Ridico la mia anche qui.
Se ho tre allievi, posso permettermi di lavorare solo sui singoli Kihon, correggendoli con una attenzione massima ai dettagli, onde evitare l'insorgere di difetti che poi si radicano, ripetendoli con sufficiente continuità da farli memorizzare tutti.
Se però gli allievi diventano 100, la mia capacità di attenzione ai dettagli si riduce di conseguenza, la lezione diventa più dispersiva, probabilmente dovrò assecondare le esigenze di tutti rinunciando alla "quotidianità" dell'allenamento, così che i singoli Kihon diventano troppi per essere tutti studiati e memorizzati a dovere, troppo frammentaria la didattica.
Esattamente come si insegnano i giorni del mese ai bambini con le filastrocche "30 giorni a novembre con april giugno e...." perchè è più facile memorizzare la filastrocca che i singoli mesi senza fare confusione, anche con l'enorme numero di Kihon di base, da trasmettere a troppi allievi per essere seguiti singolarmente con la dovuta attenzione, la creazione di "filastrocche" ad hoc può essere un metodo per l'insegnamento "di massa" di un programma vasto che necessita univocità e uniformità di apprendimento.
Ecco che, la creazione di 15/20 Kata, in luogo dei 3/5 esistenti, quelli cioè con funzioni specifiche (vedi il Sanchin) può essere la via per insegnare una enormità di Kihon, suddivisi in un certo numero di "filastrocche" in modo tale che tutti li apprendano ala stessa maniera, poichè la danza è uguale per tutti.
Quindi un escamotage didattico più che altro, volto a conferire possibilità di espansione e insegnamento di massa.
Poi viene tutto il resto, le modifiche e le rettifiche di natura stilistico/estetica ai fini dello scopo promozionale nelle esibizioni, le competizioni con tutto il corollario di necessità legate ai regolamenti, ai criteri valutativi, alla fruibilità e alla godibilità del pubblico eccetera.
Ovvio che questa strada porta ad avere delle "coreografie" con un senso assai relativo in termini marziali, da qui la necessità di "giustificare" fornendo un'aura marziale e un pò mistica, creando applicazioni "bunkai" anche dove proprio non ci stanno, contribuendo a nutrire i dubbi di chi, ragionando con la propria testa, si pone domande di utilità pratica dei Kata.
Io la penso così.