il fatto che gli sport la includono non è nell'interesse del thread. parlo dello specifico caso del karate. ci salutiamo prima e dopo la lezione, prima e dopo ogni esercizio. i kata iniziano sempre con una tecnica difensiva. vige il principio che non vi sia primo attacco. sono questi gli aspetti specifici del karate dei quali vorrei parlare. chi se ne, in questa sede, deglì sdc
Io ritengo, in combutta con muteki e altri, che il "rei" vada considerato nel senso molteplice di "saluto", "rispetto" e "spirito". Di questo discorso fa parte anche l'accezione di "Osu" come "onegai shimasu", cortese richiesta di aiuto, piuttosto che gli altri significati considerati, molto più "virileggianti" - tanto che in alcune scuole "osu" viene considerato volgare e da non usarsi.
Ritengo che il senso generale di questo precetto sia addirittura ovvio: se sei un karateka (quindi uno che pratica seriamente l'arte), sei rispettoso e cortese, non per pura formalità ma perché il senso intrinseco della gentilezza ti è noto. Non hai sensi di inferiorità né di superiorità, non devi assumere un atteggiamento di difesa né di arroganza. Puoi rispettare l'altro (avversario o meno) che questi ti rispetti o meno.
Poi oh, sarò troppo poetico io