@Sølvugle
@Spartan
@Don Bastiano
@AndreaZ
Per me avete ragione tutti.
Faccio la sintesi di quello che penso io:
Problema:
La nostra società e il rapporto con la marzialità è cambiato rispetto la società spartana
[1]. A sparta bambini allenati alla guerra mentre oggi, collegamento che feci all'inizio, molti adulti non se la sentirebbero di tirare il collo a una gallina.
Risultato: bambini con i culoni, pollici grossi per la play station, leva volontaria, polli ammazzati dalle macchine e pronti da cuocere al supermercato.
Problema:
Oggi, con diversi "gradi di separazione" il mondo è diviso dalla marzialità dall'alto (se ne occupa lo stato), da quella dall'alto e dal basso (la lapidazione) a quella dal basso (legge del taglione). A quella dove la marzialità è problema morale (noi).
Risultato:
con diversi "gradi di separazione" per alcuni è sbagliato "prenderle", per alcuni è sbagliato "darle", per alcuni è sbagliato "prenderle e darle". Per alcuni è giusto.
Soluzione:
Io faccio parte di quelli che sono passati dal pensare che fosse giusto "darle" e che fosse giusto "prenderle" a pensare che sia sbagliato "prenderle e darle". Però non ci sono solo quelli che la pensano come me. Ci sono io e quelli che la pensano diversamente e sono così presuntuoso da voler insegnare a queste persone che il più forte, alla fine, sono comunque io.
La riposta è una disciplina come l'aikido che soddisfa il bisogno di chi vuol stare a posto con la propria coscienza e prevalere lo stesso. Che il bene vince sul male.
Io so che se capita oggi non ne sarò capace di venirne fuori se non nell'unico modo che mi è stato insegnato, che ho imparato, che ho applicato: a essere quello che farà più male.
E ho paura a pensare che tutto quello di cui sono capace, con l'aikido là che mi guarda con la sua etica applicata, è di avere così poche palle che l'unica lezione che riuscirò a dare sarà che il male si vince con altro male, anzi con un male maggiore.