Shaolin monk ko boxer

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Offline Menosse

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Re:Shaolin monk ko boxer
« Reply #60 on: March 12, 2012, 00:25:16 am »
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Mi risulta difficile credere che se io sviluppo capacità di concentrazione facendo una forma poi quelle capacità mi passino nel combattimento....Forse se le forme fossero sequenze molto simili al combattimento e non con tecniche a volte molto difficili da applicare...

Poi a me viene semplicemente da pensare che se la maggior parte dei grandi campioni non si allenano facendo forme un motivo ci sarà...

Adesso sto facendo un corso come preparatore atletico per gli sport da combattimento. Alla prossima lezione ci sarà anche una psicologa. In oltre il docente ha sottolineato più e più volte che anche loro fanno tanta ricerca e quindi se si trovasse qualcosa di interessante e di nuovo su cui studiare sarebbe ottimo.
Credo che mi trascriverò il tuo messaggio e lo farò leggere a quei docenti per sentire la loro opinione.
 :)

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Offline Inu

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Re:Shaolin monk ko boxer
« Reply #61 on: March 12, 2012, 00:37:09 am »
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Mi risulta difficile credere che se io sviluppo capacità di concentrazione facendo una forma poi quelle capacità mi passino nel combattimento....Forse se le forme fossero sequenze molto simili al combattimento e non con tecniche a volte molto difficili da applicare...

Poi a me viene semplicemente da pensare che se la maggior parte dei grandi campioni non si allenano facendo forme un motivo ci sarà...


Adesso sto facendo un corso come preparatore atletico per gli sport da combattimento. Alla prossima lezione ci sarà anche una psicologa. In oltre il docente ha sottolineato più e più volte che anche loro fanno tanta ricerca e quindi se si trovasse qualcosa di interessante e di nuovo su cui studiare sarebbe ottimo.
Credo che mi trascriverò il tuo messaggio e lo farò leggere a quei docenti per sentire la loro opinione.
 :)

Tuttavia non si può neanche negare che ci sono molti campioni (tipo nel Kyokushin) che si allenano nelle forme...

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Offline Menosse

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Re:Shaolin monk ko boxer
« Reply #62 on: March 12, 2012, 00:44:57 am »
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Non cambia molto se i movimenti che fai sono uguali a quelli che usi in combattimento. Una volta allenata la presenza corporea la trasferisci dove vuoi. Ma di solito si parte con movimenti semplici, come camminare.

Se sei interessato ad applicazioni derivate da ricerca in cognitive psychology dai un'occhiata a MBCT, sviluppata da Mark Williams e colleghi. Si tratta di psicoterapia, ma sono principi che poi uno usa dove vuole.

SI appunto dovrebbero essere se non altro simili. Poi sarebbe come il classico vuoto se vogliamo...

Bè sono interessato a tutto ciò che può migliorare il mio livello di atleta e quello dei miei compagni. Grazie ci darò un occhiata! :)

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Offline Menosse

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Re:Shaolin monk ko boxer
« Reply #63 on: March 12, 2012, 00:52:11 am »
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 :-[ :D scusa.....E' dalle 7 del mattino che sono sveglio e mi sono appena fatto 4 ore di macchina da Roma per tornare da quel corso.... :yawn:

Devo approfondire sta cosa....

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Offline Bingo Bongo

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Re:Shaolin monk ko boxer
« Reply #64 on: March 12, 2012, 11:59:52 am »
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Spoiler: show

Cosa significa imparare a combattere? Se passasse dalla mia palestra un ragazzo e io lo prendessi a mazzate tutte le volte ogni volta imparerebbe qualcosa e alla fine imparerebbe a non farsi prendere più a mmazzate. Senza addominali, senza tecnica, senza corda o burpess, senza forme, senza pao e senza guanti.
Perchè avrebbe aquisito la cosa più importante che un allievo acquisice nello sparring: l'esperienza al combattimento non collaborativo.
Ma la qualità di questa esperienza? Bhé, il ragazzo che impara solo a mazzate avrà una qualità pessima di questa esperienza.

Solo se sono senza sostanza le forme non servono a niente. Solo se si muove il corpo pensando alla lista della spesa non servono a niente.
La sostanza nelle forme è l'autodisciplina delle mente nell'interpretare un combattimento come se si stesse combattendo realmente concentrandosi non sul bersaglio, ma sulla qualità di se stessi.
Questa è la qualità che farà dell'esperienza del combattimento un'esperienza di qualità.


Per fare una cosa simile, dovresti:
a- avere solo pochissime forme da praticare
b- non badare troppo alla loro pulizia tecnica
b-> Se ho capito cosa intendi: per rendere realistico un combattimento attraverso la sua rappresentazione nella forma dovrebbero essere replicate tutte quelle sbavature e imperfezioni che poi si verificano necessariamente nel combattimento reale. Credo che questo sia un altro aspetto, un altro modo di interpretare la forma. Diciamo "recitare" il combattimento. Che ha un suo senso.
Il praticare la forma al massimo della sua perfezione tecnica deve invece rappresentare il combattimento attraverso il ritmo, il saper essere leggeri o pesanti, la fluidità e la continuità del movimento, la chiusura del movimento laddove si vuole rappresentare la massima penetrazione.
La distanza, per esempio, sarà sempre corretta anche se nella realtà magari sarebbe necessario fare un passettino in più, che sarebbe invece una sbavatura nella forma. La perfezione tecnica in un combattimento immaginario dove comunque chi fa la forma "vince" sempre e lo fa al massimo della prestazione.
La possibilità invece di recitare può anche prevedere, per esempio, il simulare un colpo ricevuto, il cadere a terra per poi rialzarsi velocemente (a volte anche questo è previsto nella forma, es. stile ubriaco o scimmia). Quindi anche apparenti sbavature potrebbero non essere sbavature.
Comunque, se ho capito cosa intendi, la teatralità di un combattimento "immaginario" può prevedere anche imperfezioni che in quanto volute non sarebbero comunque mai vere imperfezioni. Comunque è un tema interessante. Quando l'obiettivo è far si che mente e corpo siano una cosa sola è sempre interessante.
Certo se vedessi qualcuno che facendo una forma subisse un KO allora mi si aprirebbe un mondo :)

a-> Credo che l'importante è che ci sia un "comune denominatore" fra una forma all'altra in modo che nel variare il bagaglio tecnico che può essere anche vasto (vedi le oltre 30 forme del choy lee fut, le oltre 20, penso, del karate fino arrivare alle 3 del WT) l'allievo possa nel proseguire lo studio delle forme a trovarsi in modo quasi naturale a capire il senso, la chiave di lettura dello stile. Insomma le forme ne devono trasmettere i principi.

Mi rendo conto che sembrano concetti campati in aria soprattutto per chi non pratica yoga o similar.
Se facessi meditazione vipassana, zen oppure yoga capiresti cosa vuol dire.
Quando ti muovi, puoi pensare ad altro.
Le capacitá cognitive del cervello sono tali che puoi accedere ad un numero molto ampio di attivitá in multitasking.
Ogni volta che impari un movimento (sequenza) nuovo, usi un tipo di working memory che porta molta presenza (attivitá principalemnte localizzata nella prefrontal cortex). Quando il geso (sequenza) diventa automatico passa in multitask mode assieme alle centinaia di cose che fai tutti i giorni (come pensare ai cavoli tuoi). Inutile dire che la zona coinvolta non é piu la prefrontal cortex ma diventa hippocampal region.

Ora se riesci a fare una cosa che é completamente automatica con totale attenzione (presenza), usando quidni la prefrontal cortex, sviluppi una capacitá di concentrazione notevole. Qualitá molto utile in un combattimento per esempio, dove precisione e timing migliorano con il livello di concentrazione (attenzione).

In oltre le sensazioni corpore passano spesso e volentieri inosservate. Sono diffcili da sentire se non si allena un particolare tipo di "ascolto". Queste sensazioni non sono altro che feedback che ci aggiornano sul nostro stato fisico ed emotivo/psichico in tempo reale. I vantaggi di saper ascoltare le sensazioni vanno ben oltre le pratiche marziali/sportive.   
Facendo yoga e leggendo i tuoi post ho un'ulteriore conferma di quanto sarebbe utile integrare in tutte le discipline fisiche (e non) questa straordinaria pratica :)


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Offline meihuachang

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Re:Shaolin monk ko boxer
« Reply #65 on: March 12, 2012, 15:52:35 pm »
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Molto d'accordo con quanto scrive Machine G. Y. Di solito noi la chiamiamo consapevolezza e ha molto a che fare anche coi i principi buddisti, se vogliamo metterci dentro un po' di filosofia.

Io nelle forme ci vedo un sistema di allenamento che si basa notevolmente sul funzionamento del cervello umano. Mi spiego: se non sei proprio di coccio, dopo x anni che fai la stessa forma ti sarai rotto di praticarla. Quindi, quando la esegui possono succedere due cose: A) pensi ai fatti tuoi (non bene); B) cerchi altri stimoli in quel che stai facendo, e allora cominci a sentire come tieni i piedi, da dove ti viene la spinta per un salto, cosa succede se muovi la schiena così invece che cosà... (questo, ovviamente, bene!). Avendo interiorizzato (dico così per semplicità) la sequenza e il movimento, cominci a concentrarti su altre cose e magari capisci come sfruttare meglio le potenzialità che hai.

Ciò detto, confermo anch'io di aver sentito in più occasioni che forme e prestabiliti sono soltanto un'espressione del kung fu e non la vera essenza. In secondo luogo, a chi sostiene (non ricordo chi fosse) che allora le forme dovrebbero essere pochissime, dico che a parer mio ha ragione, ma che negli stili tradizionali erano effettivamente pochissime, poi col passare delle generazioni si sono moltiplicate, perché ogni maestro ci ha voluto mettere qualcosa del suo ovviamente.

Parlando di ciò che conosco almeno un poco: il Meihuaquan è basato su 5 posture fondamentali, utili per sviluppare il corpo, e otto passi per imparare a muoversi in combattimento; l'essenza del Taiji (ma qui potrei sbagliare) sta in otto tecniche e cinque spostamenti

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Offline xjej

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Re:Shaolin monk ko boxer
« Reply #66 on: March 13, 2012, 00:30:15 am »
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Quote from: meihuachang
Io nelle forme ci vedo un sistema di allenamento che si basa notevolmente sul funzionamento del cervello umano. Mi spiego: se non sei proprio di coccio, dopo x anni che fai la stessa forma ti sarai rotto di praticarla. Quindi, quando la esegui possono succedere due cose: A) pensi ai fatti tuoi (non bene); B) cerchi altri stimoli in quel che stai facendo, e allora cominci a sentire come tieni i piedi, da dove ti viene la spinta per un salto, cosa succede se muovi la schiena così invece che cosà... (questo, ovviamente, bene!). Avendo interiorizzato (dico così per semplicità) la sequenza e il movimento, cominci a concentrarti su altre cose e magari capisci come sfruttare meglio le potenzialità che hai.

Oppure, opzione B, spendi quegli anni utilizzando metodiche più redditizi e raggiungi standard qualitativi di rendimento più elevati in metà tempo.
Al solito, dipende dove e come si vuole andare. Parlare di alternativa valida la vedo piuttosto grigia, piuttosto approccio alternativo con diverse finalità che non siano forma fisica o combattimento. Ma al solito si richia di finire molto sul forma e molto poco sul marziale.
Per l' appunto che ho letto che alcuni praticanti di kk allenano forme, per poter la tal cosa essere "di riferimento" dovrebbe esser provata sul medesimo campione di praticanti anche un lavoro di tipo opposto.
Senza trascurare che, statisticamente, visto il bacino  di utenza del kk ancora ristretto sarebbe possibile far fare 4 ore la settimana di pesca ad un praticante (associando ad allenamento serio ) e probabilmente ottenere risultati comunque. Ma mi guarderei dal dire che la pesca alla mosca è propedeutica al combattimento.
www.isao-okano.com - Gracie Bergamo

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Offline Menosse

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Re:Shaolin monk ko boxer
« Reply #67 on: March 13, 2012, 01:18:10 am »
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Quote from: meihuachang
Io nelle forme ci vedo un sistema di allenamento che si basa notevolmente sul funzionamento del cervello umano. Mi spiego: se non sei proprio di coccio, dopo x anni che fai la stessa forma ti sarai rotto di praticarla. Quindi, quando la esegui possono succedere due cose: A) pensi ai fatti tuoi (non bene); B) cerchi altri stimoli in quel che stai facendo, e allora cominci a sentire come tieni i piedi, da dove ti viene la spinta per un salto, cosa succede se muovi la schiena così invece che cosà... (questo, ovviamente, bene!). Avendo interiorizzato (dico così per semplicità) la sequenza e il movimento, cominci a concentrarti su altre cose e magari capisci come sfruttare meglio le potenzialità che hai.

Oppure, opzione B, spendi quegli anni utilizzando metodiche più redditizi e raggiungi standard qualitativi di rendimento più elevati in metà tempo.
Al solito, dipende dove e come si vuole andare. Parlare di alternativa valida la vedo piuttosto grigia, piuttosto approccio alternativo con diverse finalità che non siano forma fisica o combattimento. Ma al solito si richia di finire molto sul forma e molto poco sul marziale.
Per l' appunto che ho letto che alcuni praticanti di kk allenano forme, per poter la tal cosa essere "di riferimento" dovrebbe esser provata sul medesimo campione di praticanti anche un lavoro di tipo opposto.
Senza trascurare che, statisticamente, visto il bacino  di utenza del kk ancora ristretto sarebbe possibile far fare 4 ore la settimana di pesca ad un praticante (associando ad allenamento serio ) e probabilmente ottenere risultati comunque. Ma mi guarderei dal dire che la pesca alla mosca è propedeutica al combattimento.

per fortuna che ci sono utenti che riescono a dire quello che penso con parole migliori di quelle che userei io stesso...grazie xjej! ;)

il mio parere è che le forme non vanno molto più in la di una pratica che può essere associata ma che non è sicuro che dia risultati in termini di efficacia nemmeno minimi...l'unico aspetto che non mi sento di escludere in cui potrebbero dare un aiuto forse anche importante è quello psicologico. Ma di ciò non so assolutamente nulla....

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Offline Darth Dorgius

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Re:Shaolin monk ko boxer
« Reply #68 on: March 13, 2012, 06:28:15 am »
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... e si torna al significato tradizionale di forma. ;)
Cittadino del Territorio Libero di Trieste.