Chissà cosa direbbe Freud di questo lapsus...
Però rimane un fatto....
Se si cerca l'efficacia in combattimento, il realismo nella possibilità di autodifesa, ecc...
Gli stili interni cinesi sono da lasciar perdere.
Se si scelgono, lo si fa per altri motivi...
Dipende...hanno più o meno gli stessi attuali problemi degli altri stili di arti marziali "tradizionali" orientali, con le rispettive differenze.
Da quando pratico determinati stili interni cinesi la mia efficacia in combattimento è sicuramente aumentata rispetto al
mio livello di prima.
Sarà dovuto allo studio dei lavori fondamentali di attivazione energetica/priopercezione e di costruzione di una struttura corporea integrata oppure ad una maggiore frequenza del combattimento libero con protezioni, invece che quasi nullo modalità point?
Non lo so, propendo per entrambi: un certo tipo di pratica fa ormai parte di me, mi ha dato e mi sta dando molto; sul combattimento invece si dovrebbe fare di più, andare oltre il livello basilare e confrontarsi con altre discipline (da questo punto di vista - cioè del confronto con metodiche moderne - che differenza corre, a parte il regolamento specifico, tra il jissen karate e l'integrazione arti marziali cinesi tradizionali/Sanda o Bkb, come la chiamate voi?). Provare altre braccia non è mai male.
La strada è probabilmente quella di abbandonare una didattica incentrata sulle forme per tornare agli esercizi fondamentali come dice YM, migliorare la preparazione fisica specifica, che è un evidente carenza di molti praticanti. Mi sembra la via più sensata, è possibile farlo? Boh...ammetto di essere molto confuso a riguardo, come si sarà capito dai miei post!!
@Thor: vai, prova umilmente, senti come 'reagisce' il tuo background precedente a quello che ti propongono, gioca e divertiti. Aspettiamo con ansia il resoconto!!
La voglia di provare e ricercare nuove esperienze è sempre legittima, salutare e rigorosamente da soddisfare.