se mi è consentito, anch'io sono contrario alla cosa. alla fine si avrebbe una sezione dedicata al karate "moderno" e una al karate "tradizionale". e questo per me non è buono: esiste un karate, e poi esistono millemila stili, ma il karate è uno.
da "tradizionalista" a volte anch'io trovo fastidioso qualche intervento, perchè porto in maniera arrogante o supponente, ma a parte questo, trovo solo tanti spunti di riflessione.
e la riflessione più dolorosa che posso fare è che il male peggiore del "tradizionale" sono proprio i tradizionalisti.
mi spiego meglio: perchè i maestri di trent'anni fa menavano tutti senza se e senza ma? perchè avevano maestri che insegnavano loro il karate per quello che era... ovvero una disciplina nata per combattere.
adesso, vogliamo il tradizionale, con tutto quello che dovrebbe comportare in termini di sudore, sacrifici ed acciacchi e le palestre piene di gente. le due cose, oggi, non vanno d'accordo. rispetto l'atleta che combatte nel karate point, perchè per fare risultato deve essere veloce, atletico ed avere una grinta agonistica paurosa. ma la formula del karate point, che dovrebbe essere karate "tradizionale trasposto ai tempi d'oggi", è quello che non funziona.
mi domando sempre, perchè quando hai di fronte i maestri dei dojo nipponici, anche quando spiegano, ti fanno sentire le campanelle? sono solo stronzi o ti vogliono far capire che se non sei disposto a sacrificarti e meglio che cambi disciplina? perchè gli shotokanisti, o "tradizionalisti" dell'est europa o del nord africa, quando combattono menano come fabbri?
perchè è lo shotokan (o forse il karate in senso generale) "tradizionale" che è così: si impara a menare perchè a quello serve. e siamo noi che l'abbiamo snaturato... dove sono gli Otto Wayne, i Frank Brennan, i Christof Pinna oggi? erano shotokanisti, tradizionalisti all'osso e facevano pure i kata... ma qualcuno ha il coraggio di dire che non si sarebbe cagato addosso a trovarseli di fronte su un tatami?
paradossalmente, secondo il mio modesto pensiero, sono proprio quelli che fanno Jissen, Ashihara, Kyokushinkai ad essere oggi i veri tradizionalisti; fanno il karate che serve, ovvero quello che serve per poter affrontare un aversario a viso aperto e senza timori reverenziali. e spero che continuino così, magari mutando metodologie di allenamento, tecniche, ma lasciando inalterato lo spirito del karate.
se poi uno fa kata, non li fa, li fa a modo suo, questo è assolutamente marginale e di irrisoria rilevanza. questo riguarda solo la sfera del piacere che uno prova a fare o meno una cosa. vuoi fare i kata perchè ti piacciono? benissimo, falli, allo stremo, diventa anche campione mondiale, perchè se lotti per arrivare a quello, i tuoi sforzi meritano ricompensa. non li vuoi fare? allora non farli... dedicati con passione ad altro, e che la cosa ti porti frutto.
e questo lo dico nel massimo rispetto di tutti. Oss.