Dire che nel Karate (quale che sia lo stile) ci sono le proiezioni è una cosa corretta.
Dire che tutti le studiano è una bugia pietosa.
Dire che, anche ben studiate, equivalgono quelle dello Judo è una minchiata palese.
Idem dicasi per ginocchiate e gomitate che, ovviamente esistono nel bagaglio tecnico.
Altrettanto ovviamente sono davvero pochini quelli che, nel Karate, le studiano a dovere.
Altrettanto ovviamente, il paragone con chi ne fa caratteristica peculiare è improponibile.
C'è differenza fra prepararsi a non essere indifesi su questo o quel terreno di scontro, rispetto a pretendere di poter competere ad armi pari su qualsiasi terreno di scontro.
Un bravo karateka dovrebbe saper cadere per non spaccarsi se viene proiettato, quindi studiare anche le proiezioni e imparare come tornare in piedi, dovrebbe saper uscire da una monta, sempre per tornare in piedi, così come dovrebbe sapersi riparare da gomitate e ginocchiate, magari ricambiando con moneta simile, ma per recuperare la sua giusta distanza.
La completezza di un sistema non è, secondo me, nell'avere ogni aspetto dello scontro al massimo livello possibile, ma piuttosto nel non rimanere sorpresi e indifesi nel maggior numero di situazioni possibile, salvo poi conservare coscienza di quale sia il proprio campo d'azione, che sia colpire, lottare o altro.
Anche perchè, studiare tutto, significa anche dedicare meno tempo e attenzione ad ogni singolo aspetto, quindi si finirebbe per fare 10 cose così e cosà, che sono, anche messe tutte insieme, comunque inferiori al saperne fare solo una ma perfettamente.