e rispetto della tradizioneQuello che è stato insegnato da Miyagi, va ottimamente bene anche oggi, tuttavia DEVE essere contestualizzato, al periodo, alla legge, , alle armi da fuoco.
Mentre altri fattori, come la presenza di armi da taglio proprie ed improprie, l'aggressione per rapina o stupro, sostanzialmente trovano già la loro risposta in cose che già di sanno (o almeno si dovrebbe sapere), visto che gli attrezzi da botta e da taglio risalgono alla preistoria, ed i tentativi di rapina e stupro ci sono sempre stati almeno da diversi secoli.
Ed ecco che, per trovare risposte a certe mie domande, ho dovuto entrare in dojo di judo, aikido, ninjutsu, ed in qualche caso stili Cinesi di vario tipo, dove ancora si trovava qualche pezzetto del karate che secondo me "era efficace al tempo del karate vero".
Poi a volte, mi trovo a parlare con sbarbati che sono nati intorno agli anni '90, che il karate l'hanno sempre visto solo come sport e stile, questi, nella loro incolpevole ignoranza, ti dicono che il mio non è karate, "perchè le leve non si possono fare ed i calci a terra sono proibiti".
La mia risposta è sempre quella: "se il tuo maestro non ti insegna tutto, non è colpa mia, ma sappi che questo è karate, anche se tu non ci credi".
Purtroppo, nel 90% dei casi, il paraocchi ed il marketing sono talmente radicati da essere indiscutibili, quindi se fai karate fai le gare, sennò fai altro.