Ciao,
sono piuttosto dispiaciuto per un certo atteggiamento mentale che un mio carissimo amico continua ad avere nelle arti marziali, attribuendo la superiorità in combattimento del suo stile (ahimè proprio uno a caso... lascio indovinare quale) alla libertà (
) di usare tutti i colpi più "sporchi" immaginabili.
Nel caso specifico mentre provavo una kimura dalla guardia se ne è venuto fuori con un "cavolo, se stessimo facendo difesa personale (sic) ti avrei strappato via la tetta a morsi (sic)".
Ora.
Posto che io sia perfettamente consapevole di come varie tecniche, comprese quelle delle blasonate MMA, BJJ e compagnia bella, comportino dei rischi anche abbastanza importanti in un contesto di combattimento veramente all' ultimo sangue.
Non è un caso se in tutti gli sport da combattimento vari colpi sono vietati, in quanto troppo pericolosi.
Però diavolo ne ho davvero piene le palle di sentire queste cose, il bullarsi di avere degli "assi nella manica" perchè si ragiona in termini di lotta tra gatti in amore.
E non perchè non sia necessariamente vero, sia ben chiaro: combattere alla gatto impazzito è effettivamente qualcosa di pericoloso, i colpi cosidetti bassi soprattutto nel corpo a corpo sono una reazione alla portata di tutti. Intendo dire, non è che puoi diventare come i marzialisti che per essere credibili devono tirare fuori i campioni della specialità (mi viene in mente quando si disse al Blandino di provarci con Petrosyan, e lui giustamente si sentì valorizzato per l' aver dovuto scomodare un top).
Quello che mi deprime ed infastidisce veramente è il fatto che certe arti mortali debbano essere validate proprio per l' uso di questi colpi, che sono quanto di più banale, istintivo, naturale possa già pensare qualsiasi essere umano, persino bambino direi.
Insomma siamo sempre lì, vendi un prodotto fatto di posizioni perfette, controlli, sensibilità, colpi che seguono principi precisissimi... ma poi il tuo presunto valore aggiunto è che tu ti addestri (?!?) a combattere da scimmia impazzita.
Anzi no, IL WING CHUN E' QUESTO. Dio quanto mi fa salire l' embolo questa affermazione.
Penso che in futuro codificherò una nuova arte marziale, la Lotta Cavernicola: ci si allena a mordere frutta con cattiveria, affondarci i pollici, rotolarsi nell' erba e nei rovi, spezzare rametti verdi, lanciare la sabbia negli occhi e sputare verdoni clamorosi.
Sarebbe molto più onesto a quel punto dire che "nella mia arte si combatte così".
Con rispetto, un pò in calo