Il tradizionale

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Offline Bingo Bongo

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Re:Il tradizionale
« Reply #90 on: February 25, 2014, 21:20:16 pm »
+2
Sono un pò confuso.
Io lo schernimento l'ho percepito. Ho percepito anche lo sfottò e spesso l'accanimento terapeutico.
E non basta togliere i chiodi dopo averli piantati. I buchi rimangano lo stesso.
E' quello che ho percepito. Magari ho percepito male. Magari non tutti danno per scontato che la comunicazione si debba svolgere sul medesimo piano. Magari non lo do io per scontato.
Di sicuro io sostengo che i kata servono per combattere. Lo sostengo a chiacchere. Ma ne sono al tempo stesso convinto di fatto. E questo dovrebbe essere rispettato a prescindere. Non ci vedo nulla di sconvolgente. I kata bastano? Se qualcuno non ha mai detto che i "kata non servono a un cazzo" allora nessuno a mai detto che i kata sono sufficiente per combattare. Ma perché c'è qualcosa che "basta" per combattere? Se ci fosse la faremmo tutti e ci basterebbe. Invece non ci basta. E dobbiamo continuare ad allenarci.
Se penso alle AMT non penso solo alle AM. Penso a un sacco di cose che vanno al di là delle AM. Senza quelle cose mi sarei disinnamorato da tempo. Per me le AMT sono modernissime. Molto più moderne di quelle occidentali.
E adesso che finalmente siamo diventati tutti più comprensibili posso dirlo.

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Offline Fabio Spencer

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Re:Il tradizionale
« Reply #91 on: February 25, 2014, 21:58:33 pm »
0
Minosse, grazie a te della risposta.
Wa, per me dipende innanzitutto dall'età degli allievi (esempio, non potrei certo mettermi a fare il "maestro di vita" con un apersona più grande di me o con esperienze passate più probanti delle mie, mentre ad un ragazzino, se volesse starmi a sentire, qualcosa in più da spiegare l'avrei).
Poi come ho detto se uno accetta delle regole del dojo allora è legittimo che se non le segue da detto dojo debba uscire.
Sul imporre tali regole onestamente credo sia sempre il buon senso di ognuno di noi a dover guidare.
Troppe regole e troppo controllo da parte dell'organizzazione è effettivamente una ingerenza e rasenta la "psicosetta".
Un certo comportamento ritenuto eticamente corretto è, per me, più accettabile ma soprattutto più che imposto dovrebbe essere, per raggiungere l'obbiettivo di "crescita personale", più un consiglio da amico.
Questo significa che chi lo da sia in primis un amico ed una persona che il consiglio lo da perchè a noi ci tiene.
Ahug!  :)
"vi prego di notare l'eleganza del piano nella sua semplicità...."

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Offline Syntrip

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Re:Il tradizionale
« Reply #92 on: February 25, 2014, 22:33:26 pm »
+1
Mi interessa tornare un attimo sul discorso accennato con Syntrip, per capire qual è l'opinione diffusa su Ar.Ma.


oh, poi se si va OT mi si imminchia il mod..  XD


Premetto la mia opinione: conta come ci si comporta in palestra. Fuori di lì, non sono né il papà né il fratello maggiore di qualsiasi allievo.


io pensavo che questo con questo tu intendessi il contrario
Che uno possa allontanare dalla sua scuola chi non è allineato, IMHO ci sta.

evidentemente sbagliavo





Come vedete il cercare di far seguire[1] determinate regole comportamentali anche al di fuori del dojo/palestra[2], qualunque sia il motivo per cui si cerca di farlo[3]?
 1. o imporre.
 2. comunque, difficilmente verificabili.
 3. una presunta, o vera, "tradizione" di purezza di spirito; semplice trip orientaleggiante; ci si crede davvero; si cerca di tirar su belle persone sia in palestra che fuori; varie ed eventuali.

non mi piace, non mi piace per niente; perchè se è vero che lo sport in genere, e/o le AM possono trasmettere dei valori, per chi riesce a coglierli, è vero che non nascono per quello, quindi pretendere che svolgano quel ruolo[4], lo trovo fuori un po' astruso, e discriminante, anche, nei confronti di chi andando in piscina impara a nuotare invece che a superare le difficoltà della vita, per portare un esempio.

l'educazione deve arrivare dalla famiglia, non dall'istruttore o dal maestro che sia.


Ultimo, ognuno a casa sua fa quello che gli pare. Se uno non vuole chi tira giù un Porco ... ogni 2x3, è libero di non tenersi un allievo così. E né tu né io dovremmo giudicare. Dire che non siamo d'accordo invece ci sta. Sempre con rispetto, possibilmente.

ci mancherebbe ogniuno fa quel che gli pare[5] e quindi beh se giudico... (per quello che vale, alla fine mica vado a obbligarlo a fare come vorrei che facesse) ci sta.

Se poi con rispetto e civilmente la conversazione ne trae sicuramente vantaggio.

Ora non so se sono stato recepito, nel messaggio precedente, come offensivo, ne qual caso me ne scuso.



Spoiler: show
che poi il diretto interessato non ha risposto... te che vuoi Uà???  :P XD XD XD
 4. come mi viene da pensare che venga inteso da chi mi vuole imporre le regole del dojo/palestra... ma magari anche qui mi sbaglio
 5.  e non solo a casa sua, di fatto uno può uscire in strada con l'ak47 e far secchi tutti quelli che riesce... se poilo seccano a sua volta , beh se non aveva ponderato l'oppurtunità che accadesse, cazzi suoi... (questo è OT ma giusto per chiarire il mio POV)
Come un nano in bilico sull’orlo di un orinale, dovevo muovermi in punta di piedi…Come un cieco ad un’orgia, dovevo farmi strada palpando.

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Offline Dipper

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Re:Il tradizionale
« Reply #93 on: February 25, 2014, 22:42:36 pm »
+12
Sull'argomento morale:
Io rimango sempre molto attaccato al concetto di (-Do) del Budo giapponese e per questo penso sia una cosa bella cercare di trasmettere dei valori positivi. Se è vero che l'educazione viene (dovrebbe venire) da scuola e famiglia, è vero che un ruolo importante può essere assunto da attori esterni che spesso diventano importanti modelli di comportamento, volenti o nolenti. Io devo molto al mio sensei e, lo ripeto sempre, è stato un fondamentale terzo genitore per me, dispensandomi consigli e suggerimenti (mai imposizioni) che non sarebbero mai arrivati da scuola o famiglia e che mi hanno aiutato a crescere.
Le ore possono essere poche ma come sempre secondo me più che la quantità conta la qualità.
Ora, per non fare di se' stessi dei ridicoli santoni, ne' calarsi in un contesto che non è quello in cui ci si trova, secondo me può essere quindi un buon compromesso cercare di influenzare con l'esempio e l'autorevolezza, sperando che questo sia replicato anche fuori dal dojo (e secondo me se l'esempio è buono le probabilità ci sono). Ovviamente, all'estremo, comportamenti illegali o assolutamente inaccettabili non dovrebbero essere tollerati anche se attuati fuori dall'orario del corso.

Sull'argomento diatribe da forum:
Rimango fermamente convinto che i kata non servano a nulla o quasi  e ci sono altri argomenti su cui sono piuttosto radicale.
Certamente sono anche per la libertà di espressione e per il rispetto delle regole dialettiche. Tuttavia penso che la dialettica da sola non sia sufficiente per creare un ambiente ideale, perchè se è vero che se uno ha ragione ce l'ha a prescindere di chi è e di come lo dice, è anche vero che un'atmosfera più distesa potrebbe invogliare più persone a buttarsi e scrivere, e allargando il giro, il forum potrebbe essere più ricco di contenuti. Quindi alla suddetta dialettica io penso sia bello provare anche ad associare l'assertività.
Questo non significa che ci si debba tappare la bocca ogni volta che uno scrive qualche castroneria (vera o presunta), ma magari usare un po' di indulgenza e cercare di capire se un intervento a gamba tesa può davvero essere utile ai fini della community, se è richiesto e / o opportuno o se magari non è meglio ad esempio rimandare ad altre discussioni già affrontate o nuove, in modo da non creare mille discussioni clone che durano 2 pagine e si esauriscono. Quindi magari lasciare che i karateka si scannino se è più giusto il piedino così o cosà in Tekki e magari aprire (o RIaprire perchè non ritengo sia un male invece che le discussioni ritornino ciclicamente) in interstile una discussione ad hoc sul tema caldo serve-nonserve.
Ovvio che se arriva lo spocchioso guerriero supremo di turno lo si ostracizza, ma se tale pratica è utilizzata troppo di frequente, forse c'è un problema di comunicazione.

Dico questo perchè ritengo il contraddittorio il cuore di un forum e per avere un vero contraddittorio è necessario che siano accolte persone che hanno visioni differenti.
継続は力なり 空手の修業は一生である
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Offline Syntrip

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Re:Il tradizionale
« Reply #94 on: February 25, 2014, 22:51:44 pm »
0
Sull'argomento morale:
Io rimango sempre molto attaccato al concetto di (-Do) del Budo giapponese e per questo penso sia una cosa bella cercare di trasmettere dei valori positivi. Se è vero che l'educazione viene (dovrebbe venire) da scuola e famiglia, è vero che un ruolo importante può essere assunto da attori esterni che spesso diventano importanti modelli di comportamento, volenti o nolenti. Io devo molto al mio sensei e, lo ripeto sempre, è stato un fondamentale terzo genitore per me, dispensandomi consigli e suggerimenti (mai imposizioni) che non sarebbero mai arrivati da scuola o famiglia e che mi hanno aiutato a crescere.
Le ore possono essere poche ma come sempre secondo me più che la quantità conta la qualità.
Ora, per non fare di se' stessi dei ridicoli santoni, ne' calarsi in un contesto che non è quello in cui ci si trova, secondo me può essere quindi un buon compromesso cercare di influenzare con l'esempio e l'autorevolezza, sperando che questo sia replicato anche fuori dal dojo (e secondo me se l'esempio è buono le probabilità ci sono). Ovviamente, all'estremo, comportamenti illegali o assolutamente inaccettabili non dovrebbero essere tollerati anche se attuati fuori dall'orario del corso.

Sull'argomento diatribe da forum:
Rimango fermamente convinto che i kata non servano a nulla o quasi  e ci sono altri argomenti su cui sono piuttosto radicale.
Certamente sono anche per la libertà di espressione e per il rispetto delle regole dialettiche. Tuttavia penso che la dialettica da sola non sia sufficiente per creare un ambiente ideale, perchè se è vero che se uno ha ragione ce l'ha a prescindere di chi è e di come lo dice, è anche vero che un'atmosfera più distesa potrebbe invogliare più persone a buttarsi e scrivere, e allargando il giro, il forum potrebbe essere più ricco di contenuti. Quindi alla suddetta dialettica io penso sia bello provare anche ad associare l'assertività.
Questo non significa che ci si debba tappare la bocca ogni volta che uno scrive qualche castroneria (vera o presunta), ma magari usare un po' di indulgenza e cercare di capire se un intervento a gamba tesa può davvero essere utile ai fini della community, se è richiesto e / o opportuno o se magari non è meglio ad esempio rimandare ad altre discussioni già affrontate o nuove, in modo da non creare mille discussioni clone che durano 2 pagine e si esauriscono. Quindi magari lasciare che i karateka si scannino se è più giusto il piedino così o cosà in Tekki e magari aprire (o RIaprire perchè non ritengo sia un male invece che le discussioni ritornino ciclicamente) in interstile una discussione ad hoc sul tema caldo serve-nonserve.
Ovvio che se arriva lo spocchioso guerriero supremo di turno lo si ostracizza, ma se tale pratica è utilizzata troppo di frequente, forse c'è un problema di comunicazione.

Dico questo perchè ritengo il contraddittorio il cuore di un forum e per avere un vero contraddittorio è necessario che siano accolte persone che hanno visioni differenti.

merita un sigillo di approvazione
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Offline Dipper

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Re:Il tradizionale
« Reply #95 on: February 25, 2014, 22:54:55 pm »
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:D
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Wa No Seishin

Re:Il tradizionale
« Reply #96 on: February 25, 2014, 23:10:27 pm »
0
Bellissimo post, Ryujin.

@Syntrip. Scrivere che un maestro è libero di non accettare (esempio) chi bestemmia, non implica che io lo faccia o che sia d'accordo. Vuol solo dire che IMHO lui è libero di farlo. La tua casa, le tue regole.

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Offline Syntrip

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Re:Il tradizionale
« Reply #97 on: February 25, 2014, 23:17:19 pm »
0
Bellissimo post, Ryujin.

@Syntrip. Scrivere che un maestro è libero di non accettare (esempio) chi bestemmia, non implica che io lo faccia o che sia d'accordo. Vuol solo dire che IMHO lui è libero di farlo. La tua casa, le tue regole.

si ho capito, dopo, ma ho capito.
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Offline The Doctor Sherlockit

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Re:Il tradizionale
« Reply #98 on: February 26, 2014, 00:04:24 am »
+5
cmq se non si dovessero accettare i bestemmiatori ( il che dovrebbe presupporre anche una discriminazione religiosa di qualche tipo, tipo per gli adoratori di anubi) i corsi in toscana sarebbero deserti  ;D ;D ;D ;D

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Offline Moai

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Re:Il tradizionale
« Reply #99 on: February 26, 2014, 09:00:32 am »
+2
Io invece ammetto al corso solo i bestemmiatori!
Vi è anche prova scritta per il passaggio di grado



 :D
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Offline Paguro49

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Re:Il tradizionale
« Reply #100 on: February 26, 2014, 12:15:17 pm »
+1
E io condivido in pieno, salvo che però, fin troppo spesso, quando si inizia a discutere su differenti punti di vista, alle eventuali obbiezioni, domande, sollecitazioni, si finisce per rispondere "1000 anni fa facevano così......gli antichi maestri......quelli che studiavano per uccidere facevano..." dimenticando che facevano quel che facevano, perchè avevano i mezzi e le conoscenze che avevano, non avendo ancora quelle che avrebbero avuto 1000 anni dopo se fossero campati abbastanza ;)
Credo che, tolti i provocatori di default, sia per questo che poi iniziano certe dispute.

Quindi uno al suo 3' o 10' post, se parla di Kata, di Tradizionale, di Respirazione, sarà senza alcun dubbio un utente che dobbiamo rieducare da subito, che dobbiamo salvare e possibilmente sfottere? Perché noi sappiamo che in futuro sarà un cazzaro?
Assolutamente no!
Dubito si possano trovare interventi miei nei quali sfotto chi parla di kata o di tradizionale.
Io penso sempre che si debba presupporre buona fede, quindi possono starci anche posizioni oltranziste, se indotte da maestri santoni, così come non mi sento di condannare kata e respirazione, come anche il perpetuare le tradizioni o rievocare i gesti, tutte attività lecitissime, specialmente quando danno piacere e soddisfazione al praticante.
Semmai cerco di contestualizzare, dare la mia opinione, mutuata dalla mia opinabilissima esperienza, anche in dissenso, ma di media non apprezzo e non approvo lo sfottò aprioristico e continuato, perchè penso sia più carenza di argomenti e sicurezze che non dimostrazione di altro.
Se poi uno, nel tempo, si dimostra un cazzaro o un cretino, preferisco evitarlo, ritenendo inutile sprecare tempo con chi non ha speranze di capire.
« Last Edit: February 26, 2014, 12:26:12 pm by Paguro »
La divina scuola dello schiaffazzo argenteo vigila su di voi, mentre la divinissima università dello sputazzo ligneo vi inumidisce la vita

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Offline Shurei-Kan

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Re:Il tradizionale
« Reply #101 on: February 26, 2014, 13:20:51 pm »
+1
Di sicuro io sostengo che i kata servono per combattere. Lo sostengo a chiacchere. Ma ne sono al tempo stesso convinto di fatto. E questo dovrebbe essere rispettato a prescindere. Non ci vedo nulla di sconvolgente. I kata bastano? Se qualcuno non ha mai detto che i "kata non servono a un cazzo" allora nessuno a mai detto che i kata sono sufficiente per combattare. Ma perché c'è qualcosa che "basta" per combattere? Se ci fosse la faremmo tutti e ci basterebbe. Invece non ci basta. E dobbiamo continuare ad allenarci.
Se penso alle AMT non penso solo alle AM. Penso a un sacco di cose che vanno al di là delle AM. Senza quelle cose mi sarei disinnamorato da tempo. Per me le AMT sono modernissime. Molto più moderne di quelle occidentali.

DA INCORNICIARE!  :-*

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Offline Barvo Iommi

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Re:Il tradizionale
« Reply #102 on: February 26, 2014, 13:40:47 pm »
+4

Di sicuro io sostengo che i kata servono per combattere.
ecco, questa è una cazzata, scusa il termine[1]ma lo è, come lo sarebbe se dicessi che "i kata non servono a niente"  :)
 1. ti giuro non offensivo ma era per ricollegarmi a sopra  :)

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Offline Shurei-Kan

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Re:Il tradizionale
« Reply #103 on: February 26, 2014, 13:52:09 pm »
+2
Non è vero Iommi!

La frase non è non vera[1] ma secondo me è incompleta e quindi tendenziosa e fuorviante.

Se io la completassi con i Kata servono a combattere in un certo modo e con un certo stile tipico della disciplina, sarebbe senz'altro vera. E combattere con un certo stile e/o rispettando determinati canoni non ha nulla a che vedere con l'efficacia del combattimento in esame. Nel Karate che io pratico, ad esempio, è importantissimo arrivare a bersaglio, ma lo è parimenti farlo in un determinato modo, con determinate tecniche e con una postura ben precisa....... spesso alla faccia dell'efficacia. E questo non è un problema, l'importante è esserne consapevoli.
Certe posture e certe movenze, nello specifico, sono una costante in tutti i Kata del mio Karate. Quindi il Kata insegna a combattere in quel modo. Anche se comunque da solo non basta, che sia chiaro!
 1. che comunque è ben diverso dal dire che "è una cazzata"
« Last Edit: February 26, 2014, 13:57:25 pm by Shurei-Kan »

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Offline Barvo Iommi

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Re:Il tradizionale
« Reply #104 on: February 26, 2014, 14:08:21 pm »
+1
ho usato il termine cazzata perchè era un termine dibattuto sopra
secondo me è una frase non vera e anche la tua  completa
Quote
Kata servono a combattere in un certo modo e con un certo stile tipico della disciplina
potrei dire che è non vera[1] e non è vera proprio per la parola combattere
sarebbe più accettabile scritta così

Quote
Kata servono a muoversi in un certo modo e con un certo stile tipico della disciplina
 1. se non peggio