Nemmeno io agli stage o da altre parti ho mai visto gente che si faceva tali problemi e che accettava la pratica così com'è. Mi sta benissimo, ma a me, semplicemente, non va di accettare tutto quello che mi viene detto senza dubitare. Così come non mi va di starmi quando mi dicono che una cosa è così per un motivo che per me è completamente surreale e slegato dalla ricerca della praticità e dell'efficacia. In quanto io alla ricerca della perfezione del gesto per migliorarsi come persona non ci credo, per me il miglioramento sta nel cercare di essere sempre maggiormente efficaci, non nella ricerca del gesto fine a se stesso. Ma poi qua sono opinioni, non è questione di meglio o peggio, solo di gusti.
Per questo parlo di gente che il problema dell'efficacia l'ha già risolto...
Ma purtroppo noi non facciamo parte di questa gente, e l'efficacia che ricerco io è comunque diversa da quelli che fanno karate sportivo point (con tutto il rispetto per il mazzo che si fannoe che mifarebbero da mo fino alla fine dei tempi)
La questione dell'efficacia diventa un tormentone quando non c'è. E l' le strade sono due:
1- il tipo si autoconvince di essere invincibile, ed è a rischio di bruschi risvegli
2 - scatta un meccanismo di frustrazione dove si cerca sempre la soluzione più "rapida" "efficacie" e possibilmente "indolore".
Un po' come in TV dove con AB king o pomate miracolose promettono ad una cicciona di diventare Miss America con 5 minuti al giorno per 2 mesi.
Ti stai sbagliando su una cosa però, io non cerco nessuna strada facile né indolore. a me spaccarmi il mazzo in palestra mi sta benissimo, cosi come mi sta benissimo non riuscire nemmeno a muovermi il giorno dopo. Mi fa stare bene, mi fa essere felice. Io non cerco una soluzione rapida, io cerco una soluzione concreta, non qualcosa che sia così quando la studi, colì quando la applichi in un modo e cosà quando la applichi sul serio. Ja guagliù, ma non prendiamoci in giro, possibile che sono così una latrina a spiegarmi che non si capisce il mio punto? ok che sono una frana a parole, perché lo sono, però lo sto dicendo da una vita
Riguardo alla tecnica ed alla "ricerca della perfezione del gesto" chiedo anche un'altra cosa... forse si salta un po' di piano ma vorrei proporre una riflessione...
Ma secondo voi, con l'avanzare dell'età o con il sopraggiungere di condizioni fisiche che non permettano una esuberanza atletica... cosa può fare la differenza ?
Qua quoto Ryujin. Anche se posso comprenderlo comunque questo punto di vista, ma io non sto in età avanzata. Ma poi il problema non sta manco alla perfezione del gesto, ma al fatto che tal gesto venga visto fine a se stesso, come un movimento di ballo, perché tanto poi c'è sempre la solita storia che "questa è la forma, l'applicazione è un'altra cosa" che è una cosa che ormai mi viene il prurito quando la sento.