ho iniziato con lo Shotokan.
Mi piaceva molto l'ambiente, i maestri e la disciplina.
Dopo qualche anno ho iniziato a stufarmi, paradossalmente perchè era molto orientato alla parte sportiva e onestamente non capivo come conciliare l'allenamento "tradizionale" (es kihon e katà) con la performance sportiva.
Vedevo ragazzi che si facevano un culo a paiolo nel kata, vincevano le gare in questo, ma in kumite erano abbastanza pippe.
Ho iniziato a farmi alcune domande.
La mia reazione è stato di cercare qualcosa di meno sportivo e più orientato a quello che consideravo "arte".
Ho provato con l'Aikido: il maestro era grandioso, era l'unico che mi dava l'idea che la disciplina non fosse un cosa troppo sofisticata e poco pragmatica.
Ma lui era da solo e le sue cinture nere mi hanno fatto un apessima impressione, questo unito alla oggettiva difficoltà nel cambiare impostazione ha fatto in modo che mi spostassi sul Kenpo (nel dojo di Aikido ho conosciuto un kenpoca che mi invitò nel dojo dove poi mi iscrissi).
Della mia brevissima parentesi Aikidoistica salvo il maestro, una cintura nera particolarmente simpatica ed alla mano, ed il primo approccio con la "cedevolezza".
Della mi avventura con il Kenpo salvo tutto sia da un punto di vista tecnico, che da un punto di vista personale.
Apertura mentale, approccio verso la ricerca senza escludere nulla a priori, salutari crisi a sguito di cambi di paradigma ed il sentirsi di non avere dogmi incrollabili, le persone, i miei compagni ed amici, il mio Maestro (con la m maiuscola).
Nel mentre ho affrontato, come se fosse una specie di "approfondimento", lo studio delle armi e della spada, il taiji quan ed il Wing Chun.
Da un mesetto ho deciso però di chiudere questa mia esperienza.
Paradossalmente per buttarmi su qualcosa di più vicino alla pragmaticità di un contesto sportivo.
Non rinnego nulla, nè ho nulla di cui sentirmi deluso.
Ma le persone cambiano, cambiano le esigenze, le aspettative.
Mi sono reso conto che semplicemnte quel tipo di allenamento (diverso quello che si faceva anni fa) mi dava più frustrazione che divertimento.
Adesso mi dedico, con i miei tempi da dopolavor ista al Keysi e al corso di MMA (definito D&R).