Verissimo......tristemente aggiungerei.
Quante volte si è detto che, se oggi si facesse come allora fioccherebbero le denunce e avremmo palestre di Karate semivuote?
Io però penso anche che, a suo tempo, negli ani 70, quando si aveva a che fare con i Giappi, si aveva a che fare con tre diverse ragioni per quella durezza.
Da una parte sicuramente c'era quel "modus Samuraico" per cui "più fare, meno parlare", il "solo i più tosti resistono" e tutte le varie cose, anche giustissime, come il concetto base che le mazzate si imparano a mazzate.
Quindi una certa sincerità della pratica, ma poi c'era anche la capacità Giapponese di venderci quello che volevamo comprare, in sintonia con la durezza degli addestramenti nei film, un pò per capacità commerciale loro, un pò perchè ci prendevano leggermente per i fondelli, non considerandoci all'altezza in quanto occidentali.
In ultimo c'era un oggettivo limite dialettico, perchè non parlavano Italiano, quindi facevano parlare mani e piedi.
Le tre componenti insieme formavano, a mio parere, quel tipo di Karate.
Poi la necessità di espandere il bacino di utenza, ha innescato il meccanismo di ammorbidimento, che come sempre, non ha saputo capire i giusti limiti di decenza, generando più di una aberrazione.