Per Zeus!

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Joker

Per Zeus!
« on: March 07, 2012, 16:26:06 pm »
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Navigando per i forum è facile imbattersi in accese discussioni sulla storia del karate, del Wing Chun,...ma mai ne ho viste sulle arti marziali nostrane (eccezion fatta per quelle aperte da Crux  ;)). È giunto il momento di cambiare.

L'uscita di marzo della rivista Storica contiene un articolo piuttosto interessante sulle Olimpiadi nell'antica Grecia; sperando di far cosa gradita trascrivo nei post successivi pochi paragrafi sulle discipline marziali. Non ho voglia e non potrei, per Copyright, trascrivere l'intero articolo, chi fosse interessato può acquistare la rivista in edicola.

I seguenti brani sono tratti da Storica, n˚37; da un articolo a cura di Fernando Garcìa Romero, professore di Filologia Greca; sono solo un esempio (e pubblicità) alla rivista.

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Joker

Re:Per Zeus!
« Reply #1 on: March 07, 2012, 16:33:34 pm »
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PUGILATO

Secondo lo scrittore greco Filostrato, il pugilato si er sviluppato originariamente nella polìs di Sparta, dove serviva a rendere gli uomini meno sensibili al dolore in caso di battaglie, poiché i guerrieri spartani non erano soliti utilizzare elmi. La regola principale era non utilizzare prese, per il resto era lecita qualsiasi ferita da impatto, anche fratture o tagli dovuti a colpi di striscio, mentre danni inferti con le dita decretavano la squalifica.
Il ring era rappresentato dalla folla stessa, che delimitava un cerchio: l'incontro non era diviso in round né aveva limiti di tempo: i due sfidanti si battevano finché uno dei due capitolava, o si arrendeva alzando in aria il dito indice. Le mani, dapprima semplicemente bendate, in seguito vennero protette da strisce di cuoio (dette himantes) intrecciate, veri e propri guantoni che, in età ellenistica (dal IV secolo a.C. in poi), furono rinforzate, là dove veniva vibrato il colpo, da una spessa fascia di cuoio indurito. I pugili greci si preparavano agli incontri allenandosi con dei sacchi pieni di sabbia, farina o cereali, chiamati korykos.

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Joker

Re:Per Zeus!
« Reply #2 on: March 07, 2012, 16:37:20 pm »
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PALE

Era una lotta in cui i contendenti si frizionavano i muscoli con olio e poi si cospargevano il corpo di polvere. I lottatori si affrontavano secondo regole che consentivano tutte le prese sulla parte superiore del corpo e lo sgambetto. Vinceva chi atterrava tre volte l'avversario. Alla lotta in piedi, che aveva per finalità quella di rovesciare a terra il proprio avversario, veniva dato l'appellativo di katazletikè, dalla parola greca katazallein, che significa "arte di gettare a terra".

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Offline FBSO

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Re:Per Zeus!
« Reply #3 on: March 07, 2012, 16:38:43 pm »
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PUGILATO

Secondo lo scrittore greco Filostrato, il pugilato si er sviluppato originariamente nella polìs di Sparta, dove serviva a rendere gli uomini meno sensibili al dolore in caso di battaglie, poiché i guerrieri spartani non erano soliti utilizzare elmi. La regola principale era non utilizzare prese, per il resto era lecita qualsiasi ferita da impatto, anche fratture o tagli dovuti a colpi di striscio, mentre danni inferti con le dita decretavano la squalifica.
Il ring era rappresentato dalla folla stessa, che delimitava un cerchio: l'incontro non era diviso in round né aveva limiti di tempo: i due sfidanti si battevano finché uno dei due capitolava, o si arrendeva alzando in aria il dito indice. Le mani, dapprima semplicemente bendate, in seguito vennero protette da strisce di cuoio (dette himantes) intrecciate, veri e propri guantoni che, in età ellenistica (dal IV secolo a.C. in poi), furono rinforzate, là dove veniva vibrato il colpo, da una spessa fascia di cuoio indurito. I pugili greci si preparavano agli incontri allenandosi con dei sacchi pieni di sabbia, farina o cereali, chiamati korykos.

Interessante!
Ma non era più utile imparare ad usare spada e scudo per la battaglia?

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Joker

Re:Per Zeus!
« Reply #4 on: March 07, 2012, 16:43:42 pm »
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PANCRAZIO

Era l'evento più atteso, un misto di lotta e pugilato. Il termine dal greco pan = tutto e Kràtos = potere, forza, significa "intera forza (del corpo)". Appare come disciplina olimpica nel 648 a. C.;lo scopo era vincere l'avversario utilizzando tutte le proprie forze, a mani nude, e icontendenti avevano la possibilità di utilizzare ogni tecnica possibile: sgambetti, proiezioni, leve articolari, pugni, calci, ginocchiate, gomitate, unghiate, tecniche di rottura delle dita, morsi, possibilità di strozzare l'avversario. Se quest'ultimo rimaneva ucciso, l'atleta veniva espulso. In genere, gli atleti approdavano al pancrazio dopo una certa esperienza nella pale.


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Joker

Re:Per Zeus!
« Reply #5 on: March 07, 2012, 16:46:28 pm »
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PENTATHLON

Includeva cinque gare: corsa, lancio del disco e del giavellotto, salto in lungo e lotta. Aveva regole caratteristiche non molto diverse da quelle di oggi. Il saltatore portava in mano dei pesi detti halteres che dovevano consentirgli di raggiungere distanze maggiori.

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Offline Luca Bagnoli

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Re:Per Zeus!
« Reply #6 on: March 07, 2012, 16:55:19 pm »
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bravo jolly , bel 3d !!

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Offline Crux

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Re:Per Zeus!
« Reply #7 on: March 07, 2012, 16:56:57 pm »
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PUGILATO

Secondo lo scrittore greco Filostrato, il pugilato si er sviluppato originariamente nella polìs di Sparta, dove serviva a rendere gli uomini meno sensibili al dolore in caso di battaglie, poiché i guerrieri spartani non erano soliti utilizzare elmi. La regola principale era non utilizzare prese, per il resto era lecita qualsiasi ferita da impatto, anche fratture o tagli dovuti a colpi di striscio, mentre danni inferti con le dita decretavano la squalifica.
Il ring era rappresentato dalla folla stessa, che delimitava un cerchio: l'incontro non era diviso in round né aveva limiti di tempo: i due sfidanti si battevano finché uno dei due capitolava, o si arrendeva alzando in aria il dito indice. Le mani, dapprima semplicemente bendate, in seguito vennero protette da strisce di cuoio (dette himantes) intrecciate, veri e propri guantoni che, in età ellenistica (dal IV secolo a.C. in poi), furono rinforzate, là dove veniva vibrato il colpo, da una spessa fascia di cuoio indurito. I pugili greci si preparavano agli incontri allenandosi con dei sacchi pieni di sabbia, farina o cereali, chiamati korykos.

Interessante!
Ma non era più utile imparare ad usare spada e scudo per la battaglia?

qui puoi trovare un interessante pdf sulla scherma dei Greci  http://www.maestridischerma.it/content/index.php?option=com_phocadownload&view=category&id=4:tesi&Itemid=59
In generale reputo che la scherma debba ridurre le azioni ai minimi termini per essere bella.

"Using derogatory descriptions of other members for not sharing the same opinion and acting obnoxiously condescending and self-important doesn't exactly give you the appearence of having an adult mind. "

Mein Herz schlagt fur Metall, Eisen gibt es uberall
Die familie der Metalle ist die harteste von allen.

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Joker

Re:Per Zeus!
« Reply #8 on: March 07, 2012, 17:01:07 pm »
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Interessante!
Ma non era più utile imparare ad usare spada e scudo per la battaglia?

Domanda molto interessante e opportuna. Premetto che non sono uno storico e non sono in gradi di darti una risposta certa, ma solo alcune info:

Le Olimpiadi nascono come rito sacro: i sacrifici fisici che gli atleti (detti gymnos, da cui "ginnasta") compivano erano in onore degli dei, per garantirsi fama in terra e un percorso privilegiato nell'oltretomba. Un evento molto diverso dai giochi gladiatori romani: i gymnos non erano schiavi, ma anzi era permesso gareggiare solo a cittadini liberi greci. Spesso appartenevano al ceto aristocratico perché all'atleta toccava sostenere tutte le spese per partecipare ai giochi: attrezzatura, viaggio dalla madrepatria, ingaggio di preparatori e massaggiatori. Per non parlare dei costi delle competizioni equestri!

Esclusa quindi la possibilità di utilizzare armi vere e la necessità competere in discipline che richiedevano sacrifici da donare agli dei, la scelta ricadde su quelle propedeutiche al combattimento. La prima edizione delle olimpiadi comprendeva corsa, pugilato, lotta, pancrazio, ippica e pentathlon. Nelle edizioni successive si aggiunsero altre specialità, tra cui il tiro del giavellotto.

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Offline FBSO

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Re:Per Zeus!
« Reply #9 on: March 07, 2012, 17:05:33 pm »
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Interessante!
Ma non era più utile imparare ad usare spada e scudo per la battaglia?

Domanda molto interessante e opportuna. Premetto che non sono uno storico e non sono in gradi di darti una risposta certa, ma solo alcune info:

Le Olimpiadi nascono come rito sacro: i sacrifici fisici che gli atleti (detti gymnos, da cui "ginnasta") compivano erano in onore degli dei, per garantirsi fama in terra e un percorso privilegiato nell'oltretomba. Un evento molto diverso dai giochi gladiatori romani: i gymnos non erano schiavi, ma anzi era permesso gareggiare solo a cittadini liberi greci. Spesso appartenevano al ceto aristocratico perché all'atleta toccava sostenere tutte le spese per partecipare ai giochi: attrezzatura, viaggio dalla madrepatria, ingaggio di preparatori e massaggiatori. Per non parlare dei costi delle competizioni equestri!

Esclusa quindi la possibilità di utilizzare armi vere e la necessità competere in discipline che richiedevano sacrifici da donare agli dei, la scelta ricadde su quelle propedeutiche al combattimento. La prima edizione delle olimpiadi comprendeva corsa, pugilato, lotta, pancrazio, ippica e pentathlon. Nelle edizioni successive si aggiunsero altre specialità, tra cui il tiro del giavellotto.

Ho capito.
Io mi riferivo a questo passaggio "dove serviva a rendere gli uomini meno sensibili al dolore in caso di battaglie" nel pugilato.
Puoi resistere al dolore quanto vuoi ma un colpo di spada in testa ma anche sul braccio non è facile da non sentire!

P.S. Se hai altre informazioni mettile perchè mi affascina la storia.


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Joker

Re:Per Zeus!
« Reply #10 on: March 07, 2012, 17:06:17 pm »
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ECCESSO DI CIBO E ALLENAMENTO

Gli atleti del pugilato, della lotta e del pancrazio seguivano diete a base soprattutto di carne, allo scopo di aumentare la loro massa corporea, poiché si pensava che fosse questa a dare un vantaggio al momento della gara. Un simile regime alimentare li trasformava, secondo quanto affermato da Euripide nel suo Autolico (scritto intorno al 420 a.C.) in "schiavi delle loro mascelle e vittime del loro ventre". Il risultato era un corpo deforme, come dimostrano i lottatori panciuti rappresentati sui vasi di ceramica a partire dagli ultimi anni del VI secolo a.C.

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Offline Crux

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Re:Per Zeus!
« Reply #11 on: March 07, 2012, 17:06:22 pm »
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sono d'accordo pero' non e' vero che gli atleti fossero tutti degli aristocratici, esistevano professionisti dello "sport" e cosa curiosa si finanziavano fondendo i trofei che vincevano o vendendoli a peso, non a caso erano fatti di metalli nobili, piu' era grande il trofeo ed ovviamente piu' importante era la gara (anche fuori dal periodo olimpico).
In generale reputo che la scherma debba ridurre le azioni ai minimi termini per essere bella.

"Using derogatory descriptions of other members for not sharing the same opinion and acting obnoxiously condescending and self-important doesn't exactly give you the appearence of having an adult mind. "

Mein Herz schlagt fur Metall, Eisen gibt es uberall
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Offline FBSO

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Re:Per Zeus!
« Reply #12 on: March 07, 2012, 17:07:29 pm »
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sono d'accordo pero' non e' vero che gli atleti fossero tutti degli aristocratici, esistevano professionisti dello "sport" e cosa curiosa si finanziavano fondendo i trofei che vincevano o vendendoli a peso, non a caso erano fatti di metalli mobili, piu' era grande il trofeo ed ovviamente piu' importante era la gara (anche fuori dal periodo olimpico).

Ma non davano solo la corona di alloro?

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Offline Crux

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Re:Per Zeus!
« Reply #13 on: March 07, 2012, 17:08:21 pm »
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no le medaglie c'erano anche a quei tempi e servivano propio come moneta.
In generale reputo che la scherma debba ridurre le azioni ai minimi termini per essere bella.

"Using derogatory descriptions of other members for not sharing the same opinion and acting obnoxiously condescending and self-important doesn't exactly give you the appearence of having an adult mind. "

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Joker

Re:Per Zeus!
« Reply #14 on: March 07, 2012, 17:08:32 pm »
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sono d'accordo pero' non e' vero che gli atleti fossero tutti degli aristocratici, esistevano professionisti dello "sport" e cosa curiosa si finanziavano fondendo i trofei che vincevano o vendendoli a peso, non a caso erano fatti di metalli mobili, piu' era grande il trofeo ed ovviamente piu' importante era la gara (anche fuori dal periodo olimpico).

Può essere; ho risposto a FBSO basandomi soprattutto su quanto ho letto nell'articolo stesso. Ovviamente se tu hai da aggiungere ben venga!  :)