Allora...il discorso si può fare sotto più punti...
A livello pratico, pur con alcuni ovvi aggiustamenti, le arti marziali israeliane sono tutte assolutamente collegate alla realtà del paese, motivo per cui fra tutti i praticanti c'è sicuramente un grande rispetto e soprattutto la consapevolezza di non voler fare cose che in qualche modo possano macchiare la fama dei sistemi israeliani.
A livello ideale, c'è un certo orgoglio di popolo per cui chiunque faccia le cose in una certa maniera (ed è nella norma visto che nessuno vuol farsi parlare male dietro) portando lustro al paese vada cmq rispettato.
C'è infine un elemento umano, dove un pò fanno come noi con simpatie e antipatie, più o meno dichiarate...ma anche lì, io so per certo di tanta gente che ad esempio ce l'ha per certi versi con Moni (il quale nn parla male di nessuno) ma tutti gli istruttori israeliani con cui sono andato ad allenarmi nn mi hanno mai trattato male, anzi...
A livello tecnico le somiglianze sono note ed evidenti...le diversità di visioni sono in molti casi appianabili e i praticanti di jujitsu israeliano, cmq già molto più avanti rispetto a cugini mediterranei, sanno che al dunque o per certi casi i fronzoli li lasciano a casa.