A Grande Richiesta: le mie lezioni di prova & Riflessioni personali

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Offline Paguro49

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Re:A Grande Richiesta: le mie lezioni di prova & Riflessioni personali
« Reply #90 on: May 06, 2012, 13:34:57 pm »
+1
Bravo GGiolli :sur: :sur:
Non sapendo bene dove metterti il + ora vado e spargo qua e la :)
La divina scuola dello schiaffazzo argenteo vigila su di voi, mentre la divinissima università dello sputazzo ligneo vi inumidisce la vita

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Joker

Re:A Grande Richiesta: le mie lezioni di prova & Riflessioni personali
« Reply #91 on: May 06, 2012, 16:07:13 pm »
+1
Non sapendo bene dove metterti il + ora vado e spargo qua e la :)

Attento, che rimbalzano!  ;)

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Offline Takuanzen

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Re:A Grande Richiesta: le mie lezioni di prova & Riflessioni personali
« Reply #92 on: May 08, 2012, 09:20:42 am »
+1
Grande Jolly, è bello sentire i nuovi resoconti del tuo percorso!!
Io la Capoeira la provai una volta ad un evento in vi erano diverse lezioni gratuite di arti marziali e discipline affini. Molto divertente e affascinante per il modo di muoversi e le qualità che sviluppa nei suoi praticanti.

Ma nel programma avanzato vi è anche l'imparare a suonare strumenti tipici come le percussioni e il berimbau[1]? In bocca al lupo!! :sur:
 1. Il cui suono mi è sempre piaciuto moltissimo!! :-*

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Joker

Re:A Grande Richiesta: le mie lezioni di prova & Riflessioni personali
« Reply #93 on: May 08, 2012, 16:07:04 pm »
+6
Ma nel programma avanzato vi è anche l'imparare a suonare strumenti tipici come le percussioni e il berimbau[1]? In bocca al lupo!! :sur:
 1. Il cui suono mi è sempre piaciuto moltissimo!! :-*

Permettimi di raccontare prima l'altra tipologia di lezioni, che forse già risponde alla tua domanda  ;)

quindi...CAPOEIRA (segue)

lezioni lunghe. È stata un'esperienza del tutto diversa dalla precedente: non cambiano solo gli esercizi, o il modo di farli, ma cambia proprio l'approccio mentale all'allenamento.  :thsit:
Premetto che ho fatto questa esperienza dopo 3 lezioni brevi - in altri termini, dopo 3 ore di capoeira.
L'ambiente è molto spartano: palestra di una scuola, pavimento in linoleum (antiscivolo, ma se cadi ti scuoia vivo), sala grande, nessun attrezzo eccetto gli strumenti musicali: 2 berimbau[2], atabaque[3]; pandeiro[4]. Lato positivo: l'ambiente è tanto grande che, nonostante fossimo più di una ventina, c'era spazio sufficiente per dividersi in due gruppi (per livello) e lavorare separatamente a distanza. Lati negativi: la mancanza di attrezzi, in particolare di materassini per provare acrobazie. Altro aspetto  negativo è la mancanza di spogliatoi, soprattutto delle docce: io odio dopo aver sudato come un bue muschiato ai Caraibi, rimettermi i vestiti puliti e fare la doccia dopo 1 ora  >:( (PS: sì, da noi si suda!)
La differenza di approccio mentale cui accennavo all'inizio del post, si vede già da come si vestono gli allievi (della serie, l'abito fa il monaco): uniforme bianca e cintura qui; invece maglietta+pantaloncini random nelle lezioni brevi dall'altra parte.

Poiché la sala è agibile anche l'ora prima, vige la consuetudine di cominciare a scaldarsi per conto proprio in attesa dell'inizio della lezione (peraltro sempre in ritardo, per buona tradizione brasiliana. Ma si finisce altrettanto in ritardo, quindi alla fine non cambia nulla!). Per chi ha un'idea di come fare riscaldamento questo non è un lato negativo, per altri invece potrebbe esserlo.
In ogni caso si parte lentamente, così anche gli ultimi arrivati hanno tempo di abituarsi: i primi 15-20' si eseguono a vuoti tutti assieme tecniche semplici, come le esquiva, i calci base ed altri passaggi; procedendo man mano verso quelle più complesse. Il mestre segna i tempi di esecuzione col ritmo dell'atabaque.

Ad un certo punto, man mano che sale la complessità degli esercizi, diventa necessario dividersi in due gruppi: io e altri 5-6 ragazzi abbiamo continuato a lavorare con un allievo più anziano per i successivi 40-45'.  In questo lasso di tempo si studiano ancora combinazioni di tecniche, prima da soli e poi a coppie (cambiando coppia ad ogni esercizio). Alla prima lezione ho provato a coppie le schivate, i calci base e infine ci siamo esercitati ad eseguire la ruota (au) vicino al compagno e senza perderlo di vista durante l'esecuzione. (Su quest'ultimo punto ho ancora difficoltà, se comincio a guardare uno che pirla in giro mentre faccio la ruota perdo l'equilibrio  :-X). Infine, sempre col gruppo niubbi, abbiamo fatto un po' di esercizi atletici, oltre agli immancabili addominali anche piegamenti sulle braccia, sui pugni, sui gomiti, ecc...Personalmente ritengo positivo dividere i gruppi per livello, almeno per una parte della lezione; ma a differenza del mestre, l'allievo avanzato che ci seguiva ci correggeva poco, come se avesse avuto poca voglia di lavorare.  :(
La preparazione fisica che ci ha proposto quel ragazzo non mi ha entusiasmato, mi ha distrutto ma mi è sembrata poco allenante. In generale, mi è rimasta la sensazione che l'ambiente sia cordiale e veramente ci si diverta, ma manca quella precisione tecnica che apprezzavo nelle arti marziali e che però c'era nella lezione breve. In ogni caso, alla fine è comunque abbastanza allenante, perché la capoeira in sé è anche ginnastica.  :)

E infine, gli ultimi 30'...RODA!  :sur: :sur: :sur: :sur:

La nostra roda è piuttosto stretta, una via di mezzo tra quella da Angola a quella regional; in allenamento il mestre impostava il ritmo col berimbau maggiore, seguiva un altro berimbao, il tamburello (pandeiro) e un piccolo strumento di percussione noto come agogo, costituito da due gusci tipo noci battute da un legnetto. Hanno aperto il gioco gli allievi più bravi, poi sono entrati man mano gli altri. Cosa incredibile, alla fine hanno tirato dentro pure me, nonostante avessi appena cominciato!!  :sur: :sur: :sur:
Lo ammetto, da solo non mi sarei mai buttato, ma poi, anche se stanco, non avrei voluto più uscire  XD
È stata un'esperienza incredibilmente divertente! Abbiamo cominciato di fronte al mestre, accovaciati; da lì abbiamo fatto entrambi un au per portarci in mezzo al cerchio (ovviamente l'ho subito perso di vista   :dis:), poi, gingando, ci siamo alternati a portare alcuni calci e schivare; ho inserito poi solo un altro paio di ruote, del resto non sapevo fare altro. Il mio compagno invece, una ragazza sui 35, era del gruppo avanzati: si è adeguata alle mie capacità ma aveva un po' più varietà di tecniche, era anche più coordinata e veloce di me. Vabbé, lo so, non è difficile comunque. Altra cosa difficile, il concetto di distanza: io portavo gli attacchi anche più lenti di quanto avrei potuto per essere sicuro di non colpirla, come risultato ero spesso palesemente fuori misura o le lasciavo tantissimo tempo per schivare. Invece lei, e tutti gli altri, andavano più sicuri e decisi, sfiorandosi di poco; tra maschi ho visto anche un po' di contatto, sia voluto che accidentale, ma comunque leggero.
Confermo che dentro il cerchio della roda, spinti dalla musica, dalle canzoni e dal compagno di fronte, si fanno cose che normalmente non riusciremmo a fare.  :) 
Altro aspetto della roda, sono le canzoni: per la maggior parte sono caratterizzate da un solista, il mestre, a cui si contrappone il coro della roda, che fa soprattutto i ritornelli. Si imparano così, ripetendole tutti assieme; dopo qualche volta rimangono in testa, anche se sono in brasiliano. L'associazione ha comunque un sito dove sono disponibili i testi.  :)

Commento finale molto breve perché ho poco tempo: sotto l'aspetto squisitamente tecnico, ho preferito la lezione breve: più curata, faccio più progressi. Ma l'ultima mezz'ora di roda vale da sola tutto il resto, compresa la mancanza di doccia  :gh:
È palese la differenza tra le due tipologie di lezione: da una parte un corso in una palestra fitness, che è più curato, più fisico, più tecnico, forse anche più marziale. Dall'altra una lezione più lunga, a tratti dispersiva, ma dalla quale si esce veramente felici e rilassati. L'esperienza di roda poi è estremamente importante, perché completa l'allenamento con una forma di confronto diretto e non preordinato che, nonostante la quasi assenza di contatto, fa capire chiaramente il proprio livello e aiuta molto a migliorare; per non parlare dei benefici psicologici.

 :)

Per completare la risposta a TakuanZen: per ora ho imparato solo ad usare l'agogo, lo strumento che fa da contrappunto al ritmo. È facilissimo, quindi me l'hanno fatto vedere in un ritaglio di tempo. Tutti gli altri invece richiedono la conoscenza delle canzoni e del loro ritmo caratteristico, quindi sì, sono riservate agli allievi più esperti. Il berimbau è estremamente difficile da suonare, richiede una lunghissima pratica per impararlo, esercitandosi fianco a fianco al mestre; di solito lo studia solo chi ha intenzione di fare una lunga strada nella capoeira.
Mi hanno detto che c'è una lezione a settimana in cui si studiano solo acrobazie e strumenti, ma non ci sono ancora andato.

 :)
 2. uno grande, tenuto dal mestre e guida la roda, è lo strumento principale. L'altro è affidato ad allievi avanzati.
 3. grande tamburo a due mani, utilizzato nel corso di quasi tutta la lezione dal mestre per dare i comandi e i tempi negli esercizi
 4. il tamburello con sonagli
« Last Edit: May 08, 2012, 22:25:28 pm by Jolly Roger »

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Offline FBSO

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Re:A Grande Richiesta: le mie lezioni di prova & Riflessioni personali
« Reply #94 on: May 08, 2012, 20:40:24 pm »
0
Tra tutti questi viaggi marziali e non, quale disciplina preferisci?
« Last Edit: May 08, 2012, 22:43:08 pm by FBSO »


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Offline Pallozoid

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Re:A Grande Richiesta: le mie lezioni di prova & Riflessioni personali
« Reply #95 on: May 08, 2012, 20:43:54 pm »
+1
Ottimi resoconti. Poi mi leggo l'ultimo sulla capoeira con calma,per ora appoggio sulla fiducia!  :thsit:

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Joker

Re:A Grande Richiesta: le mie lezioni di prova & Riflessioni personali
« Reply #96 on: May 08, 2012, 21:39:49 pm »
+1
Tra tutti questi viaggi marziali e non ,quale disciplina preferisci?

Risposta difficile.
Penso che non esista LA disciplina, ma esistono tante realtà diverse, una per ogni insegnante: non c'è la boxe, ma tante realtà pugilistiche, ciascuna con i propri pregi e difetti....e sulla boxe ci sono poche differenze in teoria, se parliamo di altre arti il discorso si complica ulteriormente!  :thsit:
Fissati i miei obiettivi, li posso raggiungere con molte discipline, dipende da come sono impostati i corsi  :)

Quindi il giudizio che segue lo faccio sui corsi che ho provato, non sulle arti in sé. Tra le esperienze che ho fatto finora, la mia preferita è stata Capoeira e difatti ho iniziato a praticarla; la seconda alternativa era kendo. Ho scelto capoeira per l'allenamento fisico maggiore e perché così posso frequentare la sala pesi della palestra fitness. Ho preso due piccioni con una fava  ;)

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Offline FBSO

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Re:A Grande Richiesta: le mie lezioni di prova & Riflessioni personali
« Reply #97 on: May 08, 2012, 22:44:33 pm »
0
Tra tutti questi viaggi marziali e non ,quale disciplina preferisci?

Risposta difficile.
Penso che non esista LA disciplina, ma esistono tante realtà diverse, una per ogni insegnante: non c'è la boxe, ma tante realtà pugilistiche, ciascuna con i propri pregi e difetti....e sulla boxe ci sono poche differenze in teoria, se parliamo di altre arti il discorso si complica ulteriormente!  :thsit:
Fissati i miei obiettivi, li posso raggiungere con molte discipline, dipende da come sono impostati i corsi  :)

Quindi il giudizio che segue lo faccio sui corsi che ho provato, non sulle arti in sé. Tra le esperienze che ho fatto finora, la mia preferita è stata Capoeira e difatti ho iniziato a praticarla; la seconda alternativa era kendo. Ho scelto capoeira per l'allenamento fisico maggiore e perché così posso frequentare la sala pesi della palestra fitness. Ho preso due piccioni con una fava  ;)

 :P

Il traguardo più difficile non sarà imparare la Capoeira ma impostare il fuso orario biologico con quello brasiliano, almeno da quello che mi dicono!
« Last Edit: May 08, 2012, 23:44:21 pm by FBSO »

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Wa No Seishin

Re:A Grande Richiesta: le mie lezioni di prova & Riflessioni personali
« Reply #98 on: May 12, 2012, 20:55:48 pm »
+3
Rubo da altro lido...

capoeira no mma

Se ti metti a fare 'ste robe vengo anch'io. :sur:

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Offline Dipper

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Re:A Grande Richiesta: le mie lezioni di prova & Riflessioni personali
« Reply #99 on: May 12, 2012, 21:04:43 pm »
0
Pure io XD
継続は力なり 空手の修業は一生である
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Wa No Seishin

Re:A Grande Richiesta: le mie lezioni di prova & Riflessioni personali
« Reply #100 on: May 12, 2012, 21:19:11 pm »
0
Ovviamente il Copoeirista medio non è così, però...che atleta... :ohi: 8)

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Offline Dipper

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Re:A Grande Richiesta: le mie lezioni di prova & Riflessioni personali
« Reply #101 on: May 12, 2012, 22:07:06 pm »
+1
Ovviamente il Copoeirista medio non è così, però...che atleta... :ohi: 8)
Certo che no :thsit: e bisogna anche vedere se riesce a ripetersi. Ma che atleta, davvero.
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Joker

Re:A Grande Richiesta: le mie lezioni di prova & Riflessioni personali
« Reply #102 on: May 13, 2012, 11:58:20 am »
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Se ti metti a fare 'ste robe vengo anch'io. :sur:

Sì diciamo che facciamo all'incirca le stesse cose. Più o meno  :gh:

Ovviamente il Copoeirista medio non è così, però...che atleta... :ohi: 8)
Certo che no :thsit: e bisogna anche vedere se riesce a ripetersi. Ma che atleta, davvero.

Già. Il punto è che per arrivare a fare quelle cose bisogna:

  • padroneggiare bene la capoeira
  • spendere un sacco di tempo ad imparare acrobazie
  • fare preparzione atletica perfetta
  • provare ai colpitori, altrimenti quei calci non li mandi mai a segno. E questo lavoro raramente si fai ai corsi di Capoeira
  • Farsi comunque una base di mma (ha tirato pure ginocchiate e mi sembra altro)

Insomma, ci vorrebbe tanto tempo che noi comuni mortali non abbiamo  :(
« Last Edit: May 13, 2012, 12:10:39 pm by Jolly Roger »

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Offline Dipper

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Re:A Grande Richiesta: le mie lezioni di prova & Riflessioni personali
« Reply #103 on: May 13, 2012, 15:57:52 pm »
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L'amara verità :'(
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Offline Bingo Bongo

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Re:A Grande Richiesta: le mie lezioni di prova & Riflessioni personali
« Reply #104 on: May 14, 2012, 10:37:25 am »
0
Ovviamente il Copoeirista medio non è così, però...che atleta... :ohi: 8)
Certo che no :thsit: e bisogna anche vedere se riesce a ripetersi. Ma che atleta, davvero.

Già. Il punto è che per arrivare a fare quelle cose bisogna:

  • padroneggiare bene la capoeira
  • spendere un sacco di tempo ad imparare acrobazie
  • fare preparzione atletica perfetta
  • provare ai colpitori, altrimenti quei calci non li mandi mai a segno.

Come per tutti le Arti Marziali se si vuole avere risultati in combattimento. Preparazione atletica, padroneggiare la tecnica, precisione nei colpi, sparring a contatto. Per le acrobazie lanciare una ginocchiata al volto in salto nella MT non richiede, per essere efficace, meno capacità di un capoerista.
Vedrai, andando avanti con la pratica, che le acrobazie richiedono soprattutto coordinazione e addominali e per farli andare a segno lo stesso allenamento che viene fatto negli SdC e che dovrebbe essere fatto nella AM tradizionali.

  • E questo lavoro raramente si fai ai corsi di Capoeira
  • Farsi comunque una base di mma (ha tirato pure ginocchiate e mi sembra altro)
Insomma, ci vorrebbe tanto tempo che noi comuni mortali non abbiamo  :(
Un capoerista che affronta un incontro di MMA deve essere allenato a tutti i problemi di combattimento che si possono presentare in un incontro di MMA: dallo striking, al grappling alla lotta a terra.
L'atleta del video ha un core di capoeira, ma poi deve saper fare MMA cioé arti marziali miste.
L'atleta di capoeira del video fino al momento in cui accenna la monta fa solo capoeira, ben definita per stile, compresa la ginocchiata che rientra perfettamente nello stile.
La posizione da cui parte la ginocchiata non solo è la posizione conclusiva di un tipico calcio girato di capoeira ma è in posizione perfetta di partenza per la ginga o, fra le altre possibilità, per tirare appunto una ginocchiata. Se invece di tirare una ginocchiata con la stessa gamba tirava un calcio frontale, dal punto di vista dello stile, era ancora capoeira. Footwork della capoeira, tecniche di capoeira.
Non si mette a fare pugilato e kick. A torto o a ragione combatte mantenendo lo stile col quale si presenta.

Diciamo che sarebbe bello vedere fare la stessa cosa a chi si presenta come praticante di kung fu della mantide o qualunque altra cosa che non diventi poi all'atto pratico una kick fatta male.