Ce ne sono altri

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Offline Dipper

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Re:Ce ne sono altri
« Reply #45 on: April 11, 2012, 16:49:13 pm »
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Bastardi... muoio dalla curiosità :spruzz:
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Offline The Doctor Sherlockit

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Re:Ce ne sono altri
« Reply #46 on: April 11, 2012, 16:53:46 pm »
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metto in spoiler un piccolo estratto da un articolo di mmamania che parlando, in verità, di boxe, mette in luce come il karate possa essere quell'arte (insieme ad altre tra cui la MT) che riesce a creare quella che potremmo lo striking per le mma.

Spoiler: show
 
Quote
Il pugilato è una disciplina assolutamente essenziale per chiunque decida di competere nelle Arti Marziali Miste. E’ impensabile salire sul ring o nella gabbia contro fighter versatili e completi come sono quelli attuali, senza essere preparati in questo tassello fondamentale del mosaico delle MMA.
Tuttavia il pugilato classico non è facilmente integrabile con lo stile di combattimento di un’artista delle MMA.
Ci sono infatti alcune differenze tra il modo di boxare di un pugile e il modo di boxare di un fighter delle MMA:

- Copertura durante un attacco al volto
I guanti utilizzati in un incontro di MMA, sono molto meno imbottiti rispetto a quelli usati nella Boxe (4 once contro 10 once). Questo garantisce una protezione minore nel momento in cui si riceve un attacco, per cui l’impatto che il fighter riceve è di molto differente. Un pugile può proteggersi assorbendo i colpi scagliati con i propri guantoni, mentre un combattente MMA è costretto ad usare gomiti ed avambracci. Per coprirsi da un diretto infatti, i palmi delle mani vengono posti sulla fronte, in modo tale che gli avambracci si pongano automaticamente nella corretta posizione. Per i ganci invece, si porta il palmo della mano sopra la nuca in modo che spalla ed avambraccio offrano una buona difesa andando a coprire quasi interamente la parte presa di mira.

- L’utilizzo del Jab
Il jab è pensato per intercettare/contrattaccare un attacco di potenza dell’avversario (es. ganci/montanti). E’ inoltre molto utilizzato per rompere il ritmo dell’avversario e mantenere la distanza. Un buon uso del Jab getta le basi  per accorciare la distanza e per partire con un’efficace combinazione.
Nelle MMA viene spesso sostituito con diretti di potenza (portati con la mano posteriore ) o con ganci larghi risolutori, sicuramente più spettacolari ma anche molto più facili da intercettare e contrattaccare.

- Necessità di colpire in maniera più accurata
I guanti da MMA, come già detto, offrono meno protezione alle mani rispetto ai guanti da Boxe, per cui colpire una parte sbagliata, come ad esempio può essere il gomito dell’avversario chiuso nella propria guardia, può comportare il forte rischio di subire una frattura.

l'articolo continua qui
http://www.mmamania.it/boxe-per-le-mixed-martial-arts/
[/quote]

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Offline Dipper

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Re:Ce ne sono altri
« Reply #47 on: April 11, 2012, 17:07:34 pm »
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Re:Ce ne sono altri
« Reply #48 on: April 11, 2012, 17:13:06 pm »
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Anche questo è intetessantissimo. Notare che l'impostazione comunemente intesa come specialistica del Karate richiama fortemente lo Shotokan.
http://m.bleacherreport.com/articles/141796-the-secret-to-lyoto-machida-and-georges-st-pierres-success
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Offline Davide.c

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Re:Ce ne sono altri
« Reply #49 on: April 11, 2012, 17:20:54 pm »
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Mi sembra abbastanza ovvio il fatto dell'impostazione. Alla fine lo shotokan è tra le correnti di karate non full contact quello più famoso, e lo stile nelle competizioni point è comunque asato su quello jka  :)
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Re:Ce ne sono altri
« Reply #50 on: April 11, 2012, 18:09:53 pm »
+1
mammamia!!!! come ho quotato e messo male lo spoiler °__°

va bhe cmq discorso generale ( del genere cosa ho imparato dal karate/shotokan/point)  esistono arti di striking con una connotazione prettamente schermistica e di scambio colpi ( e conseguenti difese basate su blocchi e schivate) quella principe per me è la classica boxe dove i pugili prima nella sua variante dilettante e poi in quella pro raggiungono una certa distanza e da lì scambiano colpi ( attaccano e si difendono) ed ovviamente grande importanza ha tanto l'attacco, quanto la difesa e la capacità di incassare/ammortizzare i colpi ricevuti, in questa famiglia entrano ovviamente anche la MT ed il jissen.
Lo shotokan, il wado che deriva dallo shotokan cmq e poi il point che è espressione sportiva dello shotokan, hanno un approccio molto posizionale al combattimento, cercano, dalla distanza lunga ( quindi prima di arrivare alla distanza in cui si scambiano colpi), la posizione ( di tutto il corpo) più vantaggiosa per colpire senza essere colpiti ( è la logica del point e a differenza del semi contact si cerca anche il colpo biomeccanicamente potente più che il classico touch da semi)  che può essere sulla stessa linea dell'avversario o, sempre in linea retta, tramite l'uso dei tai sabaki in una linea angolata rispetto all'avversario, di qui portano colpi isolati in cerca del colpo per aprire una breccia per partire in combinazione ( esempio di machida, combatte dalla distanza, quando vede che un colpo ha avuto effetto, ma non porta al KO immediato, parte a razzo  tirando colpi un pò sporchi ma funzionali per finire l'incontro).
Ovvio che questo non può essere l'unico modo di combattere ( che se sbagli e finisci sotto l'avversario sei spacciato), ma si sposa bene con altre arti che si fondano sullo scambio colpi come quelle dette su.

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Offline Dipper

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Re:Ce ne sono altri
« Reply #51 on: April 11, 2012, 18:11:07 pm »
+1
Rispondo anch'io a Davide mentre Kit mi precede:
Io invece penso che questo sia dovuto soprattutto al fatto che copre una distanza difficilmente contemplata e studiata da altri soprattutto nel mondo del Karate stesso, proprio perchè sottovalutata e bollata come "da gara point". Punto (piaciuto il gioco di parole? :spruzz:).
Evidentemente invece non c'è solo la rigidità tipica dello Shotokan comunemente inteso o la leggerezza dell'ippon kumite. Esiste anche una terza modalità (migliore della prima, diversa dalla seconda per finalità) buona per un contesto dove c'è contatto e un regolamento aperto a tutte le distanze o quasi.
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Offline metal storm

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Re:Ce ne sono altri
« Reply #52 on: April 11, 2012, 20:20:50 pm »
+2
parlando in termini schermistici, e prendendo a prestito la voce di Crux   XD, penso si possa definire il point karate come un incontro di fioretto, mentre il jissen come un duello con il coltello.

spero che la metafora sia chiara  ;)

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Offline Dipper

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Re:Ce ne sono altri
« Reply #53 on: April 12, 2012, 00:43:28 am »
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John Makdessi highlights - Boom
Ottimo, l'Inutile, appena ho il PC me lo spupazzo che già dal frame di anteprima mi sto arrazzando :spruzz:

D'accordissimo Paguro, vale lo stesso per il tuo video :)

Kaiten uraken uchi?  :sur:

Uramawashi geri?  :sur:  :ohi:  :sbav:

Kizamizuki?  :sbav:  :spruzz:
Yoko geri! :-\ :-\
Che spettacolo :sur:
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Re:Ce ne sono altri
« Reply #54 on: April 12, 2012, 13:02:01 pm »
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cmq fra poco possiamo aprire il treadh " karate per le MMA" X°°°D  ( della serie non ci avete voluti alle olimpiadi, andiamo all'UFC)


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Offline Paguro49

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Re:Ce ne sono altri
« Reply #55 on: April 12, 2012, 13:05:45 pm »
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Si ma mi chiedo "che hanno fatto di male quelli dell'UFC?"  :gh: :gh: :whistle:
La divina scuola dello schiaffazzo argenteo vigila su di voi, mentre la divinissima università dello sputazzo ligneo vi inumidisce la vita

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Offline steno

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Re:Ce ne sono altri
« Reply #56 on: April 12, 2012, 14:04:39 pm »
0
Che il karate sia fuori delle olimpiadi lo reputo soltanto un bene, la sportivizzazione olimpica lo avrebbe ucciso del tutto, l'UFC o comunque le MMA possono cambiarne le sorti.
Le gare dell'UFC per certi versi, sono molto più vicine al karate, che non le gare di karate attuali, più che altro per varietà di tecniche adottabili nell'UFC, visto che nelle gare di karate attuali hanno tolto quasi tutto.
Sia chiaro, mi riferisco alla possibilità di colpire con tecniche come calsi alle gambe, gomiti e ginocchia, oltre che a proiezioni e leve, che sebbene soprattutto le proiezioni ci siano, nel karate non si possono fare.
Poi c'è la lotta a terra, nella quale il karate ha molto poco (secondo me quasi nulla) quindi si integra con altro, ma credo abbiate capito cosa intendo dire.
la fijlkam è alla frutta

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Offline Moai

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Re:Ce ne sono altri
« Reply #57 on: April 12, 2012, 14:10:04 pm »
+1
mah...secondo me stiamo a scoprire cose che già si sapevano...

voglio dire, certo che come tutte le AM dovrà integrare se vuole competere in contesti mix...però un certo tipo di strategia può essere vincente, come l'esempio di Machida e altri ha dimostrato.

cosa notiamo degli inconti degli ultimi anni? la distanza di combattimento è aumentata. Questo per un motivo tattico: più facile gestire i tentativi di takedown...in questo contesto i karateka abituati su queste distanze e allenati su timing e rientro trovano dei vantaggi considerevoli.
ovvio (lo ripeto, non si sa mai :sbav:) devono essere ottimi lottatori altrimenti il tutto non regge.

per quanto riguarda il video postato sopra: tirate per far male sono tecniche funzionanti...inoltre portate da distanze a cui gli avversari spesso non sono abituati...

...e qui veniamo ad un altro punto essenziale: l'imprevedibilità di tecniche poco usate: mi sono accorto che scambiando con compagni abituati a thai e kick, nello sparrin riesco spesso a far entrare colpi per i quali loro non hanno l'occhio: uramwashi, ushiro ecc e con buoni risultati...

pensate allo stesso Machida: i suoi avversari, prima di prendergli le misure, ci hanno messo anni, proprio perchè era un combattente atipico per il contesto...
L'intelligenza illumina, la stupiditá abbaglia

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Offline Andy

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Re:Ce ne sono altri
« Reply #58 on: April 12, 2012, 14:11:23 pm »
+2
Che il karate sia fuori delle olimpiadi lo reputo soltanto un bene, la sportivizzazione olimpica lo avrebbe ucciso del tutto, l'UFC o comunque le MMA possono cambiarne le sorti.
Le gare dell'UFC per certi versi, sono molto più vicine al karate, che non le gare di karate attuali, più che altro per varietà di tecniche adottabili nell'UFC, visto che nelle gare di karate attuali hanno tolto quasi tutto.
Sia chiaro, mi riferisco alla possibilità di colpire con tecniche come calsi alle gambe, gomiti e ginocchia, oltre che a proiezioni e leve, che sebbene soprattutto le proiezioni ci siano, nel karate non si possono fare.
Poi c'è la lotta a terra, nella quale il karate ha molto poco (secondo me quasi nulla) quindi si integra con altro, ma credo abbiate capito cosa intendo dire.

Che invece le tecniche da Karate più applicate nell'UFC, appartengano più che altro al bagaglio del Karate sportivo, sembra non ti abbia toccato...  XD

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Offline steno

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Re:Ce ne sono altri
« Reply #59 on: April 12, 2012, 14:57:10 pm »
-1
Il karate del kumite sportivo, cioè le quattro acche in croce, dall'inizio del 2000 e del "miraggio olimpico" sono le uniche su cui i preparatori tecnici (impropriamente definiti maestri) si concentrano.
Naturale quindi che sappiano usare efficacemente solo quelle, vedrai che lentamente ma inesorabilmente, da dietro l'obi del karate ne tireranno fuori altre, solo che prima devono aprire gli occhi, capire che il karate è molto più delle quattro acche in croce che gli hanno insegnato, questo è il punto.

Il futuro entro 10 anni AL MASSIMO?
Comincerà senza dubbio tutto quasi per caso, un sassetto ridicolmente solo, come Machida all'inizio, poi se ne smuoveranno altri ancora... e poi giù!
Sarà la valanga di tecniche mutuate dal karate, ad opera dei ricercatori di tecniche dal karate "dell'efficacia", che però non ha e non avrà mai nulla a che vedere con il karate sportivo di ora (sempre quello tipo fijlkam, ovvio).
Lo scopo è ripetere "il miracolo" Machida, uno che "combatteva strano", fuori degli schemi, quindi non prevedibile a priori, prima se non sbaglio fu il turno del BJJ che arrivò a soppiantare il il judo ed il JJ trdizionale, dico giusto?
Chiedo lumi sull'affermazione, perchè di MMA non mi interesso, preferisco le MSA ;)
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