Sono tornato da poco in palestra e, durante uno sparring pre gara è successo questo:
Eravamo nella fase di striking, io attacco ed il mio compagno si chiude a riccio.
"Poco male" penso "farò un pacco di punti"
Così continuo a martellarlo a suon di pugni al corpo, visto che è un'area di punteggio relativamente sicura. Poco dopo, non sono riuscito a capire come, mi sono ritrovato al centro del tatami con questo amico che menava come un fabbro furiosamente.
Automaticamente il mio cervello si è spento e sono passato nella modalità da combattimento pericoloso.
Durante uno sparring, quando il mio cervello registra una situazione potenzialmente pericolosa
[1], entro in questo stato di semicoscienza, dove tutto il mio corpo si muove senza che io dia un imput preciso. A volte, sembra che io sia dentro di me eppure sia un estraneo nel mio stesso corpo.
Ma, come dicevo sopra, il mio cervello registra ogni singolo imput relativo all'avversario e risponde autonomamente, facendo muovere il mio corpo in una maniera a dir poco assurda. Di conseguenza, in quella manciata di secondi, mi coprivo, schivavo e poi colpivo di rimessa nelle aperture che percepivo con ganci e montanti secchi e molto precisi. Dopo qualche secondo, il mio amico perdeva efficienza colpendo a casaccio sulla mia guardia, mentre io riuscivo a chiuderlo nell'angolo e continuavo a martellarlo.
Per me quei secondi sono stati un eternità, ma dopo qualche istante che avevo chiuso all'angolo il mio avversario, il maestro ha chiamato lo stop e ci siamo beccati entrambi un ammonizione per colpi non controllati.
Parlando nel dopo con questo amico, mi diceva che quando è scattato, anche a lui il cervello si è annebbiato per la rabbia ed ha iniziato a martellare come un fabbro. Però credo che il suo status mentale era diverso dal mio, perchè si era fatto prendere la mano dalla rabbia e pensava solo a colpirmi.
Anche se il discorso è poco chiaro, a voi capita mai una cosa del genere?