Diciamo che da un primo bilancio il pugilato è quello di cui in questo momento avevo bisogno. Non disconosco la mia pratica da karateka perché mi ha dato veramente tantissimo, soprattutto come approccio allo scontro fisico ma anche a tante situazioni nella vita.
Poi di problemi ce ne sono come ovunque, ovvio che in oltre 10 anni abbia avuto modo di vederne aspetti positivi e negativi, cosa che non è possibile fare se non in ambienti che si frequentano sul lungo periodo.
Del Karate (intendiamoci, parlo del Karate FIKTA e nemmeno della componente prettamente agonistica e soprattutto l'Hiroshi Shirai GshinDo) mi piace tantissimo lo spirito che trasmette (molto marziale in ogni dettaglio), l'attenzione ai particolari tecnici, la vastità del programma e la possibilità di analizzare il combattimento in piedi a 360°.
Della boxe invece adoro l'intensità e la naturalezza, che alla fine mi stanno dando emozioni allo stato puro.
Lì il confronto è diretto e non stilizzato né simbolico, la fisicità è tanta e finché il fisico lo permette da grandi soddisfazioni.
Di contro mi rendo conto che la disciplina è altamente specifica e quindi il suo repertorio ridotto all'osso, e che oltre una certa età non ce la fai proprio a stare al pari, non c'è un percorso che ti consente di adattarti la disciplina alle varie fasi della vita.
Altre considerazioni prossimamente...