A Grande Richiesta: le mie lezioni di prova & Riflessioni personali

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Joker

Re:A Grande Richiesta: le mie lezioni di prova & Riflessioni personali
« Reply #75 on: May 05, 2012, 20:07:29 pm »
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tre lezioni di prova e già hai perso il concetto di puntualità, tipico dei brasiliani  :D

 :gh:

Bel report molto dettagliato, finora mi sembra la cosa più interessante che hai postato  :)
a me è piaciuto molto quel che hai scritto, mi hai fatto venire voglia di iscrivermi  :D  dev'essere un buon corso


Grazie a entrambi  :sur:

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Offline Menosse

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Re:A Grande Richiesta: le mie lezioni di prova & Riflessioni personali
« Reply #76 on: May 05, 2012, 20:10:58 pm »
+1
Bello!  :gh:

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Offline Gargoyle

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Re:A Grande Richiesta: le mie lezioni di prova & Riflessioni personali
« Reply #77 on: May 05, 2012, 20:14:53 pm »
+1
Complimenti  :)
Improvvisare, adattarsi e raggiungere lo scopo.

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Offline Crux

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Re:A Grande Richiesta: le mie lezioni di prova & Riflessioni personali
« Reply #78 on: May 05, 2012, 20:23:08 pm »
+1
bel report, dettagliato e divertente  :thsit: :)
In generale reputo che la scherma debba ridurre le azioni ai minimi termini per essere bella.

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Offline DJ scanner

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Re:A Grande Richiesta: le mie lezioni di prova & Riflessioni personali
« Reply #79 on: May 05, 2012, 21:03:01 pm »
+1
bello, l'ho letto volentieri ed ha demolito diversi preconcetti che, sbagliando, avevo sulla capoeira.

come vi allenate al ponte? quanto tempo lo tenete? quante volte?

NO JUSTICE NO LIFE


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Joker

Re:A Grande Richiesta: le mie lezioni di prova & Riflessioni personali
« Reply #80 on: May 05, 2012, 21:17:43 pm »
+3
Grazie a tutti  :)

@DJ Scanner Premetto che stai parlando con un principiante che non è ancora in grado di farlo bene, posso dirti quanto fatto finora.  :)

Innanzitutto si esegue per gradi:
  • da terra, alzando il bacino e facendo forza con le braccia.
  • da posizione accovacciata, partendo con una sola mano indietro si cerca di fare il ponte inarcando la schiena e contemporaneamente portando indietro l'altra mano fino ad appoggiarla a terra e inarcare ulteriormente la schiena.
  • il terzo passo è riuscirci da in piedi, andando indietro e appoggiando entrambe le mani contemporaneamente

Anche i più bravi iniziano dal primo punto, come forma di riscaldamento/scioglimento a inizio lezione. 3 volte, tenendo la posizione in pratica fin quando riesco.

Per potenziare la muscolatura necessaria, migliorare equilibrio (e propriocezione) e fare stretching ci sono diversi esercizi. In generale, molto potenziamento per le spalle (che sorreggono il capoerista quando sta chiappe all'aria). Utilizziamo anche le palle elastiche (wellness ball) come questa:



sia per stretching sia per familiarizzare con la posizione.
Oppure lavoriamo a coppie: schiena contro schiena, braccia in alto, uno dei due afferra le braccia dell'altro e, lentamente, lo porta a fare il ponte e se riesce anche oltre, facendo passare le gambe e completando così una capriola all'indietro. È un esercizio che si vede spesso anche in altre discipline  :)

NB: il ponte poi non è la tecnica finale, che consiste nella capoeira a fare la capovolta slanciando indietro le gambe dalla posizione di ponte. Per ora per me è pura utopia  :spruzz:

« Last Edit: May 05, 2012, 21:20:14 pm by Jolly Roger »

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Offline Barvo Iommi

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Re:A Grande Richiesta: le mie lezioni di prova & Riflessioni personali
« Reply #81 on: May 05, 2012, 21:53:43 pm »
+1
macaco se non ricordo male

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Joker

Re:A Grande Richiesta: le mie lezioni di prova & Riflessioni personali
« Reply #82 on: May 05, 2012, 23:02:30 pm »
+8
Prima di procedere nel racconto, vorrei fare un'osservazione, perché penso che se non la faccio ora, sarò obbligato a farla in futuro. E vorrei fare chiarezza.  :)

Per me Capoeira non è arte marziale. Non è una disciplina di combattimento; almeno non la Capoeira che io ho visto finora; dal vivo o sul web. Per me si tratta di un gioco molto divertente, nonché utile ad affinare abilità atletiche come agilità, coordinazione,...Ho infine deciso di praticare questa disciplina proprio per la doppia finalità ludica e sportiva, ma mi rendo conto che sarebbe una follia tentare di applicarla pari pari in un conflitto, che sia uno sparring regolamentato o uno scenario dp in strada. E non penso che esista un maestro di capoeira fortissimo, che combatte utilizzando capoeira pura al 100%. Al più ritengo possibile inserire, su una solida base marziale (altre discipline) qualche tecnica di capoeira, ma da utilizzare molto raramente e comunque superflua. Spero soprattutto che tutto questo esercizio mi aiuti a migliorare la condizione atletica, così se in futuro volessi tornare a praticare una qualche disciplina di combattimento, partirò con un piccolo vantaggio.
In definitiva, considero la Capoeira un'arte non marziale  ;)

Però, se mi capitasse di ascoltare o leggere i vanti di qualche atleta di wushu, o un campione di kata, o un maestro del no contact, che professa di essere un grande guerriero, allora risponderò fieramente che anche la mia disciplina, capoeira è un'arte marziale segreta e letale  8)

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Offline Dipper

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Re:A Grande Richiesta: le mie lezioni di prova & Riflessioni personali
« Reply #83 on: May 05, 2012, 23:11:28 pm »
+1
Saggio ragazzo :thsit:
継続は力なり 空手の修業は一生である
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Offline happosai lucifero

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Re:A Grande Richiesta: le mie lezioni di prova & Riflessioni personali
« Reply #84 on: May 05, 2012, 23:28:33 pm »
+1
marzialmente io, almeno per quanto posso dire dei praticanti con cui mi sono confrontato, tenderei a non prenderla sottogamba, soprattutto se accoppiata al bjj, non fosse altro che per la preparazione atletica che fornisce. se la cazzimma ce la metti tu.. comunque ovviamente se l'obiettivo è imparare a menare non è una tra le discipline in pole position. a prescindere da tutte queste menate, complimentissimi per la scelta. sono molto contento di com'è andata, di come hai affrontato la questione e dei ragionamenti che hai condiviso con noi
:+1:
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In quanto a educazione vado in culo a tanti


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Wa No Seishin

Re:A Grande Richiesta: le mie lezioni di prova & Riflessioni personali
« Reply #85 on: May 05, 2012, 23:48:15 pm »
0
a coppie: schiena contro schiena, braccia in alto, uno dei due afferra le braccia dell'altro e, lentamente, lo porta a fare il ponte e se riesce anche oltre, facendo passare le gambe e completando così una capriola all'indietro. È un esercizio che si vede spesso anche in altre discipline  :)

:sur: :hakama: :thsit:

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Offline Bingo Bongo

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Re:A Grande Richiesta: le mie lezioni di prova & Riflessioni personali
« Reply #86 on: May 06, 2012, 00:22:32 am »
+1
Per quanto mi riguarda ritengo la capoeira un'arte marziale la cui espressione è definita dal bagaglio tecnico di attacchi e difese e in parte dal modo di allenarlo (in parte qui in italia). Oltre alle qualità già correttamente elencate ci sono qualità come i riflessi e il timing che, pur senza il contatto, vengono stimolate man mano che i praticanti nel gioco libero accorciano la distanza. Il ritmo è in crescendo e a livelli tale da mettere sotto pressione anche i fisici atleticamente più preparati richiedendo fra l'altro che forza e velocità vengano continuamente espressi senza mai interrompere il movimento.
Quello che la capoeira non è, nella sua espressione più atletica, proprio perché atletica, una disciplina di combattimento economica. Quello che non ha nella sua pratica acrobatica è uno sparring a contatto ed economico. Per lo sparring a contatto si può facilmente rimediare in primis cercando il contatto, magari non di tutti i colpi, magari solo quelli al tronco, magari solo se spazzate, magari solo i colpi di mano...All'inizio.
Per la mancanza di economia sopratutto per l'eventuale uso in dp, dove per mancanza di economia ci mettiamo per esempio fare un macaco per schivare un calcio frontale, anche questo è un aspetto non vero. La ginga è una posizione estremamente naturale, comoda ed economica da raggiungere dove con un unico movimento si ha un braccio a protezione del volto e il tronco compresso pronto a scaricare un calcio o a eseguire un ulteriore movimento. In una situazione di dp (parlo di combattimento ingaggiato o non evitabile) non si fa la roda, non si gioca con l'acrobatica. L'abitudine all'impatto di un calcio frontale il capoerista lo può allenare ai pao tanto quanto al sacco esattamente come il calcio frontale di qualunque altra disciplina.
Questa è la mia visione da marzialista che usa in combattimento solo alcune cose di capoeira, ma che ha trovato, grazie alla capoeira, grande beneficio per usare meglio tutto il resto.
Le tecniche ci sono, dallo striking a quelle corpo a corpo. La preparazione atletica pure. L'efficaccia in un combattimento reale la si trova aggiungendo i giusti ingredienti alla metodologia di allenamento. Se la si vuole trovare, altrimenti si farà qualcosa che diverte e che prepara atleticamente che mi sembra già un'ottima cosa.

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Offline Gargoyle

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Re:A Grande Richiesta: le mie lezioni di prova & Riflessioni personali
« Reply #87 on: May 06, 2012, 10:30:38 am »
+1
bel report, dettagliato e divertente  :thsit: :)

Divertente perchè te lo immagini imprecare mentre fa il ponte?  XD
Improvvisare, adattarsi e raggiungere lo scopo.

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Joker

Re:A Grande Richiesta: le mie lezioni di prova & Riflessioni personali
« Reply #88 on: May 06, 2012, 10:31:43 am »
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Per quanto mi riguarda ritengo la capoeira un'arte marziale

Pur non essendo d'accordo su questo punto, sostanzialmente condivido quanto segue:

la cui espressione è definita dal bagaglio tecnico di attacchi e difese e in parte dal modo di allenarlo (in parte qui in italia). Oltre alle qualità già correttamente elencate ci sono qualità come i riflessi e il timing che, pur senza il contatto, vengono stimolate man mano che i praticanti nel gioco libero accorciano la distanza. Il ritmo è in crescendo e a livelli tale da mettere sotto pressione anche i fisici atleticamente più preparati richiedendo fra l'altro che forza e velocità vengano continuamente espressi senza mai interrompere il movimento.
Quello che la capoeira non è, nella sua espressione più atletica, proprio perché atletica, una disciplina di combattimento economica. Quello che non ha nella sua pratica acrobatica è uno sparring a contatto ed economico. Per lo sparring a contatto si può facilmente rimediare in primis cercando il contatto, magari non di tutti i colpi, magari solo quelli al tronco, magari solo se spazzate, magari solo i colpi di mano...All'inizio.
Per la mancanza di economia sopratutto per l'eventuale uso in dp, dove per mancanza di economia ci mettiamo per esempio fare un macaco per schivare un calcio frontale, anche questo è un aspetto non vero. La ginga è una posizione estremamente naturale, comoda ed economica da raggiungere dove con un unico movimento si ha un braccio a protezione del volto e il tronco compresso pronto a scaricare un calcio o a eseguire un ulteriore movimento. In una situazione di dp (parlo di combattimento ingaggiato o non evitabile) non si fa la roda, non si gioca con l'acrobatica. L'abitudine all'impatto di un calcio frontale il capoerista lo può allenare ai pao tanto quanto al sacco esattamente come il calcio frontale di qualunque altra disciplina.
Questa è la mia visione da marzialista che usa in combattimento solo alcune cose di capoeira, ma che ha trovato, grazie alla capoeira, grande beneficio per usare meglio tutto il resto.

 :)

Le tecniche ci sono, dallo striking a quelle corpo a corpo. La preparazione atletica pure. L'efficaccia in un combattimento reale la si trova aggiungendo i giusti ingredienti alla metodologia di allenamento. Se la si vuole trovare, altrimenti si farà qualcosa che diverte e che prepara atleticamente che mi sembra già un'ottima cosa.

Anche quest'ultima parte è vera; ma ti faccio osservare che se si vuole ricorrere all'efficacia nel pestarsi ci sono oggigiorno soluzioni migliori, altre discipline (come muay thai ad esempio) rendono anche le singole tecniche di calcio della capoeira "obsolete". ihmo

 :)

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Offline Rev. Madhatter

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Re:A Grande Richiesta: le mie lezioni di prova & Riflessioni personali
« Reply #89 on: May 06, 2012, 11:27:00 am »
+1
Prima di procedere nel racconto, vorrei fare un'osservazione, perché penso che se non la faccio ora, sarò obbligato a farla in futuro. E vorrei fare chiarezza.  :)

Per me Capoeira non è arte marziale. Non è una disciplina di combattimento; almeno non la Capoeira che io ho visto finora; dal vivo o sul web. Per me si tratta di un gioco molto divertente, nonché utile ad affinare abilità atletiche come agilità, coordinazione,...Ho infine deciso di praticare questa disciplina proprio per la doppia finalità ludica e sportiva, ma mi rendo conto che sarebbe una follia tentare di applicarla pari pari in un conflitto, che sia uno sparring regolamentato o uno scenario dp in strada. E non penso che esista un maestro di capoeira fortissimo, che combatte utilizzando capoeira pura al 100%. Al più ritengo possibile inserire, su una solida base marziale (altre discipline) qualche tecnica di capoeira, ma da utilizzare molto raramente e comunque superflua. Spero soprattutto che tutto questo esercizio mi aiuti a migliorare la condizione atletica, così se in futuro volessi tornare a praticare una qualche disciplina di combattimento, partirò con un piccolo vantaggio.
In definitiva, considero la Capoeira un'arte non marziale  ;)

Però, se mi capitasse di ascoltare o leggere i vanti di qualche atleta di wushu, o un campione di kata, o un maestro del no contact, che professa di essere un grande guerriero, allora risponderò fieramente che anche la mia disciplina, capoeira è un'arte marziale segreta e letale  8)

Meraviglioso!
Peccato che la stupidità non sia dolorosa.
(A. S. LaVey )

il test d'ingresso funziona così
"ISCRIVITI GRATIS
va bene
SONO CENTO €
ma avevate detto gratis
SONO PER LE SPESE DI SEGRETERIA ..."

se ti lamenti, non sei adatto ad essere munto, altrimenti cerimonia del the in arrivo e tutti col collo gonfio ad accoglierti