Concordo con Ryujin, trovare Shotokanisti che lavorino sulle circolarità è impresa ardua.
Questo non significa che manchino, sia fra i bravi praticanti di oggi, sia fra i mostri sacri, semmai significa che si è confusa l'idea di predominante o di peculiarità, con l'idea di assoluto, tramutando il lavoro in linea con l'unico lavoro da fare invece che con il lavoro principale.
Kase lo lascerei a parte, nel senso che, sebbene aderente alla scuola, faceva qualcosa che era enormemente personale e riconoscibile, molto distinto da tutto il resto.
Lui lo spiegava con la stazza, dicendo che faceva cose diverse dagli altri perchè era grasso (e piantandoci sempre una bella risata) ma credo che volesse dire altro, ossia che tutto il Karate deve essere personale, così come tutto il Karate deve tener conto di tutte le eventualità, anche se poi si concentra su un aspetto piuttosto che su altri.
Questo è un esempio di quanti dettagli vedesse Kase in gesti che, per la maggior parte dei Karateka, sono solo colpi.
Sensei Taiji Kase. Karate.