io personalmente ho continuato a cambiare per cercare una scuola che avesse caratteristiche vicine al mio sentire , poi non trovandola mi son rassegnato e ho mollato.
Tutta colpa della Fagiolata
Comunque condivido tutto.
Io personalmente non mollo il Karate ma me lo faccio da me, pratico Aikido che mi aiuta a smussare alcuni aspetti del Karate e a capirne altri, gioco con amici di altre discipline quando ne ho la possibilità, in un complesso di cose che mi soddisfa e mi "veste bene".
Quello che penso riguardo certi aspetti dei Kata, di cosa contengano e cosa no, della loro funzione primaria e di come si sono evoluti portando i praticanti "pensanti" a farsi più di una domanda, l'ho scritto qualche post addietro.
Ma personalmente non mi preoccupa il problema "efficacia" e tutto il corollario di questioni allegate, nel senso che faccio ciò che mi piace e mi soddisfa, dopo di che, nel momento in cui ne ho avuto bisogno, così come se ne dovessi avere in futuro (e speriamo proprio di no) farò ciò che sò fare, al meglio di come posso, perchè comunque non credo esista il sistema definitivo, non crdedo nella possibilità di essere o diventare invincibile, quindi me la gioco senza troppe menate.
Fra parentesi, indossare il Gi, è parte di quel momento solo mio, in cui tutto rimane fuori, che mi ricarica e mi concede un'oasi esclusiva.
Quindi proseguo perchè mi fa stare bene.
Il lottatore mi accartoccia? Ok proverò a capirne di più della lotta per vedere se posso avere qualche via di uscita, ma non è alla lotta che mi affido, non fino a che non me la sentirò addosso come si deve.