Girovagando in rete mi sono imbattuto in una serie di filmati sul Baguazhang di Wang Shujin, che condivido per cronaca e per conoscere le opinioni di chi vorrà avere la pazienza di guardarli. Mi sembrano spezzoni di un unico “documentario”, che chiamo in questo modo perché non capisco un accidenti di quello che viene detto.
Non conosco i “protagonisti” dei video, ne a che periodo risalgano le riprese (di bassa qualità video e audio) ma trovo comunque interessante quello mostrato da un punto di vista archeo-marziale.
Quello che non mi piace (ma lo dico da profano autodidatta): gli esempi di “applicazioni” mostrate cominciano spesso come risposta ad un pugno; la distanza è sempre un mezzo metro in più di quella che (a mio parere) dovrebbe essere (sia negli esercizi a coppie, sia nelle “applicazioni”); i colpi sono solo a vuoto e non c'è traccia di allenamento su “bersagli” un po' più solidi dell'aria.
Insomma, ci vedo molta coregrafia in stile wuxiapian, ma poca vera sostanza.
Ti ringrazio Zizuè. Non so come fai a trovare sempre tutti questi video, sei straordinario!
Mi sa che sono di una delle scuole giapponesi, che sono quelle di più antica fondazione dopo Taiwan. Ora li guardo con calma, nonostante permangano tutti i miei dubbi sull'applicabilità di questo stile, poi ti faccio sapere che ne penso.
Wang Shujin è sempre stato un enigma per me.
Ero molto incuriosito da questo personaggio che aveva fama di gran combattente.
Ha visitato il Giappone(classando le arti autoctone di boxe giapponese come "inutili")e vi ha insegnato.
Ha lasciato una scuola importante a Taiwan.
Era celebre per la camicia di ferro e per il Beng quan a corta distanza.
Insomma,i presupposti per un "personaggio" ci sono tutti.
Però:col beneficio del dubbio per non averlo io mai incontrato.....le volte che l'ho visto muovere,mi è piaciuto poco(va da se che via video ciò non significa nulla,visto che si parla di stili interni...);era alto 190 cm e pesava sui 100kg...con queste dimensioni è "facile"essere forti....specifichiamo poi che la sua vera base è lo Hsing Yi quan;Pa Kua e taiji sono arrivati dopo.
La possibilità è che il suo livello fosse così avanzato che io non riesco a percepirlo come tale.
Però rimane il fatto che non mi ha illuminato come altri,e comunque NON lo prenderei come riferimento per il Pa Kua.
Inizio con una piccola precisazione: in realtà nella scuola del suo maestro erano praticati Xingyiquan e Baguazhang, il Taijiquan invece è sicuramente venuto dopo, come dicevi tu, assieme alle basi dell'Yiquan (Zhang Zhuan in particolare). Ha studiato, non so con quale profondità e per quanto tempo, poi un altro stile, di cui non mi ricordo il nome (se vi interessa cerco...), ma sicuramente con meno importanza dei precedenti nel suo percorso marziale.
Era rispettato anche da persone come Kenichi Sawai, che di combattimento se ne intendevano e lo praticavano spesso; inoltre alcuni suoi allievi giapponesi che ho conosciuto e che l'avevano conosciuto ai tempi, provenivano dal Jissen Karate, oltre che dallo Shorinji Kempo. Quindi doveva avere una sua validità marziale e una sua efficacia, anche se non posso provarlo di persona e quindi le mie congetture rimangono nel mondo delle ipotesi non verificate. Io non credo tuttavia che si sia cimentato in incontri regolamentari o veri e propri di Sanda/Sanshou, ma a prove di vario tipo o a singole dimostrazioni con vari combattenti. Una delle sue tecniche preferite - fa ridere a dirlo - era proprio la "panzata", mentre tirava a sé l'avversario con le braccia: ne parla anche Robert Smith nel suo libro.
Ho l'impressione che abbia lasciato un'eredità diversificata, a seconda delle varie scuole e dei diversi allievi, data anche la libertà e la pluralità lasciata alle varie scuole nel mondo. Si nota la differenza tra chi ha studiato direttamente con lui e i loro allievi. Non dimentichiamoci che poi a Taiwan, oltre che il caposcuola di una scuola di arti marziali, era anche uno dei promulgatori di una minoranza religiosa di tipo sincretistico, l'I- Kuan- Dao. I due mondi erano strettamente collegati.
Per un ritratto completo del personaggio, è un aspetto che non bisogna trascurare...
interessante, visto che a me quei video non stonano rispetto jujutsu/kempo "giapponesi".
Premetto che non sono un amante delle comparazioni e ho alle spalle solo un anno di conoscenza del Jujutsu giapponese, risalente a quando avevo dodici anni e volevo integrare il mio Karate. Tuttavia è stata la stessa cosa che mi ha detto un amico istruttore giapponese, che trovava la parte di Jujutsu dello Shorinji Kempo
[1] decisamente compatibile con le applicazioni del Taijiquan, Xingyiquan e Baguazhang. Per questo motivo è l'unica parte dello Shorinji che insegna ancora, assieme agli stili interni.