Ce ne sono altri

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Offline Marco C.

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Re:Ce ne sono altri
« Reply #90 on: June 14, 2012, 18:24:10 pm »
+2
La discussione è sicuramente interessante. Dal canto mio noto, e pure da un pezzo, che il karate sta cambiando e che molti praticanti, tra cui alcuni giovani istruttori, iniziano ad apprezzare il concetto di sport, non schifano più gli SDC (vi assicuro che nei primi anni novanta, almeno nella mia federazione, la sola vista di un articolo che parlava di Kick creava malesse e risatine!) e nutrono una sana curiosità verso le MMA; mettendo in discussione tanti dogmi che, solo fino a dieci anni fa, nessun fedelissimo avrebbe mai osato toccare. In epoche remote anche io odiavo lo sport. Ora lo trovo eccezionale. :)
Ma i kata? ;)

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Offline The Doctor Sherlockit

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Re:Ce ne sono altri
« Reply #91 on: June 14, 2012, 19:38:04 pm »
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Offline Dipper

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Re:Ce ne sono altri
« Reply #92 on: June 14, 2012, 22:33:36 pm »
+2
La discussione è sicuramente interessante. Dal canto mio noto, e pure da un pezzo, che il karate sta cambiando e che molti praticanti, tra cui alcuni giovani istruttori, iniziano ad apprezzare il concetto di sport, non schifano più gli SDC (vi assicuro che nei primi anni novanta, almeno nella mia federazione, la sola vista di un articolo che parlava di Kick creava malesse e risatine!) e nutrono una sana curiosità verso le MMA; mettendo in discussione tanti dogmi che, solo fino a dieci anni fa, nessun fedelissimo avrebbe mai osato toccare. In epoche remote anche io odiavo lo sport. Ora lo trovo eccezionale. :)
C'è solo da augurarsi che questa felice tendenza prosegua e magari smetta di essere "di nicchia" nel mondo del Karate :thsit:
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Offline Marco C.

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Re:Ce ne sono altri
« Reply #93 on: June 14, 2012, 23:12:39 pm »
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La discussione è sicuramente interessante. Dal canto mio noto, e pure da un pezzo, che il karate sta cambiando e che molti praticanti, tra cui alcuni giovani istruttori, iniziano ad apprezzare il concetto di sport, non schifano più gli SDC (vi assicuro che nei primi anni novanta, almeno nella mia federazione, la sola vista di un articolo che parlava di Kick creava malesse e risatine!) e nutrono una sana curiosità verso le MMA; mettendo in discussione tanti dogmi che, solo fino a dieci anni fa, nessun fedelissimo avrebbe mai osato toccare. In epoche remote anche io odiavo lo sport. Ora lo trovo eccezionale. :)
C'è solo da augurarsi che questa felice tendenza prosegua e magari smetta di essere "di nicchia" nel mondo del Karate :thsit:

Sicuramente i giovani istruttori, forti delle loro esperienze in altre discipline e curiosi di scoprire cose sempre nuove, daranno una grossa spinta a questa positiva, e mio avviso inarrestabile, tendenza. Ci vuole tempo, però. :)

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Offline The Doctor Sherlockit

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Re:Ce ne sono altri
« Reply #94 on: June 14, 2012, 23:47:06 pm »
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come dissi pagg. addietro finchè non si forma uno pseudo programma di Karate per MMA  si rimarrà sempre un pò bloccati, oggi come materiale "didattico" per chi karate già ne mastica  ci sono i DVD di Machida che è proprio di karate e quello di Rutten che è molto karate oriented


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Offline metal storm

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Re:Ce ne sono altri
« Reply #95 on: June 15, 2012, 07:35:39 am »
+1
Guarda marco, i kata fanno parte della disciplina. certo non sono combattimento puro, ti possono piacere o meno, puoi praticarli o meno, ma ci sono. ne farai di più o di meno, a seconda di come il tuo maestro orienterà il suo insegnamento. ma questo noncambia il fatto che il karate è in evoluzione: anche negli stili tradizionali per definizione (dio come odio questa parola), è evidente la trasformazione dei sistemi di allenamento e delle competizioni.

personalmente non ho mai riso degli sdc, come non ho mai riso di nessuno che si impegna per raggiungere un obiettivo o esercita qualsiasi cosa con passione e dedizione. come nella scuola quello che premia è l'impegno.

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Offline Paguro49

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Re:Ce ne sono altri
« Reply #96 on: June 15, 2012, 08:43:14 am »
0
Se avessi 20 anni oggi, con la testa che avevo a 20 anni e un briciolo di quella dei 46, probabilmente non sarei iscritto in 3 palestre di Karate per poter fare tutta la settimana, cercando stratagemmi per scroccare le 2 ore precedenti la lezione pagata, ma ne frequenterei una, più una di Aikido e il resto in una palestra di MMA.
Certi aspetti ritual/tradizionali mi piacciono e mi interessano, ma non potrei privarmi di momenti come la gabbia, quindi farei così, proprio per non mischiare, tenendo separate le pratiche salvo unirle dentro di me.
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Offline Marco C.

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Re:Ce ne sono altri
« Reply #97 on: June 15, 2012, 10:19:59 am »
+1
Certi aspetti ritual/tradizionali mi piacciono e mi interessano, ma non potrei privarmi di momenti come la gabbia, quindi farei così, proprio per non mischiare, tenendo separate le pratiche salvo unirle dentro di me.

Ciò che non capisco è per quale motivo la pratica del Karate viene ancora considerata come qualcosa di rituale e tradizionale, salvo poi spostarsi verso la gabbia quando si avverte l'esigenza (probabilmente inevitabile se si studiano calci e pugni!) di combattere. Scelta rispettabilissima quella che metteresti in atto se avessi vent'anni, ma ciò non fa altro che ghettizare il Karate e collocarlo, in maniera molto poco coerente, lontano dal combattimento. Per me bisognerebbe fare l'esatto contrario: spingere la pratica verso i confronti sportivi (e non solo) e darle quella praticità e concretezza che oggi, ma forse pure ieri, manca. Così facendo, il Karate potrebbe seriamente diventare un ottimo candidato per arricchire le MMA, acquistando, automaticamente, un rispetto maggiore da parte di chi pratica sport da combattimento ad alto livello. Fintanto che si rimane schiavi di una tradizione vuota (fosse non altro perché i tempi sono cambiati) e di rituali fuori contesto (non dico che bisogna cancellare tutto, sia chiaro!) non si andrà mai da nessuna parte. Io la vedo così! Lo stesso discorso, imho, riguarda pure la tanto decantata difesa personale. Anche sotto questo punto di vista ci si dovrebbe aggiornare un po'. Qui, però, getto la spugna e lascio la parola a chi ne sa di più. :)

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Offline Moai

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Re:Ce ne sono altri
« Reply #98 on: June 15, 2012, 10:25:37 am »
0

Sicuramente i giovani istruttori, forti delle loro esperienze in altre discipline e curiosi di scoprire cose sempre nuove, daranno una grossa spinta a questa positiva, e mio avviso inarrestabile, tendenza. Ci vuole tempo, però. :)

qualcuno mi ha chiamato, per caso?  ???

 :D
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Offline Paguro49

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Re:Ce ne sono altri
« Reply #99 on: June 15, 2012, 12:27:43 pm »
+1
Certi aspetti ritual/tradizionali mi piacciono e mi interessano, ma non potrei privarmi di momenti come la gabbia, quindi farei così, proprio per non mischiare, tenendo separate le pratiche salvo unirle dentro di me.

Ciò che non capisco è per quale motivo la pratica del Karate viene ancora considerata come qualcosa di rituale e tradizionale, salvo poi spostarsi verso la gabbia quando si avverte l'esigenza (probabilmente inevitabile se si studiano calci e pugni!) di combattere. Scelta rispettabilissima quella che metteresti in atto se avessi vent'anni, ma ciò non fa altro che ghettizare il Karate e collocarlo, in maniera molto poco coerente, lontano dal combattimento. Per me bisognerebbe fare l'esatto contrario: spingere la pratica verso i confronti sportivi (e non solo) e darle quella praticità e concretezza che oggi, ma forse pure ieri, manca. Così facendo, il Karate potrebbe seriamente diventare un ottimo candidato per arricchire le MMA, acquistando, automaticamente, un rispetto maggiore da parte di chi pratica sport da combattimento ad alto livello. Fintanto che si rimane schiavi di una tradizione vuota (fosse non altro perché i tempi sono cambiati) e di rituali fuori contesto (non dico che bisogna cancellare tutto, sia chiaro!) non si andrà mai da nessuna parte. Io la vedo così! Lo stesso discorso, imho, riguarda pure la tanto decantata difesa personale. Anche sotto questo punto di vista ci si dovrebbe aggiornare un po'. Qui, però, getto la spugna e lascio la parola a chi ne sa di più. :)
Non è così che ho inteso il mio post.
Lungi da me ghettizzare o sminuire una qualsiasi disciplina, semmai lo farei con le persone.
Ma tengo conto della mia esperienza, quindi traggo delle mie conclusioni.
Da Karateka facevo un certo tipo di lavoro, che mi piace molto, volto a una ricerca di perfezione del gesto e di tutta una serie di altre cose, così come oggi mi piace la ricerca storica di correlazioni fra AM diverse, piuttosto che con le armi, di varie tecniche e movimenti.
Se però penso al periodo agonistico, o addirittura all'anno in Fiamme Oro, devo notare un radicale cambio di metodologia del lavoro, molto più atletico e volto alla specificità della competizione da affrontare.
Quando pratico Aikido, amo moltissimo tutta un'altra serie di aspetti.
A questo punto, se volessi fare un lavoro serio senza necessariamente rinunciare a nessuno di questi aspetti, mi verrebbe di fare come ho detto.
Ma con questo non sminuisco nessuno degli aspetti, anche perchè se fosse, ci rinuncerei volentieri.
Però se considero, come faccio, ogni aspetto di pari importanza, trovo più serio guardare li dove posso avere la massima resa e competenza, ambito per ambito.
Tutto sommato, penso che gente come Machida, abbia fatto qualcosa del genere piuttosto che un minestrone fai da te, perchè non credo che si possa raggiungere alcuna eccellenza senza passare per l'eccellenza e l'accuratezza.
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Offline metal storm

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Re:Ce ne sono altri
« Reply #100 on: June 15, 2012, 13:02:26 pm »
0
1110 non mi piaceva, ed allora un bel  :+1: per Pagurone :D

scherzi a parte, quelllo che dici è giusto. ognuno fa quel che più gli piace, ed è giusto così, e solo come mia personalissima esperienza e convinzione, reputo che a 46 anni suonati ci si debba rivolgere (soprattutto per raggiunti limiti di fisicità) ad aspetti diversi dal puro combattimento. solo questo.

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Offline Marco C.

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Re:Ce ne sono altri
« Reply #101 on: June 15, 2012, 13:11:49 pm »
0
Certi aspetti ritual/tradizionali mi piacciono e mi interessano, ma non potrei privarmi di momenti come la gabbia, quindi farei così, proprio per non mischiare, tenendo separate le pratiche salvo unirle dentro di me.

Ciò che non capisco è per quale motivo la pratica del Karate viene ancora considerata come qualcosa di rituale e tradizionale, salvo poi spostarsi verso la gabbia quando si avverte l'esigenza (probabilmente inevitabile se si studiano calci e pugni!) di combattere. Scelta rispettabilissima quella che metteresti in atto se avessi vent'anni, ma ciò non fa altro che ghettizare il Karate e collocarlo, in maniera molto poco coerente, lontano dal combattimento. Per me bisognerebbe fare l'esatto contrario: spingere la pratica verso i confronti sportivi (e non solo) e darle quella praticità e concretezza che oggi, ma forse pure ieri, manca. Così facendo, il Karate potrebbe seriamente diventare un ottimo candidato per arricchire le MMA, acquistando, automaticamente, un rispetto maggiore da parte di chi pratica sport da combattimento ad alto livello. Fintanto che si rimane schiavi di una tradizione vuota (fosse non altro perché i tempi sono cambiati) e di rituali fuori contesto (non dico che bisogna cancellare tutto, sia chiaro!) non si andrà mai da nessuna parte. Io la vedo così! Lo stesso discorso, imho, riguarda pure la tanto decantata difesa personale. Anche sotto questo punto di vista ci si dovrebbe aggiornare un po'. Qui, però, getto la spugna e lascio la parola a chi ne sa di più. :)
Non è così che ho inteso il mio post.
Lungi da me ghettizzare o sminuire una qualsiasi disciplina, semmai lo farei con le persone.
Ma tengo conto della mia esperienza, quindi traggo delle mie conclusioni.

Dal tuo precedente post avevo capito che le MMA servono per combattere, il Karate, invece, per raggiungere altre finalità. Evidentemente ho letto di fretta. Non nego che il Karate possa avere vari aspetti, ma il combattimento, almeno per come la vedo io, dovrebbe sempre rapprensentare la colonna portante di qualunque disciplina che ha come oggetto lo studio di tecniche e colpi atti a far male ad un'altra persona.

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Offline Paguro49

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Re:Ce ne sono altri
« Reply #102 on: June 15, 2012, 13:25:01 pm »
+1
Una AM o un SDC che non abbia il combattimento come colonna portante, anzi di più. come ragion d'essere, non può essere che una Balla raccontata da un Cazzaro a gente che ha voglia di credergli.
Ma penso la stessa cosa di qualsiasi AM o SDC che non contempli la corrispondente quota di dolore, perchè se esci intonso dalla palestra, hai mimato, simulato, rievocato e quel che ti pare, ma non venirmi a dire che hai imparato a combattere.
Detto questo, si possono raggiungere vari livelli di maestria, io trovo l'accezione "Arte" intesa come appunto la maestria portata ad essere arte, ossia la capacità raggiunta di creare il nuovo, l'unico.
Allora si studia per ridurre il numero di colpi necessari, per sprecare meno energie possibile, per ottimizzare gli spostamenti, per anticipare l'avversario, per prevenirlo e anche per condizionarne i gesti.
Ma parliamo di un lavoro lungo e meticoloso, che non si confà ai ritmi e alle esigenze di chi sale su un ring o va in gabbia.
Ma più ancora, se voglio analizzare l'eventualità di un avversario armato, di più avversari eccetera, esulo dal contesto cui mi rivolgo da agonista.
A quel punto faccio ogni cosa dove e con chi la sa fare al meglio, perchè fare il tutt'uno, si risolve nel fare troppe cose e tutte in modo approssimativo, cosa che, in combattimento, cosa sempre carissima.
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Offline Marco C.

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Re:Ce ne sono altri
« Reply #103 on: June 15, 2012, 13:58:55 pm »
0
Una AM o un SDC che non abbia il combattimento come colonna portante, anzi di più. come ragion d'essere, non può essere che una Balla raccontata da un Cazzaro a gente che ha voglia di credergli.

Quoto in pieno, ma ancora tanta gente la pensa diversamente.

Detto questo, si possono raggiungere vari livelli di maestria, io trovo l'accezione "Arte" intesa come appunto la maestria portata ad essere arte, ossia la capacità raggiunta di creare il nuovo, l'unico.
Allora si studia per ridurre il numero di colpi necessari, per sprecare meno energie possibile, per ottimizzare gli spostamenti, per anticipare l'avversario, per prevenirlo e anche per condizionarne i gesti.
Ma parliamo di un lavoro lungo e meticoloso, che non si confà ai ritmi e alle esigenze di chi sale su un ring o va in gabbia.

Condivido il primo punto ma ritengo che la maestria, cosa che richiede sicuramente tempo, si possa raggiungere anche - e soprattutto - negli sport da combattimento. Anzi, penso che proprio nel professionismo, dove gli atleti sono costretti ad allenarsi tutti i giorni, sia più facile acquisire le caratteristiche tecniche da te sopra descritte.

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Offline Il Tano

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Re:Ce ne sono altri
« Reply #104 on: June 15, 2012, 14:17:37 pm »
0
Purtroppo dalle mie parti il mondo delle arti marziali é ancora pieno zeppo di luoghi comuni.
E' triste ma é cosí.