La brevità purtroppo farà della seguente frase una supercazzola.
Lo sport ha come obiettivo migliorare l'inizio.
L'arte marziale ha come obiettivo migliorare la fine (da non confondere con migliorare "alla" fine).
Immagino che abbia senso solo per me.
Ma con tutti i trattati di preparazione atletica, di formazione motoria giovanile, di programmazione dell'allenamento, non capisco il perchè di queste tue frasi.
A me questa distinizione dell'investimento a breve e lungo termine mi è sempre parsa un po' fittizia, ci sono grandissimi campioni che continuano a esserlo negli anni.
Spingere la prestazione all'inizio (nell'accezione negativa) è tipico dei cialtroni o degli sponsor, non degli sportivi. Inoltre occhio che qui confondiamo sport e agonismo.
Sempre che tu abbia dato a "inizio" un'accezione meramente temporale.
Naturalmente non aveva un'accezione temporale.
Anche perché da un punto di vista temporale il discorso sarebbe a favore, in termini di apprendimento, alle AM. Non di fatto, ma di diritto.
Spiego il perché partendo da un luogo comune: le "AM promettono che con la tecnica è possibile battere un avversario dotato di una forza pura maggiore".
Sappiamo che di fatto questa frase non è sempre vera, ma lasciamo questo tema un attimo in clessidra.
Ora, il luogo comune mi dice che basta allenare la tecnica. Quindi tutto il tempo da dedicare alla preparazione fisica, in quanto tale o funzionale, è tempo risparmiato.
Prendiamo il WX, che nel caso specifico ci calza a pennello. E' una disciplina di striking con un pò di trapping, di grappling, sbilanciamenti, ecc... Poi c'è il bastone e i coltelli.
Se consideriamo che la leggenda vuole che chi ha inventato il wx lo abbia formalizzato perché fosse appreso in tempi molto rapidi (diciamo 3 mesi allenandosi tutti i giorni dopo essere tornati dalle risaie) e considerato l'ampiezza del bagaglio tecnico il wx è decisamente rapido da apprendere.
Naturalmente do per scontato che anche voi consideriate i famosi 20 anni per imparare a difendersi col Wx una presa per il culo.
Ah, ma possiamo metterci anche il karate perché la formalizzazione di una disciplina, kata compresi, serve per far si che una disciplina venga appresa prima, non dopo.
Tornando però al punto di nostro interesse l'accezione della frase sopra era di ampio respiro e legata alla massima pugno->non pugno->pugno.
Il motivo per il quale ho parlato di inizio e fine è perché lo sport si ferma al primo pugno e quello perferziona. Le AM portano invece a fare lo stesso indentico percorso di BL.
Sicuramente la multidisciplinarità è un fattore imporante se non adirittura determinante a compiere quel percorso.
Credo che sia un pò quello che stai facendo anche tu col karate.
@ZIXEU
I grafici si adattano perfettamente allo sport da una parte e a discipline come il taiji o l'aikido dall'altra.
@NICK
Personalmente non considero le AM discipline dispensatrici di morte. Credo che dobbiamo superare il significato letterale di marzialità.
Dalla tua descrizione il praticante marziale ideale è Rambo (quando sly aveva 20 anni) o i moderni soldati.
Per me invece è vecchio di kill bill che vive sulla montagna.
Ma attenzione non dico che tu abbia torto. Dico che io la vivo diversamente.
Tu parli di armi e io penso all'aikido e al karate-do (la via della mano "vuota").
Molto più vicina la tua marzialità allo sport che non la mia.