Stavo scrivendo un aneddoto riguardo ad una persona ma poi ho pensato che non era corretto.
Penso semplicemente che i limiti ci sono, quoto Ryudan sul fatto che non ammettere che ci siano è ipocrisia o visione distorta della realtà.
Con un' osservazione, i limiti sono prima di tutto nella testa: c'è gente che non riesce a saltare 20 cm staccando i piedi da terra pur senza reali problemi fisici, per cui la volontà è tutto, la tecnica è solo il modo migliore.
Parlando della domanda specifica, e tu Giorgia immagino che lo sappia, nel viet vo dao trovo sempre volantini che inneggiano all' accessibilità per tutti, donne bambini e anziani. Io lo trovo disonesto, ma non perchè loro non possano praticare entro i propri limiti (cosa che sostengo fermamente), ma perchè comunque se il vvd prevede cadute acrobatiche, calci alti, calci volanti, calci carpiati, calci rotati.... e tutta una serie di tecniche piuttosto complicate sia a livello concettuale che atletico, è inutile illudere la signorotta di 50 anni che può fare lo stesso.
Certo, lo scopo e la sfida è anche nel trovare il modo per far superare i limiti che abbiamo, ma ci sono limiti fisici ai quali ovviamente non si ripara più.
Parlo in particolare dei passaggi di grado, che io ritengo piuttosto inutili e moralmente sbagliati, nei quali sono richieste precise abilità che magari uno non ha o non ha più e quindi si ritrova ad essere considerato meno capace.
Alla faccia del percorso di vita e bla bla bla