CAPOEIRAScusatemi per il ritardo
Ho provato ormai da un pezzo, e più volte, Capoeira. Si tratta del gruppo Abadà, che unisce elementi dello stile Regional e quello da Angola. L'istruttore insegna praticamente ogni giorno in diverse palestre e gli allievi hanno l'opportunità di allenarsi nei diversi club a patto di essere iscritti in almeno uno. Ciò è da un lato positivo perché si ha l'occasione di allenarsi con gente nuova in palestre con diverse attrezzature, ma anche uno svantaggio dal punto di vista logistico. In particolare alcune di queste palestre sono attrezzatissime, anche per imparare l'acrobatica, altre invece sono decisamente poco adatte (per diversi motivi). Questo obbliga il mestre ad impostare l'allenamento in modo diverso a seconda di dove si trovi ad insegnare. Ho aspettato a scrivere la mia esperienza anche perché all'inizio ho provato le lezioni brevi che tiene nella palestra con la sala più piccola.
[1]Descriverò due tipologie di lezione: quella breve da 50' e quella da 1 h e 30'
Lezione Breve. Si svolge nella sala corsi di una palestra fitness (a cui sono iscritto); è piccola e il pavimento è piuttosto scivoloso ma ha parecchi attrezzi per allenarsi. Si comincia con 10' di riscaldamento: corsa, poi all'indietro, skip, balzi,...le solite cose insomma. Abbiamo fatto anche alcuni esercizi in movimento per scioglierci; tutti esercizi già visti ma che reputo buoni per iniziare.
A questo punto si inizia il lavoro tecnico. Da soli, di fronte allo specchio (e al mestre) partiamo con la ginga, il movimento caratteristico della Capoeira, lento e continuato; poi a comando inseriamo delle tecniche. La prima lezione per coincidenza eravamo in pochi, quindi l'istruttore mi ha mostrato le singole tecniche fianco a fianco, di fronte allo specchio: dalla ginga, poi il beso (un calcio frontale), il martelo (calcio laterale, come nella kick) e la "queixada", un calcio crescente caratteristico della capoeira che si porta ruotando di 180˚. Nonostante parli un italiano che non sembra italiano, il mestre è riuscito a spiegarsi con efficacia e precisione; ha il particolare pregio di focalizzare l'attenzione del principiante sulla meccanica essenziale di una tecnica, lasciando alcuni dettagli di secondaria importanza alle lezioni successive: il risultato è che si riesce ad interiorizzare meglio i concetti ad ogni lezione. Dopo aver gettato le basi, abbiamo provato a comporre delle sequenze con queste tecniche, provando anche in coppia. Inutile dire che, non abituato a questo modo di muovermi, mi sentivo tanto un ippopotamo in tutù.
Ho apprezzato molto che, pur non avendo velleità marziali o di combattimento, il mestre insiste molto sul concetto di guardia, anche più di quanto ho visto nei corsi di karate
Questa parte tecnica dura circa 30'. La lezione breve successiva abbiamo ripassato le stesse tecniche lavorando sui particolari e ha poi introdotto la testata e la ginocchiata; la terza invece è stata dedicata alle 3 schivate (esquiva de frente, de lato, diagonal) e alla ruota (au). Inoltre dopo la prima lezione ho anche provato con altri compagni le tecniche, anche liberamente. Ho anche visto qualche drill simpatico: per esempio una volta abbiamo fatto l'allenamento, a coppie, di cercare di schivare le coltellate: dopo che si veniva presi 3 volte si faceva per "punizione" 20 piegamenti sulle braccia e poi si ricominciava
Dopo riscaldamento e tecnica, si passa al potenziamento e infine a stretching/defaticamento; il tutto occupa 10-20' a seconda dei giorni. Per la verità la parte di potenziamento è abbastanza sporadica o incompleta nel corso che tiene nella palestra fitness perché dà per scontato che chi frequenta il corso usufruisca anche dell'ottima sala pesi; e ciò è sostanzialmente vero per quasi tutti. È anche disponibile a dare indicazioni su come fare preparazione atletica mirata a casa o in sala pesi. Comunque non mancano mai gli addominali, a volte anche con manubri da 1-2kg. Devo anche aggiungere che io arrivo alla fine della parte tecnica con i muscoli, soprattutto delle gambe, già a pezzi perché la Capoeira è anche una ginnastica (medio-leggera, ma se fatta ininterrottamente per 30' si sente eccome)
La parte di stretching invece si fa sempre gli ultimi minuti e mi sembra sia fatta bene.
A volte sfruttiamo massicciamente gli attrezzi che troviamo, per esempio le palle elastiche per fare addominali, piegamenti sulle braccia o imparare a fare il ponte
[2]Tutta la lezione si svolge con la caratteristica musica di sottofondo, però essendo la sala piccola e la lezione breve non si usano gli strumenti, ma un moderno lettore CD
Prossimamente descrivo l'altra tipologia di allenamento