Circa l'estate scorsa passeggiavo per tornare a casa quando inizio a sentire delle grida offensive e un sacco di gente che guarda in una direzione.
Dall'altro lato della strada vedo una signora e un tipo che stanno litigando.
Siccome il passante piu' vicino si teneva a qualche km dopo un attimo di esitazione decido di fare il mio dovere civile,lascio scivolare la mano nella tasca della sacca e mi avvicino.
Il tipo era uno dei piu' brutti ceffi che avessi mai visto, grosso come un armadio, tatuato dalla punta delle dita fino a sotto le orecchie.
Ma nell'avvicinarmi noto che e' la signora che gli sta gridando addosso offese.
E che lo spintona.
I due evidentemente non si conosco, non capisco che cosa abbia scatenato la "rissa".
Ma il tipo con tono pacato ma visibilmente innervosito, continua a ripeterle, dopo le spinte, di andarsene a casa che e' meglio.
Dopo qualche minuto,all'ennesima spinta, il tipo le afferra un braccio,le fa fare un giro su se stessa,la spinge via (con delicatezza,non pensate a una azione veloce), si gira anche lui e se ne va'.
A quel punto i passanti accorono a fare capannello,mentre la riconcoglionita ancora sbraita.
Me ne torno a casa, dopo aver visto un vero gentiluomo mantenere la calma laddove io non sono sicuro vi sarei riuscito
La morale e' (come gia' affrontato in un 3D da queste parti): "le donne non hanno la percezione del pericolo"