Delusi marziali (o meglio bilanci marziali)

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Offline Fabio Spencer

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Re:Delusi marziali
« Reply #45 on: March 28, 2012, 14:12:19 pm »
+4
ho iniziato con lo Shotokan.
Mi piaceva molto l'ambiente, i maestri e la disciplina.
Dopo qualche anno ho iniziato a stufarmi, paradossalmente perchè era molto orientato alla parte sportiva e onestamente non capivo come conciliare l'allenamento "tradizionale" (es kihon e katà) con la performance sportiva.
Vedevo ragazzi che si facevano un culo a paiolo nel kata, vincevano le gare in questo, ma in kumite erano abbastanza pippe.
Ho iniziato a farmi alcune domande.
La mia reazione è stato di cercare qualcosa di meno sportivo e più orientato a quello che consideravo "arte".
Ho provato con l'Aikido: il maestro era grandioso, era l'unico che mi dava l'idea che la disciplina non fosse un cosa troppo sofisticata e poco pragmatica.
Ma lui era da solo e le sue cinture nere mi hanno fatto un apessima impressione, questo unito alla oggettiva difficoltà nel cambiare impostazione ha fatto in modo che mi spostassi sul Kenpo (nel dojo di Aikido ho conosciuto un kenpoca che mi invitò nel dojo dove poi mi iscrissi).
Della mia brevissima parentesi Aikidoistica salvo il maestro, una cintura nera particolarmente simpatica ed alla mano, ed il primo approccio con la "cedevolezza".
Della mi avventura con il Kenpo salvo tutto sia da un punto di vista tecnico, che da un punto di vista personale.
Apertura mentale, approccio verso la ricerca senza escludere nulla a priori, salutari crisi a sguito di cambi di paradigma ed il sentirsi di non avere dogmi incrollabili, le persone, i miei compagni ed amici, il mio Maestro (con la m maiuscola).
Nel mentre ho affrontato, come se fosse una specie di "approfondimento", lo studio delle armi e della spada, il taiji quan ed il Wing Chun.
Da un mesetto ho deciso però di chiudere questa mia esperienza.
Paradossalmente per buttarmi su qualcosa di più vicino alla pragmaticità di un contesto sportivo.
Non rinnego nulla, nè ho nulla di cui sentirmi deluso.
Ma le persone cambiano, cambiano le esigenze, le aspettative.
Mi sono reso conto che semplicemnte quel tipo di allenamento (diverso quello che si faceva anni fa) mi dava più frustrazione che divertimento.
Adesso mi dedico, con i miei tempi da dopolavor ista al Keysi e al corso di MMA (definito D&R).
"vi prego di notare l'eleganza del piano nella sua semplicità...."

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Offline xjej

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Re:Delusi marziali
« Reply #46 on: March 28, 2012, 14:15:54 pm »
+5
Pratico, solo judo, dal 1989.
Storia che ho già scritto un sacco di volte.
Palestrina piccola di provincia fino al 1999, poi la rane esce dallo stagno e si trova a confronto con una realtà di tecnico e atleti di livello internazionale.
Quello fatto al 1999, grossomodo, tutto sbagliato. Lavoro tecnico, lavoro atletico ( inesistente ) , fregnacce su energie interne, rilassamento, meditazione, kata. Tempo buttato e non più recuperato.
Ma meglio tardi che mai.
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Offline Rev. Madhatter

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Re:Delusi marziali
« Reply #47 on: March 28, 2012, 16:41:42 pm »
+4
Spoiler: show
Iniziato col kung fu, tang lang.
Corso per ragazzi. (a quei tempi il kung fu tirava tanto che c'era un corso bambini,un corso ragazzini e un corso adulti  :nono:)
Dopo circa tre anni cambio,perche' stufo dell'assenza sempre maggiore del maestro, di un programma che non progrediva,di lezioni sempre uguali che non portavano alcun miglioramente e alcun divertimento. E che erano diventate cosi' leggere da non fare nemmeno fatica.
  Passo allo Xing yi,  dove restero' per circa 8 anni.
Finisce per una storia che ho gia' raccontato ed e' lunga da essere riportata.

Considero questa la mia parentesi "kung fu".
  In quel periodo,prima della fine, ci son stati 2 anni di krav maga e di mazzate tribali,con cadenza settimanale,ma son cose che considero gia' legate alla fase successiva.


Ne parlavo giusto a tavola dopo le mazzate, e wa si stupiva della mia risposta.

Perche' in effetti del kung fu io non salvo niente.
Spoiler: show

-Non c'e' UN SOLO MOVIMENTO, non dico tecnica,che sia stato salvabile, tutto cio' che e' stato studiato era sbagliato, possibilemente il modo peggiore per fare qualcosa. Per dirne una delle mie preferite: e' stato investito un sacco di tempo e di energie negli anni per essere sicuri di tirare tutti i calci con l'anca il piu' chiuso e bloccato possibile.

-La merdosa ossesione per le posizioni estetiche mi ha lasciato due caviglie fragili come vetro. Ed e' davvero una seccatura.

-Sono piuttosto certo che la mia gia' pessima elasticita' sia stata profondamente compromessa da quello che e' stato lo stretching peggiore dell'esistenza,doloroso,sadico e perpretato per anni. Anche qui e' stato l'esatto opposto di come andrebbe fatto.

-il piano umano era agghiacciante al punto da aver creato una coesione tra praticanti analoga a quella di gente che e' stata in guerra assieme.



Certo,a voler essere ottimisti si puo' dire che tutte le esperienze sono buone e ci insegnano qualcosa, ed in effetti ho imparato molto su cosa c'e' di sbagliato in una pratica, ho conosciuto tantissime persone nell'ambito del kung fu, fatto un sacco di esperienze di gare e di stage e qualche volta mi sono anche divertito. Che ho guadagnato molte delle competenze per scrivere il malleus e so come si ragione con le fette di prosciutto davanti agli occhi.
Ma se metto quei tempi a confronto con cio' che c'e' stato dopo mi accorgo che e' stato davvero uno spreco.
Peccato che la stupidità non sia dolorosa.
(A. S. LaVey )

il test d'ingresso funziona così
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se ti lamenti, non sei adatto ad essere munto, altrimenti cerimonia del the in arrivo e tutti col collo gonfio ad accoglierti

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Offline Darth Dorgius

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Re:Delusi marziali
« Reply #48 on: March 28, 2012, 16:44:33 pm »
0
Perche' in effetti del kung fu io non salvo niente.

Leggiti la mia risposta in questo thread (qualche pagina fa) e vediamo se capisci perché non condivido la tua frase sopra. ;)
Cittadino del Territorio Libero di Trieste.

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Offline Rev. Madhatter

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Re:Delusi marziali
« Reply #49 on: March 28, 2012, 16:47:52 pm »
0
E' perche' semplicemente non consideri quella pratica marziale?  XD

Tu tagli la testa al toro,ma dai vari pellegrinaggi,non sono affatto convinto dell'esistenza di un kung fu vero  ;)
Peccato che la stupidità non sia dolorosa.
(A. S. LaVey )

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Offline The Spartan

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Re:Delusi marziali
« Reply #50 on: March 28, 2012, 16:57:52 pm »
0
La coesione è una bella cosa....
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Offline Clode

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Re:Delusi marziali
« Reply #51 on: March 28, 2012, 17:03:47 pm »
0
io ho fatto vari stili dal wushu al thang lang passando dal taiji per finire allo shaolin...
poi judo sanda boxe ed infine (dopo una breve escursione nel mondo delle mma) muay thai

però no nmi ritengoun deluso nel senso che all'epoca trovavo soddifazione in tutto quello che facevo.
Però ammetto che con la muay thai mi sento ancora pieno di entusiasmo entusiasmo che invece man mano ho perso negli altri stili.

Ammetto però che i miei maestri erano abbastanza scettici sull'efficacia delle loro pratiche dal punto di vista di combattimento (parlo del kung fu ovviamente).
In ogni caso avevo sempre vicino (ed ho) mio padre che mi faceva stare con i piedi per terra anche se ammetto nonostante criticasse non mi ha mai forzato verso la muay thai o la boxe.

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Offline Fabio Spencer

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Re:Delusi marziali
« Reply #52 on: March 28, 2012, 17:38:59 pm »
0
Perche' in effetti del kung fu io non salvo niente.

Leggiti la mia risposta in questo thread (qualche pagina fa) e vediamo se capisci perché non condivido la tua frase sopra. ;)
ecco.... mi sembrava che ai tempi di ISAM tu praticassi uno stile di KF e non capivo come mai nel tuo post fosse citato solo la KB.
Ho pensato che forse ti stavo confondendo con un altro utente....
"vi prego di notare l'eleganza del piano nella sua semplicità...."

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Offline Diego

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Re:Delusi marziali
« Reply #53 on: March 28, 2012, 18:27:34 pm »
+1
A 14-15 anni, appena compiuta l'età per essere accettato allora al corso per adulti, ho cominciato quasi per caso col karate shotokan per 1 anno e mezzo circa, quasi 2 stagioni.
Quando chiacchierando mi viene chiesto cosa ho praticato in passato è quasi sempre la disciplina che mi dimentico di menzionare. Alcuni amici l'hanno saputo solo dopo 2-3 anni che ci allenavamo insieme in altro e ne erano rimasti molto stupiti perchè vedendomi in palestra mi consideravano come modo di muovermi nel mio piccolo l'ultima persona a cui avrebbero attribuito una pratica passata da karateka o comunque una disciplina con un approccio giapponese simile.

Per 10 anni sono stato convinto che non servisse a nulla, come francamente pensavo di tante altre discipline, soprattutto quelle con le forme.
Col tempo mi son ricreduto comprendendo che semplicemente non ci avevo capito una cippa io!

Oggi bene o male penso che ogni sistema abbia un suo perchè e una sua utilità, spesso molto specialistica, ma che il praticante necessiti della sua giusta chiave di lettura e contestualizzazione per la comprensione, soprattutto le discipline di origine asiatica per diversa forma mentis culturale di base per noi praticanti occidentali.
Dall'altro lato “la coperta è sempre corta” tutte le discipline hanno delle debolezze e sono spesso ingigantite a dismisura dal fatto che in media ci si allena in quantità insufficiente da quanto la singola disciplina richiederebbe.

Questo in generale dando per scontato di avere un buon insegnante, cosa che in concreto non si può affatto dare per scontato, anzi.  Salvo poche isole felici reputo che la qualità degli insegnanti (non solo come saper trasmettere, ma proprio come conoscenza della disciplina) sia molto spesso insufficiente per insegnare e quindi il discorso sull'utilità del sistema scelto finisce coperto dal rumore dello sciacquone.

Ah, dopo il karate, son venuti jkd, kali, taijiquan e ora mi sto sgranchendo con il krav maga. Trovo lati sia positivi sia negativi in tutte, più che alle discipline in sé (vedo la vetta da raggiungere come la stessa) attribuisco pregi e difetti alle didattiche riscontrate.

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Offline Bingo Bongo

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Re:Delusi marziali
« Reply #54 on: March 28, 2012, 20:34:15 pm »
0
Personalmente:
Posizione del cavaliere e del lottatore di Sumo che considero posizioni fondamentali per un praticante di AM. Tutte le posizioni derivate a partire dalla posizione del cavaliere. In italiano significa saper stare bassi distribuendo il peso senza cappottarsi da soli.
No a posizioni derivate dal cavaliere con blocco del ginocchio. Quindi no a posizione dell'arciere con blocco del ginocchio della gamba dietro. Tolto il blocco dell'articolazione non riscontro differenze fra posizioni di stili tradizionali ed SdC. Altezza e larghezza non fanno differenza se è quella giusta. E' quella giusta è una proporzione. Detto in italiano vuol dire che la posizione, alta o bassa, non deve essere di impedimento alla tecnica, ma far parte essa stessa della tecnica. Se sono alto e per tirare un pugno devo cambiare posizione non va bene. Se sono basso e quando tiro il pugno faccio fare stretching all'adduttore non va bene. Allenarsi, divertirsi, confrontarsi e, se si vuole, combattere. Sbagliare. Non sbagliare più. Sempre cercare di guardare se stessi. Sempre pensare a fare bene oggi e non al dan che verrà. Meditare.
Cercare di non trascurare il corpo e non diventare obesi.
Questa è la sintesi di quello che ho imparato facendo AM ed SdC.




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Offline Darth Dorgius

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Re:Delusi marziali
« Reply #55 on: March 28, 2012, 20:56:44 pm »
+1
E' perche' semplicemente non consideri quella pratica marziale?  XD

Nono.... Non si tratta di "considerazione".

Penso che il termine giusto sia "Epistème". :thsit:


Tu tagli la testa al toro,ma dai vari pellegrinaggi,non sono affatto convinto dell'esistenza di un kung fu vero  ;)

Io ho avuto la fortuna di vedere cose fatte con criterio, tempo fa. :)
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Offline Gelo - Killer Whale is back!

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Re:Delusi marziali
« Reply #56 on: March 28, 2012, 21:28:29 pm »
0
Personalmente:
Posizione del cavaliere e del lottatore di Sumo che considero posizioni fondamentali per un praticante di AM. Tutte le posizioni derivate a partire dalla posizione del cavaliere. In italiano significa saper stare bassi distribuendo il peso senza cappottarsi da soli.
No a posizioni derivate dal cavaliere con blocco del ginocchio. Quindi no a posizione dell'arciere con blocco del ginocchio della gamba dietro. Tolto il blocco dell'articolazione non riscontro differenze fra posizioni di stili tradizionali ed SdC. Altezza e larghezza non fanno differenza se è quella giusta. E' quella giusta è una proporzione. Detto in italiano vuol dire che la posizione, alta o bassa, non deve essere di impedimento alla tecnica, ma far parte essa stessa della tecnica. Se sono alto e per tirare un pugno devo cambiare posizione non va bene. Se sono basso e quando tiro il pugno faccio fare stretching all'adduttore non va bene. Allenarsi, divertirsi, confrontarsi e, se si vuole, combattere. Sbagliare. Non sbagliare più. Sempre cercare di guardare se stessi. Sempre pensare a fare bene oggi e non al dan che verrà. Meditare.
Cercare di non trascurare il corpo e non diventare obesi.
Questa è la sintesi di quello che ho imparato facendo AM ed SdC.

Bingo, non t'ho capito.
Non avere timore, innanzi ai tuoni nemici.
Sii impavido e retto, cossichè Dio possa amarti.
Dì sempre il vero, anche se ti conduce alla morte.
Salvaguardia gli indifesi e non fare torti.
E' il tuo giuramento!
(schiaffo)
E questo, affinchè te ne ricordi!
Sorga un cavaliere.

Cit - Le Crociate (Kingdom Of Heaven)

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Offline Darth Dorgius

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Re:Delusi marziali
« Reply #57 on: March 28, 2012, 21:31:55 pm »
0
Perche' in effetti del kung fu io non salvo niente.

Leggiti la mia risposta in questo thread (qualche pagina fa) e vediamo se capisci perché non condivido la tua frase sopra. ;)
ecco.... mi sembrava che ai tempi di ISAM tu praticassi uno stile di KF e non capivo come mai nel tuo post fosse citato solo la KB.
Ho pensato che forse ti stavo confondendo con un altro utente....

Sembrava anche a me  in effetti. XD
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Offline Semiautomatic Monkey

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Re:Delusi marziali
« Reply #58 on: March 28, 2012, 21:51:15 pm »
+2
Allora, ho iniziato a 14 anni con Karate Shotokan, fino ai 17. Mi rompo una gamba e sto fermo un anno e mezzo. Dai 18 ai 24 Kung Fu, stile “non so cosa fosse ed ancora adesso il nome non mi dice nulla”. Insegnante, uno dei figli di Étienne Tshisekedi, Martin, mandato a vivere ad Hong Kong e poi a New York, vista la situazione calda nell’allora Zaire. Roba secca, cattiva e veloce. Efficace.Poi, full contact e Thai. Un poco di wu shu, che mi faceva vomitare, e Kali. Questo dai 24 ai 39. Da lì in poi Wing Chun (me ne ero innamorato già dai miei 29, ma praticato poco). Ho praticato anche per un annetto Krav Maga, sicuramente ho incontrato gli istruttori sbagliati, troppo rigidi: pressure test fatto un giorno che ero incavolato mica male, ed ho perso fiducia.
Oggi Wing Chun e Silat (più o meno Cimande).
Se volessi fare un sunto, mi manca tanto Martin ed il suo “non so cosa fosse ed ancora adesso il nome non mi dice nulla”, con la sua assenza di forme e tanta applicazione al combattimento. Oggi il silat mi diverte veramente tanto, come pure il wing chun, ma, dal momento che studio in loco, Cina e Hong Kong , mi sento un poco senza radici. Anche stare tanto tempo nel Sud Est Asiatico mi deprime un sacco, sono oramai 23 anni che vado avanti ed indietro e mi sto rompendo i cabasisi.  :nono:
Va bene così, finché mi diverto. Full Contact e Thai boxe: molto bello, ma proprio non fa più per me. A 47 anni, sto cominciando a pensare che dovrei darmi a pratiche ipnotiche e no contact.  :gh:
Everybody has a cannibal chunner inside

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Offline Bingo Bongo

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Re:Delusi marziali
« Reply #59 on: March 28, 2012, 22:28:32 pm »
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Personalmente:
Posizione del cavaliere e del lottatore di Sumo che considero posizioni fondamentali per un praticante di AM. Tutte le posizioni derivate a partire dalla posizione del cavaliere. In italiano significa saper stare bassi distribuendo il peso senza cappottarsi da soli.
No a posizioni derivate dal cavaliere con blocco del ginocchio. Quindi no a posizione dell'arciere con blocco del ginocchio della gamba dietro. Tolto il blocco dell'articolazione non riscontro differenze fra posizioni di stili tradizionali ed SdC. Altezza e larghezza non fanno differenza se è quella giusta. E' quella giusta è una proporzione. Detto in italiano vuol dire che la posizione, alta o bassa, non deve essere di impedimento alla tecnica, ma far parte essa stessa della tecnica. Se sono alto e per tirare un pugno devo cambiare posizione non va bene. Se sono basso e quando tiro il pugno faccio fare stretching all'adduttore non va bene. Allenarsi, divertirsi, confrontarsi e, se si vuole, combattere. Sbagliare. Non sbagliare più. Sempre cercare di guardare se stessi. Sempre pensare a fare bene oggi e non al dan che verrà. Meditare.
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Bingo, non t'ho capito.
Non sono deluso.
Quello che ho imparato l'ho portato fuori e dentro la palestra. Lo porto sempre con me. Alla fine quello che ho imparato sono io. Di quello che ho fatto ho sempre cercato i punti in comune per risparmiare tempo.
« Last Edit: March 28, 2012, 23:10:24 pm by Bingo Bongo »