Bingo, tu hai fatto un post volutamente capzioso...tendente a spostare il discorso...peccato che trovi interlocutori sbagliati...
Perchè nel momento in cui cominci a parlare di uno contro molti scegli di andare fuori tema volutamente...
Il fatto che si sottovaluti i lavori sotto stress per esaltare il kata come preparazione alla morte è già eloquente ma nn voglio soffermarmi su quello.
La mia domanda nn può essere affrontata con sofismi ma con onestà intellettuale che spesso latita in certi ambienti...l'uno contro uno a mani nude senza sassi e bastoni dell'antichità assomiglia in maniera inequivocabile alle MMA e ancora meglio ai primissimi Vale Tudo le cui sembianze sono state in parte riprese dal famoso Heroes...e le MMA lo sono anche di più della boxe o, ca va sans dire, del karate...
Ma, e qui c'è il bello, le MMA sono allo stesso tempo la forma di combattimento che si è più evoluta...selezionando le tecniche, specializzando gli allenamenti, facendo ricorso a moderne metodologie di allenamento, ecc...un caso clamoroso di simbiosi fra tradizionale (inteso grazie a Dio nel senso di marziale, da Marte, brutale scontro fra due esseri umani per il dominio di uno sull'altro...) e moderno.
Questo cosa vuol dire?Che il combattimento nella sua forma più pura e semplice è lo stesso da secoli, il lavoro e il funzionamento del corpo dietro è lo stesso da secoli e, nonostante quello che qualcuno ami far credere, tutto quello che ha volutamente allontanato lo scontro dalla sua radice è artifizio, sofismo, inutile complicazione e nn evoluzione; l'evoluzione in campo marziale è fare in modo che una cosa semplice e nota come una tecnica diventi più efficace attraverso un uso migliore del corpo, non attraverso un uso diverso.
Io che sono un promotore della ricerca del disagio sottovaluto il lavoro sotto stress? Ti sbagli. Fra i vari disagi e tipi di stress che promuovo meditare sulla propria adeguatezza a trovarsi realmente di fronte a uno sconosciuto che ti sta per far fuori è molto nteressante e stressante. Sono 2 stress diversi avere intorno 10 persone che fanno finta di ucciderti e uno che invece lo farà realmente. Solo che per questo secondo stress non c'è confronto che tenga e non penso tu creda che 10 persone che fanno finta di ucciderti siano sufficienti. E' stressante, ma non sufficiente. Manca ancora qualcosa. E quello che manca non si trova fuori di noi nei nuovi mezzi e nei nuovi metodi. Si trova dentro di noi.
Per il resto se tu fai una domanda la cui risposta è implicita nella domanda stessa quello che posso fare è cogliere l'occasione per un discorso più articolato visto che la risposta l'hai già data tu.
La modernità quindi starebbe nell'aver reso più efficaci le tecninche, le metodologie e l'allenamento per uno scontro brutale fra due uomini. Si vede che vi accontentate di poco. No, per me la modernità è l'eredità, dell'ultimo Ueshiba pentito e rincoglionito, così meravigliosamente espressa dall'Aikido.
Questo per la modernità. Per quanto riguarda
"evoluzione in campo marziale è fare in modo che una cosa semplice e nota come una tecnica diventi più efficace attraverso un uso migliore del corpo"
Al massimo è l'evoluzione del KM non delle AM.
Per quanto riguarda l'uso migliore del corpo il migliore possibile è l'uso che se ne fa nel taiji (non solo, ma dall'inizio alla fine solo nel taiji).
Per il resto ti assicuro Spartan che sei uno dei miei interlocutori preferiti.