Allora… anche oggi in ufficio mi stanno addosso, perdonatemi se il mio racconto non risponderà alle aspettative.
Come ha detto Luca, arrivati puntualissimi i due loschi figuri ci siamo recati in un parco di un castello nelle immediate vicinanze di Siena, dove ci siamo potuti allenare praticamente in perfetta solitudine per circa 1 h e 30 (11 – 12.30, mi pare, non ho guardato molto l’orologio devo dire, i tempi li ha dettati la fame).
Confermo quanto detto da Bagnoli, Happosai era nettamente il più in forma… Luca viene da un lungo periodo di inattività ed io mi sto trascinando da una settimana uno stato influenzale che mi “sega le gambe”… ma non volevo e non potevo mancare all’appuntamento, quindi ho stretto i denti e tra vari catarri e colpi di tosse ho provato a rendere onore alla visita di questi due tamarri.
Impostazioni diverse dice Luca… ed è la verità… tuttavia mi sono trovato molto bene anche perché c’era molto rispetto reciproco e voglia di divertirsi, quindi ognuno limava le “spigolosità” del proprio stile al fine di rendere gli scambi sostenibili anche per chi aveva di fronte.
Abbiamo fatto a turno continue riprese di 2 minuti… solo striking e niente lotta a terra.
Da un punto di vista più “tecnico” ho tratto diversi spunti di riflessione, anche se ovviamente le impressioni a caldo andranno lasciate sedimentare e metabolizzate perché diano dei frutti tangibili nella pratica. Di certo la mia abitudine al regolamento “point” faceva sì che una volta coperta la distanza e messo a segno un colpo, tendessi ad interrompere la mia azione, mentre giustamente gli altri due continuavano la loro come da loro disciplina… ad un certo punto Happo, seppur con delicatezza, mi ha colpito 2-3 volte alla testa che ho sentito suonare tutte le campane di Siena nonostante non fosse ancora mezzogiorno.
Luca d’altro canto ha una facilità di calcio veramente notevole nonostante la sua attuale mole (sembra di dare un pugno in un armadio del'700) , e i famigerati “low kicks” andati a segno mi fanno camminare da ieri come RoboCop in quanto la muscolatura esterna delle cosce è bella indolenzita. Tra l’altro alla fine ho provato a tirarne qualcuno anche io, ma ho impattato un paio di volte su un blocco di ginocchio e mi è passata la voglia… non avevo nemmeno il paratibia, e nonostante che anche a Karate Shotokan ci prenda spesso e volentieri delle belle botte, non è mai molto piacevole impattare in quel modo… insomma, una tecnica solo all’apparenza semplice ma che chiaramente non si improvvisa visto anche che una volta ho colpito con il collo del piede ed ho una bella caviglia viola.
Altro punto di attenzione per me, già preventivato tra l’altro, è la difesa dai pugni al volto una volta giunti a corta distanza… una cosa sicuramente da approfondire e migliorare.
Magari altri spunti li avrò da considerazione degli altri due presenti.
Divertentissimi gli scambi finali di Jissen Karate a mano nuda proposti da Luca… una pratica adattissima ad irrobustire il corpo, studiare i colpi a corta distanza, imparare a colpire a mano nuda ed imparare a sopportare il dolore.
Ho imparato prestissimo che il regolamento prevede pure i pugni ai reni, e quando Luca mi ha visto fare questa espressione e si è vivamente preoccupato.
Riguardo al pranzo ed al dopo pranzo… che dire ? Sinceramente Happo e Luca sono partiti un po’ in sordina, ma poi alle bacarelle del cioccolato hanno fatto uno shopping degno di Paris Hilton… i negozianti avevano gli occhi come Zio Paperone.
Una giornata veramente molto piacevole ed interessante, se ci sono curiosità sarò bene felice di provare a rispondere.
Purtroppo tutti presi da prendere i tempi delle "riprese" ed osservare quanto stava avvenendo, non abbiamo foto in azione... ne abbiamo fatte alcune assieme alle bancarelle, appena riesco a scaricarle sul pc di lavoro dal cellulare le pubblico !!!