La via delle arti marziali

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Offline Giorgia Moralizzatrice

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Re:La via delle arti marziali
« Reply #30 on: March 21, 2012, 10:35:01 am »
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se il kendo viene considerato dai giapponesi la massima espressione della filosofia e della sostanza del budo e annovera 4 tecniche un motivo ci sarà...
Come discorso generale concordo, ma tipo la lotta è un campo vastissimo (anche se poi ogni atleta credo abbia le SUE tecniche) e sfoltire non mi sembra possibile
I requisiti per una discussione sono onestà intellettuale e una mente aperta, senza questi nessun confronto è possibile

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Offline Luca Bagnoli

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Re:La via delle arti marziali
« Reply #31 on: March 21, 2012, 10:37:30 am »
+3
parlando della lotta : nel Sumo ci sono credo 87 ( o qualcosa del genere ) tecniche codificate. quello è il bagaglio tecnico. se parliamo di lotta a terra immagino ce ne saranno molte di più. ma stare ad allenarle tutte ogni volta o seguire un programma dettagliatissimo non mi sembra ciò che comunemente si fa. per quello che ho visto e per il pochissimo che ne capisco alla fine i lottatori veri si allenano più sugli attributi e su quelle 3-4 tokui waza che non su programmi vastissimi ..

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Offline Gelo - Killer Whale is back!

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Re:La via delle arti marziali
« Reply #32 on: March 21, 2012, 10:38:51 am »
+1
Interessante post questo...

poi è chiaro che possiamo togliere un sacco di tecniche e movimenti, ma non sarà più karate

Non sono d'accordo con questo.

Uno può continuare a sfoltire le tecniche come proprio percorso, tirando fuori quanto trova di essenziale... Il karate non penso sia un insieme di tecniche quanto un modo di approcciarsi al combattimento (e, di conseguenza, alla vita).

Voi che ne pensate?

Che subirete la tremenda vendetta dei maestri di Karate!
E poi anche la mia. :nono:

Tornando a noi, io ho sempre trovato naturale che un maestro adatti a sè la disciplina e la insegni incosciamente come meglio gli viene.
Tuttavia, bisogna anche specificare che, il maestro in questione, ha l'obbligo di mostrare l'intero repertorio dello stile che pratica ai suoi allievi e non obbligarli alle proprie scelte stilistiche (intese come preferenze personali).
Non avere timore, innanzi ai tuoni nemici.
Sii impavido e retto, cossichè Dio possa amarti.
Dì sempre il vero, anche se ti conduce alla morte.
Salvaguardia gli indifesi e non fare torti.
E' il tuo giuramento!
(schiaffo)
E questo, affinchè te ne ricordi!
Sorga un cavaliere.

Cit - Le Crociate (Kingdom Of Heaven)

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Offline Darth Dorgius

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Re:La via delle arti marziali
« Reply #33 on: March 21, 2012, 10:44:12 am »
0
La natura stessa dello "scontro" modifica il tuo punto di vista. E attenzione, non sto parlando necessariamente di cambiamenti epocali o chissà quali cose. Ma già il fatto di imparare che subire un pugno non fa poi male come immagini che possa fare, modifica l'atteggiamento generale.
Quindi nel senso che vedi in ottica meno negativa lo scontro di qualsiasi tipo?

Anche, ma non solo. :)

Sei faticoso dorje....

Eh ma... Per lo più sono esempi che variano da persona a persona.

Metti che ci sia una persona bloccata dalla paura di farsi male e/o cadere. Praticando questa paura si smussa, e pensa a quanto potrebbe modificarsi la sua vita. Magari prima non andava in montagna, dopo si.

Oppure metti che uno pensi di essere forte e cazzuto e che i pugni non fanno male. Magari praticnado impara che non è così e si evità di finire male in una rissa...

Penso che al giorno d'oggi ci siano un sacco di problemi (non necessariamente psicopatologie) legati alla falsa percezione delle conseguenze di un conflitto[1], per esempio. Ricalibrare un attimino questa percezione imho può portare a cambiare il proprio punto di vista (non importa se di poco o di molto), e di conseguenza vari aspetti nella vita.

Però - appunto - è una cosa che dipende da persona a persona. :)
 1. La falsa percezione può essere sia in un'esagerazione delle conseguenze che nella minimizzazione delle conseguenze.
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Offline Saburo Sakai

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Re:La via delle arti marziali
« Reply #34 on: March 21, 2012, 11:02:38 am »
+1
Stamani Bagnoli mi esalta !  :sur:

Lo spirito viene prima della tecnica

Il cuore sta lì, il resto sono accessori.
Lo spirito viene prima della tecnica.


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Offline Luca Bagnoli

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Re:La via delle arti marziali
« Reply #35 on: March 21, 2012, 11:09:29 am »
0
ahahahahahahahah che raggazzacci siete  :sbav: :sbav:

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Offline Giorgia Moralizzatrice

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Re:La via delle arti marziali
« Reply #36 on: March 21, 2012, 11:10:59 am »
+5
@Luca: concordo, infatti pure io non credo si allenino mille tecniche ogni volta, ma secondo me più che sfoltire il numero di tecniche penso siano le proprietà a monte che vadano allenate (tipo gestione del peso, indurre squilibrio nell'altro, acquisire il tempo, etc... )  come ben dici pure tu.
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Offline Bingo Bongo

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Re:La via delle arti marziali
« Reply #37 on: March 21, 2012, 11:35:49 am »
0
Faccio un esempio pratico: imparare un AM non è come imparare a giocare a dama.
La dama è un gioco finito, un gioco per il quale si conoscono tutte le risposte. Oggi ci sono algoritmi in grado di far finire patta una partita di dama all'infinito. Perché si è in grado di calcolare tutte le risposte e si è in grado di farlo perché la dama è sottoposta a delle regole senza le quali non sarebbe possibile giocare né fare calcoli.
Per avvicinare il Karate o un'AM a un gioco finito è necessario dare delle regole che sono esterne alla disciplina stessa: ecco il confronto sportivo.
Ma un'AM non ha regole di gioco; ha regole di principio che caratterizzano uno stile rispetto a un altro. E queste regole di principio chi li ha pensate lo ha fatto con l'idea di poter risolvere il maggior numero di problemi di combattimento.
Se queste regole di principio mi permettono di creare o scoprire (neanche i fondatori sono nati imparati) 1 o 1000 tecniche non vedo assolutamente il problema.

Fluidità, continuità e Arte. Non vedo cosa possa servire di più :)

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Offline Aliena

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Re:La via delle arti marziali
« Reply #38 on: March 21, 2012, 11:43:51 am »
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Bé, di esempi che hanno modificato (soprattutto "ottimizzato") ciò che c'era prima ce ne sono tanti. Nel karate per esempio: vogiamo citare Oyama?

Nelle discipline thai succede lo stesso: si tende a "togliere ed otimizzare", non ad aggiungere ed appesantire.

Magari praticnado impara che non è così e si evità di finire male in una rissa...

Quoto Giorgia quando dice che sei faticoso.. :nono:
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Offline Paguro49

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Re:La via delle arti marziali
« Reply #39 on: March 21, 2012, 11:44:03 am »
0
Ma anche quando vai a comprare un paio di scarpe, vedi scaffali stracolmi, mille paia di scarpe, ogni modello con svariati numeri, poi ti compri quelle che ti piacciono e ti vestono bene, magari esci con 4 o 5 paia, ma non credo che ti compri il negozio ;)
Certo che per il negoziante sarebbe un guaio avere solo quei 4 o 5 modelli ;)
La divina scuola dello schiaffazzo argenteo vigila su di voi, mentre la divinissima università dello sputazzo ligneo vi inumidisce la vita


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Offline Dipper

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Re:La via delle arti marziali
« Reply #40 on: March 21, 2012, 13:15:32 pm »
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Offline Paguro49

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Re:La via delle arti marziali
« Reply #41 on: March 21, 2012, 13:34:54 pm »
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Offline Fabio Spencer

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Re:La via delle arti marziali
« Reply #42 on: March 21, 2012, 14:22:38 pm »
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uhm...a mme sembra che ultimamente,più di togliere e cercare l'essenza,si badi ad aggiungere integrando...
credo che sia scremare e potare il bagaglio tecnico del proprio stile, sia integrare aree carenti con altro siano ambedue risposte che vanno nella direzione della pratica personale.
"vi prego di notare l'eleganza del piano nella sua semplicità...."

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Offline Saburo Sakai

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Re:La via delle arti marziali
« Reply #43 on: March 21, 2012, 14:33:09 pm »
0
Sì.

Bisogna capire solamente quando si è in grado di farlo senza prendere abbagli.

E' per questo che esistono le "scuole", altrimenti ognuno potrebbe fare l'autodidatta.
Lo spirito viene prima della tecnica.

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Offline Fabio Spencer

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Re:La via delle arti marziali
« Reply #44 on: March 21, 2012, 16:59:54 pm »
0
Sì.

Bisogna capire solamente quando si è in grado di farlo senza prendere abbagli.

E' per questo che esistono le "scuole", altrimenti ognuno potrebbe fare l'autodidatta.
abbagli rispetto cosa?
Nel senso che si può parlare di abbagli nel momento che ti poni degli obbiettivi dalla tua pratica.
e gli abbagli sono tutte quelle cose che ti indirizzano in direzione diversa dai tuoi obbiettivi.
Se il mio obbiettivo non è allineato con la scuola allora tale scuola per me non è adatta.
"vi prego di notare l'eleganza del piano nella sua semplicità...."