Limiti fisici e mentali per la pratica

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Offline Giorgia Moralizzatrice

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Limiti fisici e mentali per la pratica
« on: February 17, 2010, 07:59:13 am »
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Mi stavo chiedendo se secondo voi nella vostra arte marziale (penso che il discorso sia molto dipendente dalla disciplina) ci sono oggettivamente dei limiti che impediscono ad una persona di praticare. Per limiti intendo sia fisici che caratteriali o mentali, come se ci fosse un minimo di presupposti imprescindibili senza i quali ogni tentativo di insegnamento è vano.
I requisiti per una discussione sono onestà intellettuale e una mente aperta, senza questi nessun confronto è possibile

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Offline XinYiMan

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Re: Limiti fisici e mentali per la pratica
« Reply #1 on: February 17, 2010, 08:15:27 am »
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Umiltà, volontà e intelligenza ecco le tre qualita senza le quali non si va avanti in nessuna disciplina!
Un albero non si giudica forte in base alla lunghezza dei suoi rami, ma dalla profondità delle sue radici!

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Leomanga

Re: Limiti fisici e mentali per la pratica
« Reply #2 on: February 17, 2010, 08:17:03 am »
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Molti praticano, pochi studiano e cercano di capire!

Per il resto il limite è dato dall'età, ma non del tutto!

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Offline Gelo - Killer Whale is back!

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Re: Limiti fisici e mentali per la pratica
« Reply #3 on: February 17, 2010, 08:56:16 am »
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Mi stavo chiedendo se secondo voi nella vostra arte marziale (penso che il discorso sia molto dipendente dalla disciplina) ci sono oggettivamente dei limiti che impediscono ad una persona di praticare. Per limiti intendo sia fisici che caratteriali o mentali, come se ci fosse un minimo di presupposti imprescindibili senza i quali ogni tentativo di insegnamento è vano.

Mentali non credo.

Fisici, dipende. Io che sono un po' rotondetto, dubito che riuscirò ad essere scattante come qualche amico che è pelle ed ossa.
Non avere timore, innanzi ai tuoni nemici.
Sii impavido e retto, cossichè Dio possa amarti.
Dì sempre il vero, anche se ti conduce alla morte.
Salvaguardia gli indifesi e non fare torti.
E' il tuo giuramento!
(schiaffo)
E questo, affinchè te ne ricordi!
Sorga un cavaliere.

Cit - Le Crociate (Kingdom Of Heaven)

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Offline tapemaru

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Re: Limiti fisici e mentali per la pratica
« Reply #4 on: February 17, 2010, 08:58:48 am »
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Molti praticano, pochi studiano e cercano di capire!

Per il resto il limite è dato dall'età, ma non del tutto!

quoto il nuovo kage


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Offline Giorgia Moralizzatrice

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Re: Limiti fisici e mentali per la pratica
« Reply #5 on: February 17, 2010, 09:43:52 am »
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Quindi nessun problema se si presenta una persona con poco controllo della rabbia, molto aggressivo e indisciplinato?
O per il lato fisico qualcuno che non riesce nemmeno a portare a termine il riscaldamento?
Non è provocazione, vorrei davvero capire se la mancanza di limiti è sostanziale o qualcosa che un pò ci si racconta
I requisiti per una discussione sono onestà intellettuale e una mente aperta, senza questi nessun confronto è possibile

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Leomanga

Re: Limiti fisici e mentali per la pratica
« Reply #6 on: February 17, 2010, 09:45:32 am »
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Quindi nessun problema se si presenta una persona con poco controllo della rabbia, molto aggressivo e indisciplinato?
O per il lato fisico qualcuno che non riesce nemmeno a portare a termine il riscaldamento?
Non è provocazione, vorrei davvero capire se la mancanza di limiti è sostanziale o qualcosa che un pò ci si racconta

Gli fai fare le basi allo spasimo, partendo dalla respirazione e dal modo di camminare.
Quando è "stanco" passi al resto.
SE vuole praticare seguirà il percorso assegnatogli altrimenti se en andrà, sarà per questo che non trovo chi si allena con me ?

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Offline Ethan

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Re: Limiti fisici e mentali per la pratica
« Reply #7 on: February 17, 2010, 09:57:59 am »
0
si esistono dei limiti. Far finta di niente è ipocrisia

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Offline The Spartan

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Re: Limiti fisici e mentali per la pratica
« Reply #8 on: February 17, 2010, 10:42:47 am »
0
I limiti nn esistono, se esistono sono molto oltre rispetto a quello che pensiamo.
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Offline Raptox

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Re: Limiti fisici e mentali per la pratica
« Reply #9 on: February 17, 2010, 10:49:55 am »
0
I limiti nn esistono, se esistono sono molto oltre rispetto a quello che pensiamo.

concordo!!
spesso e volentieri ci si impone dei limiti che sono più che altro "mentali" e che non si capisce su quali basi oggettive si fondano.
ad esempio non ho mai capito alcuni miei ex compagni di palestra all'età di 50 anni hanno deciso che "erano troppo vecchi" per il ju-jitsu (tra l'altro neanche agonistico) e hanno abbandonato la pratica...quando fino al giorno prima facevano esattamente le stesse cose che facevo io, anzi meglio data l'esperienza...
bah..
...crederai di essere nel punto più alto

In fondo il "taiji" non esiste.... è semplicemente un nome
quello che è certo è che esistono tante Vie che portano a destinazioni diverse oppure altre Vie che portano alla stessa destinazione

tutto sta...a decidere quale strada percorrere e con che destinazione


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Akira

Re: Limiti fisici e mentali per la pratica
« Reply #10 on: February 17, 2010, 11:16:15 am »
0
Stavo scrivendo un aneddoto riguardo ad una persona ma poi ho pensato che non era corretto.
Penso semplicemente che i limiti ci sono, quoto Ryudan sul fatto che non ammettere che ci siano è ipocrisia o visione distorta della realtà.
Con un' osservazione, i limiti sono prima di tutto nella testa: c'è gente che non riesce a saltare 20 cm staccando i piedi da terra pur senza reali problemi fisici, per cui la volontà è tutto, la tecnica è solo il modo migliore.
Parlando della domanda specifica, e tu Giorgia immagino che lo sappia, nel viet vo dao trovo sempre volantini che inneggiano all' accessibilità per tutti, donne bambini e anziani. Io lo trovo disonesto, ma non perchè loro non possano praticare entro i propri limiti (cosa che sostengo fermamente), ma perchè comunque se il vvd prevede cadute acrobatiche, calci alti, calci volanti, calci carpiati, calci rotati.... e tutta una serie di tecniche piuttosto complicate sia a livello concettuale che atletico, è inutile illudere la signorotta di 50 anni che può fare lo stesso.
Certo, lo scopo e la sfida è anche nel trovare il modo per far superare i limiti che abbiamo, ma ci sono limiti fisici ai quali ovviamente non si ripara più.

Parlo in particolare dei passaggi di grado, che io ritengo piuttosto inutili e moralmente sbagliati, nei quali sono richieste precise abilità che magari uno non ha o non ha più e quindi si ritrova ad essere considerato meno capace.
Alla faccia del percorso di vita e bla bla bla

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Offline Raptox

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Re: Limiti fisici e mentali per la pratica
« Reply #11 on: February 17, 2010, 11:25:20 am »
0
io ritengo che si può fare tutto senza vincoli d'età o fisici, rimanendo però coscenti dei "propri" limiti, tutto stà ad imparare ad accettarli...
è ovvio che a 50anni non salterò più 6 persone d'ostacolo...ma ciò non toglie che portò fare delle cadute senza rompermi l'osso del collo..
..e c'è anche chi a 60 anni adesso sarebbe capace di tritarmi...anche se ne ho 30.. (anzi 29!!...ancora un mese)
...crederai di essere nel punto più alto

In fondo il "taiji" non esiste.... è semplicemente un nome
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tutto sta...a decidere quale strada percorrere e con che destinazione

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Offline (morgana)

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Re: Limiti fisici e mentali per la pratica
« Reply #12 on: February 17, 2010, 11:28:01 am »
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Penso semplicemente che i limiti ci sono, quoto Ryudan sul fatto che non ammettere che ci siano è ipocrisia o visione distorta della realtà.
Con un' osservazione, i limiti sono prima di tutto nella testa: c'è gente che non riesce a saltare 20 cm staccando i piedi da terra pur senza reali problemi fisici, per cui la volontà è tutto, la tecnica è solo il modo migliore.

Hai detto bene, la volontà è tutto e fa miracoli.
Quindi i limiti non esistono, se non crediamo che esistano  ;D
How long? Not long.
'Cause what you reap is what you sow.

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Akira

Re: Limiti fisici e mentali per la pratica
« Reply #13 on: February 17, 2010, 11:35:43 am »
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Quindi nessun problema se si presenta una persona con poco controllo della rabbia, molto aggressivo e indisciplinato?
Allievo un pò indisciplinato (parla sempre, vuole sempre insegnare agli altri, fa un pò le tecniche che vuole): per adesso funziona riprendendolo in modo che se ne accorgano tutti (la pressione sociale ahaha), e canalizzando il suo entusiasmo sempre in tono scherzoso ma chiaro. A parte che poi negli spogliatoi mi fa morire dalle risate tanto è fuso :)

Quote
O per il lato fisico qualcuno che non riesce nemmeno a portare a termine il riscaldamento?
Allieva che non riesce a tenere il passo con gli altri dopo 1 giro di corsa, o gente che si ferma categoricamente dopo alcune ripetizioni. In questo caso gli faccio fare altri esercizi più semplici o con più calma, alla fine basta riscaldarsi.

Col tempo è naturale che qualcuno abbandonerà o perchè si è stufato, o perchè si rende conto di non poter continuare con questo stile.

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Offline Ethan

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Re: Limiti fisici e mentali per la pratica
« Reply #14 on: February 17, 2010, 11:38:33 am »
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Stavo scrivendo un aneddoto riguardo ad una persona ma poi ho pensato che non era corretto.
Penso semplicemente che i limiti ci sono, quoto Ryudan sul fatto che non ammettere che ci siano è ipocrisia o visione distorta della realtà.
Con un' osservazione, i limiti sono prima di tutto nella testa: c'è gente che non riesce a saltare 20 cm staccando i piedi da terra pur senza reali problemi fisici, per cui la volontà è tutto, la tecnica è solo il modo migliore.
Parlando della domanda specifica, e tu Giorgia immagino che lo sappia, nel viet vo dao trovo sempre volantini che inneggiano all' accessibilità per tutti, donne bambini e anziani. Io lo trovo disonesto, ma non perchè loro non possano praticare entro i propri limiti (cosa che sostengo fermamente), ma perchè comunque se il vvd prevede cadute acrobatiche, calci alti, calci volanti, calci carpiati, calci rotati.... e tutta una serie di tecniche piuttosto complicate sia a livello concettuale che atletico, è inutile illudere la signorotta di 50 anni che può fare lo stesso.
Certo, lo scopo e la sfida è anche nel trovare il modo per far superare i limiti che abbiamo, ma ci sono limiti fisici ai quali ovviamente non si ripara più.

Parlo in particolare dei passaggi di grado, che io ritengo piuttosto inutili e moralmente sbagliati, nei quali sono richieste precise abilità che magari uno non ha o non ha più e quindi si ritrova ad essere considerato meno capace.
Alla faccia del percorso di vita e bla bla bla

molto chiaro,se poi iniziamo con le frasi al miele "ma rispetto a prima è migliorato/a" "ha fatto passi da gigante" è un altro discorso.
Esempio banale e non marziale. X Y e Z fanno una corsa da 1000 m da superare in 3 minuti. X sta nei 3 minuti, Y è fuori per 10s e Z di 100s. Tirando le somme c'è differenza tra Y e Z ? entrambi non hanno superato la prova è questo è un dato oggettivo che poi chi più,chi meno diventa superfluo.
Questo esempio stupido per capire se intendiamo i limiti di tipo oggettivo o soggettivo.
Che le soglie REALI siano maggiori rispetto a quelle che percepiamo o che  tutti possiamo sempre migliorare  è un dato di fatto,ma che esistano dei limiti oggettivi "attuali" (passatemi il termine) è indubbio e non solo nella pratica marziale.
C'è chi ha più potenzialità di altri in un determinato settore,il famoso "chi è più portato" per quanto molti lo demonizzano lo reputo estremamente veritiero...che poi ci voglia fortuna a capire per cosa si è effettivamente portati e magari beccarlo al primo colpo è un'altra storia.
Anche a differenza di motivazioni e allenamento ci sarà sempre una oggettiva differenza tra il giocatore "rude" che segue scrupolosamente allenamenti,diete,riposo e quello "geniale" più svogliato e pigro

IMHO
« Last Edit: February 17, 2010, 11:41:28 am by Ryudan »