Sempre più diversità

  • 93 Replies
  • 13652 Views
*

Offline steno

  • ***
  • 1.849
  • Paraculista incursore, in attesa reclutamento.
  • Respect: -152
  • Pratico: karate goju & D.P.
Re:Sempre più diversità
« Reply #30 on: March 06, 2012, 10:28:48 am »
0
Steno occhio a parlare di coltelli che arrivano dal Giappons é solo una trovata pubblicitaria,dato che coltelli da pescatore e non solo ad un solo filo e con le stesse caratteristiche e anzi se non migliori le si ritrovano in ogni parte del mondo.
Guarda, ho voluto levarmi qualche curiosità già da tempo. :)
In Italia si tendevano ad usare generalmente coltelli a lama fissa o delle sorte di temperini, comunque sempre con il manico di legno, in ogni caso.
Mentre in Asia il concetto non è così, prendi il balisong (detto anche coltello a farfalla), i due semi manico si apre in maniera molto diversa dai comuni serramanico, direi unica.
Concetto simile per i folder di cui ti parlo, da che ho capito, la loro utilità era limitata a pulire il pesce e lavorare sulla rete, sfruttando proprio la struttura ridotta all'osso.

Mentre per le comunicazioni rapide a lunga distanza, definiamolo come antenato del telegramma, si deve risalire all'antica Roma, dove una serie di torri appositamente costruite, permettevano di comunicare da Roma alle Province in grandissima velocità, mediante un codice con bandiere di giorno, con segnali luminosi ottenuti dal fuoco di notte.
Qui, possiamo dire che Marco Polo ha visto cose simili, descritte su "il milione", ma si parla della Cina di diversi secoli dopo, quindi per che ne sappia io, il primato è romano.

Tra l'altro, pare che ci siano prove del fatto che i vichinghi arrivarono in America molto prima di Colombo.
Quote

Famosi per la loro abilità di navigatori e per le lunghe barche, i vichinghi in pochi secoli colonizzarono le coste e i fiumi di gran parte d'Europa, le isole Shetland, Orcadi, Fær Øer, l'Islanda, la Groenlandia e Terranova; si spinsero a sud fino alle coste del Nordafrica e a est fino alla Russia e a Costantinopoli, sia per commerciare che per compiere saccheggi.

I vichinghi sono conosciuti anche per essere stati i primi esploratori del Nordamerica, raggiunto tra la fine del X e gli inizi dell'XI secolo (a tal proposito si vedano Bjarni Herjólfsson, il primo europeo ad avvistare il continente americano ben 5 secoli prima dei viaggi di Cristoforo Colombo, e L'Anse aux Meadows, un antico insediamento vichingo dell'XI secolo ritrovato sull'isola di Terranova, nell'odierno Canada).[1]

giusto per dire :)
la fijlkam è alla frutta

*

Offline steno

  • ***
  • 1.849
  • Paraculista incursore, in attesa reclutamento.
  • Respect: -152
  • Pratico: karate goju & D.P.
Re:Sempre più diversità
« Reply #31 on: March 06, 2012, 11:14:47 am »
0
Mega quotone a Muteki, con strizzata d'occhio al paguro ;)

Io, già dopo 6 mesi che insegnavo, mi sono reso conto che paguro aveva ragione in quantità industriale.

Il motivo lo spiega muteki, sacrificare l'arte all leggi del mercato e della sportivizzazione  a tutti i costi, è esattamente quello che mi si è cercato di trasmettere negli ultimi due anni in cui seguivo il Maestro, il quale purtroppo, ha ceduto alla logica del karate sport.

Mi sono però reso conto, sia grazie al FAM (il buon vecchio FAM), che non poteva essere una strada sensata, quella che ti portava in un vicolo cieco colmo di pantano.
Quindi ho capito che la tradizione del karate, andava cercata a monte degli anni '70, perchè già negli '80 il discorso era ben diverso, quindi partyii per un viaggio di studio, sia sui libri, sia sul forum, sia soprattutto su altri dojo ed anche altre forme di AM Orientali, Giapponesi in particolare.
Un vioaggio che ancora non ho finito, ma che almeno mi ha già dato delle risposte.
Ed è venuto fuori che il karate per essere quello che tradizionalmente è sempre stato, cioè un metodo di difesa, deve evolvere si, ma senza snaturarne i fondamenti, solo aggiornando alcune cose ove strettamente indispensabili.
Provvedendo quindi a: un giusto mezzo tra innovazione e rispetto della tradizione

Quello che è stato insegnato da Miyagi, va ottimamente bene anche oggi, tuttavia DEVE essere contestualizzato, al periodo, alla legge, , alle armi da fuoco.
Mentre altri fattori, come la presenza di armi da taglio proprie ed improprie, l'aggressione per rapina o stupro, sostanzialmente trovano già la loro risposta in cose che già di sanno (o almeno si dovrebbe sapere), visto che gli attrezzi da botta e da taglio risalgono alla preistoria, ed i tentativi di rapina e stupro ci sono sempre stati almeno da diversi secoli.

Ed ecco che, per trovare risposte a certe mie domande, ho dovuto entrare in dojo di judo, aikido, ninjutsu, ed in qualche caso stili Cinesi di vario tipo, dove ancora si trovava qualche pezzetto del karate che secondo me "era efficace al tempo del karate vero".
Poi a volte, mi trovo a parlare con sbarbati che sono nati intorno agli anni '90, che il karate l'hanno sempre visto solo come sport e stile, questi, nella loro incolpevole ignoranza, ti dicono che il mio non è karate, "perchè le leve non si possono fare ed i calci a terra sono proibiti".
La mia risposta è sempre quella: "se il tuo maestro non ti insegna tutto, non è colpa mia, ma sappi che questo è karate, anche se tu non ci credi".
Purtroppo, nel 90% dei casi, il paraocchi ed il marketing sono talmente radicati da essere indiscutibili, quindi se fai karate fai le gare, sennò fai altro. :nono: :vomit:
la fijlkam è alla frutta

*

Offline Paguro49

  • *****
  • 6.087
  • ussignur
  • Respect: +3102
  • Pratico: Va a ciapà i ratt ryu...ma lasa stà le pantegane della martesana
Re:Sempre più diversità
« Reply #32 on: March 06, 2012, 11:59:07 am »
0
A mio avviso, l'aspetto di ricerca e modernizzazione, deve riguardare tutte le parti di qualsiasi art emarziale, Karate compreso.
Ritengo sia giusto conservare la base didattica, ciò che connota il Karate tecnicamente, ma poi si dovrebbe, volendo mantenere la tradizione degli intenti, cioè della difesa, del combattimento e dello scontro in generale, estendere l'innovazione e l'aggiornamento, quindi l'evoluzione, anche allo stiking, al corpo a corpo, alle armi da taglio eccetera.
Questo perchè un tempo c'erano comunque i coltelli (per esempio) ma nel frattempo si è evoluto il modo di usarli, le possibilità offensive.
Un tempo c'era una tipologia di aggressore che, negli anni, è mutata, crescendo e raffinandosi.
Il contesto in cui ci si muove è cambiato, dall'asfalto all'ascensore, dagli arredi dei locali alle auto in sosta, insomma un terreno di scontro radicalmente diverso da allora, che presuppone differenti necessità e opzioni, oltre che differenti rischi.
In definitiva penso che, per mantenere vivo il Karate nel senso più "marziale" e tradizionale del termine, sia giusto partire da quei Kihon e da tutta quella didattica di base, ma poi sia necessario lavorare su moltissimi altri aspetti, prendendo spunto dalle altre discipline, ampliando le possibilità di cui dotarsi, esattamente come accadeva quando le AM nascevano, cioè proprio dal confronto con altri metodi al fine di fare un balzo qualitativo in avanti.
Il maestro di Karate che, oggi come oggi, si ostina a non considerare le fasi di lotta, piuttosto che certi metodi didattici (pressure test eccetera) si colloca in una dimensione rievocativa che sarà sempre più distante da una ipotetica realtà.
Ma anche in ottica sportivo/agonistica, il non voler guardare fuori dal giardino, significa privare gli allievi del futuro nelle discipline da combattimento.
La divina scuola dello schiaffazzo argenteo vigila su di voi, mentre la divinissima università dello sputazzo ligneo vi inumidisce la vita

*

Offline Dipper

  • *****
  • 12.859
  • What?
  • Respect: +5647
  • Pratico: Karate - PA
Re:Sempre più diversità
« Reply #33 on: March 06, 2012, 12:15:06 pm »
0
nel mio modo di vedere l'ideale è un giusto mezzo tra innovazione e rispetto della tradizione. sacrificare l'arte all leggi del mercato e della sportivizzazione  a tutti i costi, ignorando per pigrizia mentale mascherata da pragmatismo modernista tutto ciò che va al di là della sola tecnica, equivale a uccidere l'arte stessa
Tutto giusto, però attenzione che a volte (anzi, non a volte, direi spessissimo) il rispetto della tradizione e la conservazione dell'arte, elementi per me importanti, sono dei paraventi per giustificare il perpetrarsi di metodi di preparazione tecnica e atletica desueti e largamente superati.
継続は力なり 空手の修業は一生である
UIPASC
AIF FIPL

*

muteki

Re:Sempre più diversità
« Reply #34 on: March 06, 2012, 15:14:23 pm »
0
infatti l'adattamento e il miglioramento fanno parte di per sé della tradizione, considerando che il karate è un'arte ancor giovane


*

Offline Andy

  • *****
  • 6.038
  • Respect: +3190
  • Pratico: BJJ, Judo
Re:Sempre più diversità
« Reply #35 on: March 06, 2012, 15:28:00 pm »
0
nel mio modo di vedere l'ideale è un giusto mezzo tra innovazione e rispetto della tradizione. sacrificare l'arte all leggi del mercato e della sportivizzazione  a tutti i costi, ignorando per pigrizia mentale mascherata da pragmatismo modernista tutto ciò che va al di là della sola tecnica, equivale a uccidere l'arte stessa

In soldoni...?

Non sono stato cagato. :)

*

muteki

Re:Sempre più diversità
« Reply #36 on: March 06, 2012, 15:33:43 pm »
0
scusa hai ragione. in soldoni se moderno equivale a sport che stravolge il karate allora no grazie. niente forme? no grazie. niente contatto? no grazie. niente lotta? no grazie. e così via

*

Offline The Doctor Sherlockit

  • ****
  • 3.469
  • Respect: +2307
Re:Sempre più diversità
« Reply #37 on: March 06, 2012, 16:41:17 pm »
+4
scusa hai ragione. in soldoni se moderno equivale a sport che stravolge il karate allora no grazie. niente forme? no grazie. niente contatto? no grazie. niente lotta? no grazie. e così via

Si ma di base non siete pronti a scendere a compromessi quando vi dimostrano che non sapete a che servono le forme e vi chiedono di cambiarle ( con quelle a coppie tipo ashiara) e ridurle, non siete pronti ad abolire tecniche di lotta che non funzionano alla luce dei nuovi stili di lotta , non siete pronti a cambiare la parte atletica anche se vi dimostrano che se non sudate non vi allenate....

In soldoni siete pronti ad innovare ma alla prova dei fatti non avete ne i mezzi, ne la conoscenza, ne la voglia per fare alcuna innovazione razionale e meno male che i vostri centri tecnici federali sono già in mano a tecnici e non a politici; probabilmente questo dipende largamente dal fatto che il maestro in palestra non comanda più nulla ma segue gli insegnamenti del suo maestro e così a cascata, in effetti nel tradizionale non esistono veri maestri con le palle capaci di cambiare qualcosa e assumersene la responsabilità e dimostrare anche che il loro metodo è migliore ( il che apre una bellissima questione per cui l'unico posto in cui far valere le proprie ragioni in fatto di allenamento sono le gare e le competizioni)

*

Offline Ebony Girls Lover

  • *****
  • 5.196
  • Respect: +1387
  • Pratico: Timidezza Cronica & Cassa Disintegrazione Perpetua
Re:Sempre più diversità
« Reply #38 on: March 06, 2012, 16:48:20 pm »
0
Steno le armi che si chiudono in se stese e non a lama fissa sono presenti già da un pochetto sul territorio europeo.

Vedi buttafuori e coltelli a serramanico.
Su rriatu a San Francisco/nun sapendo come agiscu/cu nu vecchiu camburrista/m'aggiu misu a pazziar./Pazziando e pazziando/di curtellu e di bastone/per sfregiar stu carognone/che tradisce la società./Mo si presenta nu picciottellu/culla coppola de sgarru/esci fore maresciallo/ca la faccie taggiu sfregiar./Mo se presenta nu capuposto/culla coppola de sgarru/co nu bastoncinu a manu/cinque lire tu m'ai dar./Cinque lire ieu nun le tegnu/cinque lire nu tel le do/si picciottu de prtima uscita/nu ppartieni alla società./Società cunsegna é bona/di curtellu e di bastone/per sfre

*

muteki

Re:Sempre più diversità
« Reply #39 on: March 06, 2012, 16:58:34 pm »
0
kitsune secondo me sbagli. non sai nulla di come ci si allena in alcune scuole. e prima non lo sapevo nemmeno io. ci sono intenti diversi dalla gara e non a tutti interessa la medaglia né la competizione.


*

Offline The Doctor Sherlockit

  • ****
  • 3.469
  • Respect: +2307
Re:Sempre più diversità
« Reply #40 on: March 06, 2012, 17:03:27 pm »
0
kitsune secondo me sbagli. non sai nulla di come ci si allena in alcune scuole. e prima non lo sapevo nemmeno io. ci sono intenti diversi dalla gara e non a tutti interessa la medaglia né la competizione.

le famose scuole dell'1% quelle dove si combatte per la vita e per la filosofia, si si le conosciamo bene

*

Offline Luca Bagnoli

  • ***
  • 1.353
  • Respect: +938
Re:Sempre più diversità
« Reply #41 on: March 06, 2012, 17:07:27 pm »
0
muteki :questo è rispettabilissimo. ma non interessarsi al lato sportivo del karate non può voler dire , come invece moltissimi ( 99%  ;D ;D ;D ) fanno : ok noi siam qua , facciamo le nostre cose , voi non sapete-non capite ecc ecc però siamo una scuola fortissimi.

la grande innovazione di oyama , secondo me , non è stata tanto l'introdurre un regolamento o una didattica quanto piuttosto il dire finalmente : picchiamoci , se ti meno vuol dire che il mio karate è migliore del tuo. se nella tua scuola non ci sono forti lottatori la tua scuola è debole.

*

muteki

Re:Sempre più diversità
« Reply #42 on: March 06, 2012, 20:27:57 pm »
0
sì luca sono d'accordo ma penso che confronti non agonistici siano più stimolanti

*

Offline FBSO

  • **
  • 484
  • Respect: +92
Re:Sempre più diversità
« Reply #43 on: March 06, 2012, 20:46:27 pm »
0
scusa hai ragione. in soldoni se moderno equivale a sport che stravolge il karate allora no grazie. niente forme? no grazie. niente contatto? no grazie. niente lotta? no grazie. e così via

Non so, forse mi sbaglio.
-Le forme ci sono state e ci sono tutt' ora (se intendi i kata)
-Per il niente contatto anche io dico che è assurdo ma se ci penso neanche Funakoshi (parlando dello Shotokan) accettava un contatto pieno stile boxe.
-"Niente lotta" cosa intendi?

Con ciò non voglio dire che bisogna abbandonare del tutto la tradizione altrimenti si inventa una nuova AM che non è karate.
« Last Edit: March 06, 2012, 20:48:25 pm by FBSO »

*

Offline Andy

  • *****
  • 6.038
  • Respect: +3190
  • Pratico: BJJ, Judo
Re:Sempre più diversità
« Reply #44 on: March 06, 2012, 21:01:39 pm »
0
scusa hai ragione. in soldoni se moderno equivale a sport che stravolge il karate allora no grazie. niente forme? no grazie. niente contatto? no grazie. niente lotta? no grazie. e così via

Ok, ma nel concreto, per te, mediare moderno e tradizione, cosa significa?