Atteggiamenti basilari nella arti marziali tradizionali

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Offline nicola

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Re:Atteggiamenti basilari nella arti marziali tradizionali
« Reply #75 on: April 04, 2012, 16:28:50 pm »
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Allora, tornando un attimo alla rotazione...

Per esempio, la tecnica di lancio del peso è stata modificata nel tempo in modo che, sfruttando la rotazione, si potesse tirare più lontano la boccia[1].

Ma cosa conferisce in più al lancio, questa rotazione?
 1. http://www.educazionefisicapn.it/public/modules.php?op=modload&name=Diner_Wrapper&file=index&req=ShowFile&file_wrap=/html/esperienze/didattica/peso.html

Ad oggi non è stato dimostrato che la tecnica di rotazione nel getto del peso è superiore alla tecnica classica.

Mettetevi d'accordo... Li c'è scritto questo:

Recenti studi hanno dimostrato che il lancio con la tecnica rotatoria permette di ottenere risultati migliori, anche se presenta maggiori difficoltà esecutive.

Ti sei risposto da te, la risposta è nella seconda parte dell'affermazione. Il record del mondo attuale nel peso è di Randy Barnes (americano, risultato positivo all'antidoping n volte) con 23.12 mt. Lui tirava con tecnica rotatoria.
Il record precedente è del grande Ulf Timmermann, con 23.06 mt, con tecnica classica.
Ad oggi in pedana si vedono sia lanciatori con tecnica classica che con tecnica rotatoria. Le prestazioni sono """modeste""" rispetto ai record storici per evidenti ragioni legate alla lotta al doping.
La tecnica rotatoria imprimerebbe maggior velocità in uscita al peso, ma a causa della difficoltà di trovare l'esatto momento in cui "lasciare" il peso e del tipo di movimento (difficoltà notevoli di coordinazione e controllo in rapporto), ad oggi le due tecniche si sovrappongono come effetti pratici. Vero è che le differenze nella velocità di uscita del peso dal corpo sono comunque molto vicine, altrimenti si dovrebbe dedurre che Ulf Timmermann avesse una forza sovrumana rispetto a Randy Barnes, pur essendo le loro prestazioni differenti di soli 6 cm. Mentre sappiamo che gli atleti top non hanno così grosse discrepanze prestazionali.
"Dalla morte in pianura, proteggici, o Signore" (J. Kukuczka, alpinista)

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Offline Fabio Spencer

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Re:Atteggiamenti basilari nella arti marziali tradizionali
« Reply #76 on: April 04, 2012, 16:41:08 pm »
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No, non è che la forza sembra che ci sia.
La forza in tale modello c'è.
La forza centripeta è quella che fa curvare la palla e gli fa mantenere la traiettoria circolare, la forza centrifuga e quella che tiene la corda tesa.
Il sistema rimane in equilibrio perchè le due forze si equivalgono, ma sono reali.
Se tagli la corda manca la forza centripeta e la palla schizza per la tangente, se fai smettere di girare il sistema palla-corda manca la forza centrifuga e la corda si "ammoscia".
La forza di Coriolis invece è apparente perchè tu osservi mentre sei solidale con un sistema che gira e vedi una traiettoria circolare in un oggetto (e tale forza la rende circolare la traiettoria).
Ma se tu fossi fermo vedresti che l'oggetto ha una traiettoria lineare.
Esempio: tu sei su una giostra che gira e lanci un freesbee ad un tuo amico.
Tu ed il tuo amico vedete il freesbee che compie una traiettoria circolare.
Io che sono fuori dalla giostra vedo il freesbee che si muove in traiettoria lineare.
Poichè ognidove c'è una triettoria non lineare c'è un'accelerazione, tu vedi una forza che agisce sul freesbee e lo accelera, io che sono un osservatore inerziale invece non la vedo.
in tal senso la forza è "apparente".

 ???

Mah... o non ho capito mai niente, o qualcosa non mi torna.
Se la forza centrifuga e quella centripeta si equilibrano, qual è la forza, applicata la palla, che la fa ruotare? Perchè a risultante zero >> quiete o moto rettilineo uniforme. Già il fatto che la palla ruoti ti dice che il sistema non è in equilibrio.
Se poi fossero reali e applicate contemporaneamente, al venir meno della forza centripeta la palla dovrebbe partire per l'ortogonale, non per la tangente come dici...
In realtà la forza centrifuga è un altro esempio di forza "apparente" introdotta in un sistema non inerziale per poterlo trattare in modo analogo ad un sistema inerziale. Almeno questo dice il testo che avevo citato. L'esempio del passeggero sull'autobus è del tutto analogo al tuo della giostra.
Ma per quanto ci dobbiamo incartare sulla fisica del liceo?  :-[
ok, vado a rivedermi la fisica classica.
in ogni caso se un post parte da modelli di fisica classica per giustificare delle tesi mi sembra corretto ed IT discutere se tali modelli di fisica sono presentati in maniera corretta.
Se così non fosse decadrebbe la dimostrazione che su questi assunti si basa.
Modellizzami il lanciatore di martello, per favore.
Probabilmente sono impreciso ma intendevo dire che finchè le forze si equivalgono il lanciatore con il martello gira, il sistema si mantiene in rotazione. Intendo pertanto equilibrio in tale senso, non equilibrio in senso di statico.
Oppure una mensola sul muro, è sottoposta alla forza di gravità, sta ferma perchè il chiodo che la tiene attaccata al muro applica una forza uguale e contaria.
E sono in equilibrio statico, se sta ferma non significa che anche quella gravitazionale sia una forza apparente.
Oppure ho capito male io il tuo intevento.
 :)
"vi prego di notare l'eleganza del piano nella sua semplicità...."

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Offline Bingo Bongo

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Re:Atteggiamenti basilari nella arti marziali tradizionali
« Reply #77 on: April 04, 2012, 16:43:07 pm »
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Ora, se vuoi tu puoi spiegare in termini corretti. Però non mi devi parlare solo di biomeccanica, mi devi parlare anche di bio-cinematica e la differenza fra cinematica e dinamica. Poi mi devi allegare immagini e quant'altro necessario in modo che io, da ignorante, possa capire. 

Urca!!
Serve altro?
Scherzi a parte, non credo di saper spiegare tutta questa roba "in termini corretti". Ho fatto solo un check rispetto a quanto mi risulta al momento...

Ma avete parlato di fisica non di biomeccanica e su questo continuo sotto.


Nel frattempo mi allenerò nel taiji e nel pugilato facendo i movimenti, secondo lo stile praticato, che mi permettano di avere la resa migliore in sparring e in combattimento. Sarò poi ben felice di scoprire che cosa ho fatto leggendo la corretta spiegazione su questo forum.

Ah, vabbè... mi sembrava fossi stato tu il primo a proporre delle spiegazioni "teoriche".

Il topic mi sembra molto interessante.
Uno dei miei primi topic in questo forum riguardava il tema "da dove nasce il movimento".
Sulla forza centrifuga sono d'accordo.
La distribuzione del movimento dal centro alla periferia (centrifuga) deve iniziare dal centro e guidato nella direzione desiderata. Ora, nel corpo questa distribuzione non può avvenire in modo circolare perché non siamo una sfera, ma un insieme di fasce muscolari e ossa. Il miglior movimento avviene quindi in modo elicoidale (regola che vale tanto nel Taiji quanto nel Systema) attraverso il movimento delle anche che non è appunto circolare, ma elicoidale. Questo significa che la testa del femore si abbassa da un lato e si alza dall'altro provocando anche un innalzamento delle coste da un lato e un abbassamento dall'altro. Questo permette di scaricare tutta l'energia non solo tirando un pugno orizzontale, ma tirando un colpo dal basso verso l'alto e dall'alto verso il basso.
Per chi è pratico di taiji chen ed è pratico di chan-ssu chin il movimento elicoidale delle anche non dovrebbe essere una novità. Senza preoccuparsi delle braccia il movimento delle anche è esattamente quello di una corsa sul posto senza alzare i talloni da terra. Ecco perché, per me, la corsa è un ottimo allenamento per il praticante di AM. Se si cammina bene si sta già facendo AM.

Ti ringrazio per la fiducia, ma parlando di movimento elicoidale delle anche e struttura non era mia intenzione dare una spiegazione teorica. Anche il discorso della forza centrifuga da punto di vista fisico nel momento in cui lo inserisco nel post che hai riportato qui non ha valore se non per quello che porta dal punto di vista biomeccanico. Voglio dire che il movimento elicoidale delle anche impedirebbe al corpo di simulare il movimento dell'asta, della corda e della pallina perché dove l'asta è il tronco, la corda il braccio e la pallina la mano il movimento risultante della rotazione non farà compiere un traiettoria circolare alla mano, ma una traiettoria lungo una sfera. Se invece tengo le anche immobili con torsione della spina dorsale allora potrei anche avvicinarmi, ma anche in questo caso il movimento produrrebbe un abbassamento delle coste da un lato (e quindi della spalla) e un innalzamento delle coste dall'altro (e quindi della spalla) costringendo a forzare la posizione del braccio per mantenere la traiettoria della mano su una linea il più possibile circolare. Ora, se parliamo di biomeccanica sono questi i movimenti che dobbiamo analizzare. Capisco però che non andiamo più a casa.
Secondo me la cosa migliore è un spin-off dove si portano documenti di analisi alla pedana dinamometrica, di MoCap e quant'altro dove sono stati analizzati i movimenti del pugile nell'atto di tirare un pugno piuttosto che di taiji per verificare direzioni della forza, movimenti, pressioni ecc...

Questo si che sarebbe utile e interessante :)


Allora buon allenamento.  :)
E un saluto a tutti i vecchi masnadieri!  :)
Grazie e buon allenamento anche a te.

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Offline Bingo Bongo

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Re:Atteggiamenti basilari nella arti marziali tradizionali
« Reply #78 on: April 04, 2012, 16:59:20 pm »
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Non posso lasciarvi soli un attimo... XD
Che bello c'è Fdul :sur: anche se così al contrario sembra il nome di un demone XD
Allora quoto intanto lo stesso, Kit e Xjej.
Per me
1) non usare la spinta da terra significa rinunciare all'azione dei più potenti muscoli dell'apparato locomotore, quadricipite e gluteo. Al corso UIPASC ci è stato poi detto che l'80% della potenza di un pugno deriva dalle gambe (fonte non so ma mi fido). Poi fate voi... :whistle:
2) le curve fisiologiche della colonna vertebrale sono messe lì non a caso, appiattirle è sbagliato.
3) la colonna non è un pezzo di ferro inerte, i muscoli se ben allenati la proteggono dagli shock.
4) le componenti di un diretto sono l'applicazione di un movimento torcente (coppia di forze) del tronco E spinta in avanti dal pavimento.
5) la forza di gravità c'entra solo se il colpo è diretto in basso. Non confidiamo peso e massa!
Mi va bene, ma cosa guida la direzione della forza dalle gambe al pugno? La gamba spinge, ma non come nello squat e spinge in avanti non per fare un passo, ma per tirare un pugno. Quindi la forza non viene scaricata o dissipata (o così dovrebbe essere) se non attraverso il tronco, il braccio e il pugno e solo al momento dell'impatto. Ora, sono o non sono le anche a mantenere all'interno della struttura la forza e guidarla fino al pugno?
La spinta non è maggiore se (cit. post do Sol) si ammortizza prima di spingere?

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Offline Dipper

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Re:Atteggiamenti basilari nella arti marziali tradizionali
« Reply #79 on: April 04, 2012, 17:14:20 pm »
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Mi va bene, ma cosa guida la direzione della forza dalle gambe al pugno? La gamba spinge, ma non come nello squat e spinge in avanti non per fare un passo, ma per tirare un pugno. Quindi la forza non viene scaricata o dissipata (o così dovrebbe essere) se non attraverso il tronco, il braccio e il pugno e solo al momento dell'impatto. Ora, sono o non sono le anche a mantenere all'interno della struttura la forza e guidarla fino al pugno?
La spinta non è maggiore se (cit. post do Sol) si ammortizza prima di spingere?
Lo squat è l'esercizio principe per allenare le gambe anche nelle AM e anche per i pugni, la spinta è molto simile.
Il pugno viene stabilizzato e diretto al bersaglio tramite l'azione coordinata di tutti i muscoli coinvolti, non solo quelli che muovono le anche.
L'ammortizzazione vorrei che mi spiegassi meglio cosa intendi prima di rispondere :)
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Offline Bingo Bongo

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Re:Atteggiamenti basilari nella arti marziali tradizionali
« Reply #80 on: April 04, 2012, 18:03:24 pm »
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Mi va bene, ma cosa guida la direzione della forza dalle gambe al pugno? La gamba spinge, ma non come nello squat e spinge in avanti non per fare un passo, ma per tirare un pugno. Quindi la forza non viene scaricata o dissipata (o così dovrebbe essere) se non attraverso il tronco, il braccio e il pugno e solo al momento dell'impatto. Ora, sono o non sono le anche a mantenere all'interno della struttura la forza e guidarla fino al pugno?
La spinta non è maggiore se (cit. post do Sol) si ammortizza prima di spingere?
Lo squat è l'esercizio principe per allenare le gambe anche nelle AM e anche per i pugni, la spinta è molto simile.
Sono d'accordo. Sicuramente allenare lo squat in un certo modo è per il pugile o per il praticante di AM che vuole potenza negli arti inferiori il modo migliore. Parliamo di 2/3 ripetizioni al 90%/100% di Fmax.
La forza verrà indirizzata verso l'alto in modo da riportare il corpo in posizione eretta e le anche in questo caso hanno un ruolo fondamentale a mantenere la naturale curvatura della spina dorsale sia in discesa sia in risalita.
 

Il pugno viene stabilizzato e diretto al bersaglio tramite l'azione coordinata di tutti i muscoli coinvolti, non solo quelli che muovono le anche.
E' proprio il fatto che la spinta sia simile a far entrare in gioco la direzione della forza. Perché è la direzione a cambiare. Ora, le anche sono la parte del corpo che permette di indirizzare la forza coordinando tutto il corpo durante l'attivazione delle unità motorie fra la parte inferiore e quella superiore (facendo una divisione che in realtà non esiste).

L'ammortizzazione vorrei che mi spiegassi meglio cosa intendi prima di rispondere :)
Intendo il "lasciarsi cadere" piegando quel tanto che basta le ginocchia per sfruttare maggiormente la spinta; che poi è il discorso di caricare la molla per poi lasciarla stendere.

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Offline Dipper

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Re:Atteggiamenti basilari nella arti marziali tradizionali
« Reply #81 on: April 04, 2012, 18:21:06 pm »
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L'ammortizzazione vorrei che mi spiegassi meglio cosa intendi prima di rispondere :)
Intendo il "lasciarsi cadere" piegando quel tanto che basta le ginocchia per sfruttare maggiormente la spinta; che poi è il discorso di caricare la molla per poi lasciarla stendere.
Forza esplosiva elastica vs forza esplosiva.
:thsit: a parità di altre condizioni prestirare i muscoli che poi si contrarranno nel movimento (nel tuo caso gli estensori dell'arto inferiore che poi spingeranno a terra) genera maggiore potenza. Pliometria insomma.
Ciò detto, non significa che la forza esplosiva sia inutile, tutt'altro ;)
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Offline Dipper

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Re:Atteggiamenti basilari nella arti marziali tradizionali
« Reply #82 on: April 04, 2012, 18:30:31 pm »
+1
Sono d'accordo. Sicuramente allenare lo squat in un certo modo è per il pugile o per il praticante di AM che vuole potenza negli arti inferiori il modo migliore. Parliamo di 2/3 ripetizioni al 90%/100% di Fmax.
La forza verrà indirizzata verso l'alto in modo da riportare il corpo in posizione eretta e le anche in questo caso hanno un ruolo fondamentale a mantenere la naturale curvatura della spina dorsale sia in discesa sia in risalita.
Anche fino a 6 o 7 al 65 / 80% a massima velocità :)

Il pugno viene stabilizzato e diretto al bersaglio tramite l'azione coordinata di tutti i muscoli coinvolti, non solo quelli che muovono le anche.
E' proprio il fatto che la spinta sia simile a far entrare in gioco la direzione della forza. Perché è la direzione a cambiare. Ora, le anche sono la parte del corpo che permette di indirizzare la forza coordinando tutto il corpo durante l'attivazione delle unità motorie fra la parte inferiore e quella superiore (facendo una divisione che in realtà non esiste).
Certo, però vorrei sottolineare che le anche non finiscono il lavoro, bisogna coordinare i primi 3/4 con l'ultimo quarto, i 7/8 con l'ultimo ottavo e così via.
I muscoli lavorano in coordinazione dal primo all'ultimo, per questo si dice "catena cinetica". Le anche sono fondamentali, ma da sole non bastano.
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Offline happosai lucifero

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Re:Atteggiamenti basilari nella arti marziali tradizionali
« Reply #83 on: April 04, 2012, 19:56:23 pm »
+3
Allora... Vediamo di visualizzare:
Prendiamo un asta con sopra un coso "sganciabile" a piacimento, una corda (infilata nel gancio di prima) e una palla di metallo.
Ora facciamo ruotare l'asta velocemente sulla sua asse.
Cosa succede al sistema corda-palla?
Cosa succede se dopo un po' sgancio la corda?

Genericamente, almeno quanto la situazione che descrivi, e in prima approssimazione direi che durante la rotazione dell'asta la palla di metallo al termine della corda descrive una circonferenza attorno all'asta. Nel momento in cui "sganci", se ne parte in moto rettilineo uniforme per la tangente alla circonferenza stessa (portandosi dietro la corda); come dicevo prima.
Sbaglio?

Io direi che al momento dello sgancio se ne parte in moto rettilineo uniforme in senso ortogonale alla circonferenza... :-[

Ma ammetto che potrei essere in errore eh! :gh:

non ho letto la discussione, ho letto solo questo post su ivocazione, e provo a rispondere

se non ho capito male c'è un'asta perpendicolare al suolo. ad una delle due estremità dell'asta (per comodità diciamo quella più lontana dal pavimento) c'è un qualche tipo di gancio che si apre a comando. a questo gancio è vincolata un'estremità di una corda, e all'altro capo della corda è legata una palla di metallo

supponiamo per mia comodità che la corda abbia massa trascurabile rispetto a quella della palla

se l'asta inizia a girare attorno al proprio asse, la palla descrive una circonferenza attorno all'asta. (in realtà se uno non ci fa attenzione succede che la corda si attorciglia attorno all'asta e poi la palla inizia a girare, ma dubito vi interessi questo caso per cui lo trascuro). sulla palla di metallo agiscono due forze: la forza centrifuga (che la spinge lontano dall'asta) e la forza di gravità (che la spinge verso il basso). la forza di gravità è: Fg = m g, dove m è la massa della palla, e g è l'accelerazione di gravità, quindi fintanto che la massa della palla rimane costante la forza di gravità è costante. (mi sembra ragionevole immaginare che la vostra palla non perda pezzi). la forza centrifuga, invece, è: Fc = m w2 r, dove m è sempre la massa della palla, r è la distanza della palla dall'asta[1] e w è la velocità angolare (una misura di quanto l'asta gira velocemente). quindi, più l'asta gira velocemente, più la corda si dispone orizzontalmente, e più è ampia la circonferenza descritta dalla palla. se l'asta gira pianissimo, praticamente la palla descrive una circonferenza rimanendo appesa, quindi sempre a contatto con l'asta. se invece l'asta gira velocissimo, la corda si disporrà praticamente parallela al suolo (ma mai perfettamente parallela, perché la forza di gravità non si azzera mai, tira sempre verso il basso! sarà praticamente parallela quando la forza di gravità è trascurabile rispetto a quella centrifuga)

quando apriamo il gancio, la palla non è più vincolata all'asta, e può procedere di moto rettilineo uniforme. parte lungo una direzione tangente alla circonferenza. per una circonferenza, costituita da infiniti punti (infinitamente piccoli) possiamo trovare infinite rette tangenti.. la palla parte lungo la retta che tange la circonferenza nel punto che la palla (o meglio, il centro di massa della palla, che è puntiforme) occupava nel momento in cui si è aperto il gancio (nel momento, cioè, in cui è stato rimosso il vincolo). la corda, che supponiamo avere massa trascurabile rispetto a quella della palla, segue quest'ultima

se la massa della corda non è trascurabile rispetto a quella della palla, più o meno succedono le stesse cose fino al momento in cui si rimuove il vincolo e i due oggetti partono, poi le situazioni si differenziano più sensibilmente.. ed in ogni caso sarebbe un po' più complicato da modellizzare a parole in modo corretto

la palla parte lungo la tangente alla circonferenza, e quindi perpendicolarmente ad un raggio della circonferenza, perché quando descriveva un moto circolare, la sua velocità cambiava continuamente direzione, ed era in ogni istante tangente alla curva


scusate se ci ho messo un po', ma prima stavo dormendo (stanotte ho dormito quattro ore) e mentre rispondevo ho ricevuto due telefonate un po' lunghe
 1. che è diversa dalla lunghezza della corda! sono uguali solo se la corda ruota disponendosi perfettamente parallela al suolo! fintanto che rimane inclinata, r è minore della lunghezza della corda
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Offline Darth Dorgius

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Re:Atteggiamenti basilari nella arti marziali tradizionali
« Reply #84 on: April 05, 2012, 06:53:27 am »
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Uh, mi sono ricordato di non aver risposto a cosa c'entra la gravità coi pugni...

In sostanza: i pugni li possiamo tirare (potenti) grazie al fatto che le gambe spingono a terra. Se non ci fosse la forza gravitazionale, quelle spinte ci farebbero volare, ma non ci farebbero colpire più forte.

Di fatto penso che lo striking sia inattuabile in assenza di gravità, invece la lotta penso si fattibile. XD

P.S. - Il "pugno gravitazionale" mi ha fatto capottare! ;D
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Offline Clode

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Re:Atteggiamenti basilari nella arti marziali tradizionali
« Reply #85 on: April 05, 2012, 08:43:21 am »
+1
razionalizza meno e mena di più  :thsit:

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Offline XinYiMan

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Re:Atteggiamenti basilari nella arti marziali tradizionali
« Reply #86 on: April 05, 2012, 08:56:02 am »
0
Allora solo delle considerazioni, il mio post iniziale non voleva dire che quello è l'unico modo di tirare un pugno efficace, ma che se si vuole tenere la pianta del piede dietro appoggiata a terra (a karate mi facevano una testa così) allora in questo frangente ha senso quello che ho scritto precedentemente. Non mi sognerei mai di dire allo stato attuale delle cose che i pugni di un pugile non valgono niente. Inoltre Ryujin io ho detto che la gamba non spinge a terra, non che i muscoli della gamba non si usano in maniera attiva. Certo che la catena cinetica del pugno parte dalla gamba, ma questa non spinge. Poi siccome non c'è questa spinta per terra non si può parlare di camminata quando si va avanti, ma siccome si trasla in avanti per effetto della rotazione le curvature della spina dorsale possono essere leggermente ridotte (in questo caso si parla di curvatura naturale della spina dorsale, perchè nella maggior parte dei casi si ha una curvatura eccessiva dettata dalle cattive abitudini che il corpo a lungo andare reputa naturali, ma che così non è) e ovvio che la spina dorsale non diventa perfettamente dritta. Ma l'asse centrale si (sono due cose differenti). Inoltre a fine post io avevo detto che quello era solo l'input. Esistono altre considerazioni da fare a quello che avevo scritto. Ma come ho detto per non essere prolisso non le faccio!

Poi ripeto queste sono le considerazioni frutto della mia esperienza, non le spaccio per verità assolute. Era solo per ragionare un po con voi!
Un albero non si giudica forte in base alla lunghezza dei suoi rami, ma dalla profondità delle sue radici!

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Offline Darth Dorgius

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Re:Atteggiamenti basilari nella arti marziali tradizionali
« Reply #87 on: April 05, 2012, 08:58:38 am »
0
razionalizza meno e mena di più  :thsit:

Come dicevo ieri in chat... Reputo le cose scritte (da me) in questo thread puro cazzeggio supercazzoloso. Sono curioso di alcune cose ma mai mi metterei in allenamento a fare cose "a partire" dai argomenti che ho esposto qui. XD

Poi ora che ho scoperto di avere addirittura gravi lacune nella conoscenza di meccanica classica, figuriamoci... :D
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Offline Darth Dorgius

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Re:Atteggiamenti basilari nella arti marziali tradizionali
« Reply #88 on: April 05, 2012, 09:01:16 am »
0
Poi ripeto queste sono le considerazioni frutto della mia esperienza, non le spaccio per verità assolute. Era solo per ragionare un po con voi!

Io ho provato a fare uno schemino di come verrebbe utilizzata la forza centrifuga per tirare pugni, ma la mia rappresentazione era del tutto errata.

Tu come vedi possibile convogliare la forza centrifuga in un pugno?
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Offline Dipper

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Re:Atteggiamenti basilari nella arti marziali tradizionali
« Reply #89 on: April 05, 2012, 09:03:11 am »
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Xin la gamba o si estende o si flette, tertium non datur. Se l'arto inferiore poggia a terra (catena cinetica chiusa) allora non può che distendersi.
Riguardo la colonna se parti da uno che ha già problemi di suo non gli parli di pugni ma lo mandi dal posturologo o chi per lui.

Spoiler: show

XD
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