Se un ragazzo avesse un maestro in modo semi esclusivo, cioè con altri due o massimo tre allievi, che lo seguisse con tutta l'attenzione che ne consegue, che gli facesse fare un costante lavoro a coppie, magari più di un paio d'ore a settimana, allora non avrebbe nessun bisogno di nessun Kata (tolti eventuali Kata di respirazione o meditazione) per imparare alcunchè.
Se poi ci aggiungiamo, che il tal maestro, non ha alcuna intenzione di ampliare e diffondere nulla, rimanendo nel suo Dojo a farsi i fatti suoi, senza bisogno di elaborare un modo per far fare a tutti, dovunque si trovino, gli stessi movimenti, nello stesso modo, ricordandoli tutti, allora non ci sarebbe nemmeno un perchè all'idea stessa di Kata.
Certo che, se hai 1000 fondamentali, 200 palestre in 5 paesi, per conservare lo stile in modo uniforme, senza che la gente faccia come gli pare, riuscendo nel contempo, a tenere viva la memoria di tutte quelle tecniche, senza annoiare o perdere troppo tempo, allora diventa utile l'idea di raggrupparle in coreografie/dizionario.
Se poi addirittura, ci dedichi una specialità agonistica, ecco che trovano senso pure i Kata recenti o ancora da inventare.
Ma con le AM centrano fino a li.
Tutto questo indipendentemente dal fatto che poi, possano piacere anche moltissimo.