Piccolo momento di pausa da prole
Io ritengo che le cause siano più di una.
Da un lato c'è la necessità di "codificare" un metodo, dando connotati univoci ai movimenti, cosa che porta inevitabilmente a modifiche o accantonamenti, un pò il discorso fatto per i kATA quando la loro funzione assume un ruolo relativo alla possibilità di diffondere su larga scala.
Poi c'è quel tentativo di unire ma, nel contempo, rimarcare le differenze, così da avre UN karate, cosa che comporta compromessi, ma mantenendo ogni identità di stile e scuola, cosa del tutto antitetica che genera differenze "volute" e spesso artificiose, proprio per la sola voglia di distinguersi.
Un pò quello che succede alla politica in italia.
Stessa cosa accade al confronto con altre AM, dove si evita di rimarcare quegli aspetti che abbiano similitudini, col solo fine di rendere nettamente riconoscibile la pratica, specialmente in occasione di esibizioni pubbliche, cosa che comporta un lavo9ro di praparazione che toglie tempo e spazio a quelle cose lasciate in disparte.
Del resto, l'affermazione del Karate come metodo, non poteva passare solo per sangue e scontri, quindi le dimostrazioni erano fondamentali, in ogni libro, di qualsiasi grande maestrro si parli, il rimando a questa e quella dimostrazione è continuo.
A seguire, c'è il processo generazionale, le certezze non supportate, il non chiedere o chiedersi nulla, dare per scontato che è così perchè così ho visto, che se il maestro non lo fa allora non è Karate eccetera.
Ultima parte, l'attività agonistica, più nel Kata che nel Kumite, che comporta modifiche di natura estetica, indipendentemente dalla funzionalità, così come regolamenti, limitazioni e quant'altro porti ad una pratica con determinati aspetti preponderanti.
Un ruolo lo hanno anche le troppe federazioni, dove le modifiche ai programmi, sono spesso funzionali solo al poter dire che "il nostro è più Karate del vostro".
Insomma una serie di concause, che portano qualcosa di semplice a complicarsi oltre i limiti, forse anche perchè, le cose semplici, attraggono meno chi cerca "il segreto per...."