Istruttrice donna

Di grazia, se il bagaglio tecnico è concreto da quale altra variabile dovresti essere influenzato ?

Come abbiamo già detto, oltre alla preparazione tecnica, un bel sedere ed un bel paio di poppe sono sempre uno stimolo in più ad eccellere.

 

se l'insegnante è discreta è praticamente impossibile che io capisca alcunchè di ciò che dice ...

Ho avuto una istruttrice femmina.E il fatto che menasse come un maschio, mi ha convinto della bontà di quello che insegnava.
Oppure, cercate tra i miei amici in facebook(dottor saotome), una certa Sara Spartana, e ditemi se non andreste ai suoi corsi solo perchè è una donna.....

Ragazzi, provo ad essere coerente per un minuto.
Come hanno detto tutti, se ha una solida base della disciplina insegnata e una buona capacità di insegnamento[1], non vedo cosa ci sia di differente da un istruttore "Uomo".
A dirla tutta, sul quadrato, mi hanno sempre spaventato più le donne che gl'uomini. In genere hanno una cattiveria superiore a noi maschietti e, trovandole mediamente più veloci di un uomo con lo stesso peso, diventano ai miei occhi dannatamente pericolose.

E' anche vero che il mondo marziale è tendenzialmente maschilista, ma io questo problema lo vedo un po' come la questione medico uomo vs. medico donna.
In entrambi i casi, basta che mi guarisce, problemi non ce ne sono.

1.	spesso manca a molti istruttori

Ho fatto lo stesso corso di tango con un'istruttrice donna e con un uomo, quando dovevo recuperare le lezioni in un'altra sede.

La sensazione che ho avuto è che con lei fosse più facile imparare a memoria i dettagli, ma più difficile introiettare i concetti, mentre con lui fosse più facile fare propri i concetti di fondo.

Lui faceva esercizi e spiegava cose che ti facevano capire all'improvviso, col corpo, la sensazione che dovevi cercare e quello che dovevi fare.

Lei sapeva essere puntigliosa sui dettagli, come se sapesse tutto a memoria.

La mia amica che era con me al corso ha capito come fare un passo solo con l'uomo, ma l'uomo non le avrebbe mai detto come mettere esattamente la caviglia.

Se ad un allievo un movimento non veniva, o non veniva a tempo, lei continuava ad insistere su quel movimento o lo spezzava in movimenti più piccoli o semplicemente faceva un passo indietro e ripartiva da movimenti meno avanzati.

Nella stessa situazione lui cambiava completamente esercizio e l'allievo si trovava a fare altro, però dopo, tornando al movimento che non gli veniva, scopriva di poterlo fare.

Come se l'istruttrice donna sapesse tutto a memoria ma non padroneggiasse i concetti, e provasse a trasmettere le informazioni che aveva in memoria, e l'istruttore uomo fosse un po' meno puntiglioso sui dettagli a memoria ma padroneggiasse, avesse capito, i concetti di fondo tanto da poter aggiustare il movimento con esercizi totalmente estranei al movimento stesso ma che andavano a lavorare sul concetto di quel movimento.

Quando nella vita ho visto altre situazioni, marziali e non, di istruttori uomini e donne, ho tratto la medesima sensazione.

Forse l'ideale sarebbe una sinergia. Un istruttore uomo per l'addestramento a cose nuove e un'istruttrice donna per l'allenamento su quello che già so fare.

-cut-

Ciao ^'V'^, capisco molto bene la tua esperienza e trovo sia molto importante avere un insegnante che lavori sull atua stessa lunghezza d'onda.
E posso capire che sarà statisticamente più facile per me, essendo maschio, trovarmi sulla stessa lunghezza d'onda di un altro uomo piuttosto che di una donna.
Ma dal caso particolare da te espresso alla generalizzazione mi sembra un passo un po' lungo.

Per rispondere al post invece se l'insegnate è in grado di farmi lavorare bene, entrando anche in "sintonia" con me, questo mi basterebbe, e non mi importerebbe se fosse uomo o donna.
Ma, come introdotto da Spartan, non sono sicuro che da ragazzino quando ho iniziato avrei pensato lo stesso.
Non per sessismo, ma anche solo per un effetto di emulazione e ricerca di una figura di riferimento maschile che a 17 anni trovo sia importante.

Nelle AM non ho mai avuto insegnanti donna.

Per la preparazione di alcune attività fisiche avevano "affittato" per un corso aviolancistico sperimentale un'insegnante di aerobica coi controcazzi.

Non solo ho visto dei presunti super atleti morire letteralmente con quegli esercizi (gente che diceva di aver fatto lo "Iron man"), che erano stati studiati ad hoc da questa ragazza, ma ho avuto la prova che una donna sa tenere la disciplina di un corso molto meglio di un uomo. Nessuno si sarebbe mai azzardato di protestare.
Inoltre, vedere 155 cm di fisico scolpito correre e fare circuit training senza mai avvertire fatica apparente, era uno stimolo enorme per noi a non cedere.
Mai fatto esercizi motivazionali così massacranti, e oggi sicuramente creperei a rifarli. Lei non cedeva, noi non cedevamo (mica tanto... quanta gente scoppiata letteralmente) per non far brutta figura con lei e i colleghi.

Una performance del genere con un istruttore di reazione fisica maschio non sarebbe stata possibile, per preparazione e proprio per atteggiamento mentale.

Se trovo dove insegna Kyra Gracie o Gina Carano, mollo il Wing Chun

fermo restando che il maestro migliore è quello che insegna meglio e non quello che mena più forte, se vogliamo parlare di menare, credo che oggi non ci sia problema: reputo che una Gina Carano farebbe il mazzo a chiunque, qui dentro.

E vuoi mettere il gusto di dirle prima "Come va,Gina...."?

E vuoi mettere il gusto di dirle prima "Come va,Gina...."?

Avere una istruttrice donna, per me , non è un problema.La mia prima insegnante di Katori Shinto Ryu era Luisa Raini, bravissima allora ed ora.