L'Etichetta e la Sostanza, nel nome del Karate

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Re:L'Etichetta e la Sostanza, nel nome del Karate
« Reply #15 on: April 09, 2012, 14:38:05 pm »
0
Estremista fino al midollo XD
L'obiezione è pertinente quindi anticipo che non ti posso dare una risposta definitiva.

Perchè nel Karate si trovano delle tecniche, strategie e soluzioni tipiche, come in ogni altra AM. Sebbene ci sono necessariamente molti punti di contatto tra le discipline al giorno d'oggi, questo non significa che laddove non si segua un regolamento tutti abbiano la stessa impostazione, e oltre alla personalizzazione del singolo, certamente c'è un impronta stilistica. Insomma, Krabi Krabong, Pukulan, JKD e Karate (tanto per fare degli esempi di dicipline non vincolate ad un reglamento) non sono equivalenti, no?
Certamente mettere dei paletti a segnare dei confini netti tra una cosa e l'altra non è più possibile.

In secondo luogo io sono legato al retroterra culturale da cui nasce il Karate e cerco di conservarne il lato spirituale quindi... mi piace continuare a chiamarlo Karate :)
[/quote]

Sul primo punto capisco il problema, e' lo stesso della categorizzazione delle discipline, pero' e' un argomento scivoloso...

E' karate se tolgo il gi?
E' karate se tolgo le forme?
E' karate se tolgo l'oi tzuki?
E' karate se metto il pugilato da boxe?
Se prendo la muay thai e gli metto il gi e i pugni del karate e' karate o muay thai?

Quando smette di essere karate?
Dunque cos'e' che lo definisce karate?


Il secondo invece mi sembra ben piu' legittimo, ma avevamo anche abbastanza concordato che la pratica spirituale sebbene si possa accompagnare ad una certa pratica non e' cio' che la definisce.


E' pour parler, non ho un idea precisa manco io...
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Offline Dipper

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Re:Il karate tradizionale
« Reply #16 on: April 09, 2012, 14:40:30 pm »
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il discorso delle etichette,in realtà,è molto più complesso di quel che sembra.

nel caso di ryu,per essere in regola,dovrebbe come minimo fondare una asd e se non è in possesso di un brevetto da istruttore di uno stile riconosciuto con relativa affiliazione sarebbe obbligato a farsi la propria "ryu".
Finchè non insegno il problema non si pone :halo: ma nella prospettiva hai senz'altro ragione anche se preferirei piuttosto evitare di fondare un mio ryuha (non mi sento all'altezza) e seguire il consiglio di Ludf.
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Offline happosai lucifero

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Re:L'Etichetta e la Sostanza, nel nome del Karate
« Reply #17 on: April 09, 2012, 14:49:50 pm »
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Offline Dipper

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Re:L'Etichetta e la Sostanza, nel nome del Karate
« Reply #18 on: April 09, 2012, 15:04:08 pm »
-1
Estremista fino al midollo XD
L'obiezione è pertinente quindi anticipo che non ti posso dare una risposta definitiva.

Perchè nel Karate si trovano delle tecniche, strategie e soluzioni tipiche, come in ogni altra AM. Sebbene ci sono necessariamente molti punti di contatto tra le discipline al giorno d'oggi, questo non significa che laddove non si segua un regolamento tutti abbiano la stessa impostazione, e oltre alla personalizzazione del singolo, certamente c'è un impronta stilistica. Insomma, Krabi Krabong, Pukulan, JKD e Karate (tanto per fare degli esempi di dicipline non vincolate ad un reglamento) non sono equivalenti, no?
Certamente mettere dei paletti a segnare dei confini netti tra una cosa e l'altra non è più possibile.

In secondo luogo io sono legato al retroterra culturale da cui nasce il Karate e cerco di conservarne il lato spirituale quindi... mi piace continuare a chiamarlo Karate :)
Sul primo punto capisco il problema, e' lo stesso della categorizzazione delle discipline, pero' e' un argomento scivoloso...

E' karate se tolgo il gi?
E' karate se tolgo le forme?
E' karate se tolgo l'oi tzuki?
E' karate se metto il pugilato da boxe?
Se prendo la muay thai e gli metto il gi e i pugni del karate e' karate o muay thai?

Quando smette di essere karate?
Dunque cos'e' che lo definisce karate?


Il secondo invece mi sembra ben piu' legittimo, ma avevamo anche abbastanza concordato che la pratica spirituale sebbene si possa accompagnare ad una certa pratica non e' cio' che la definisce.


E' pour parler, non ho un idea precisa manco io...
Probabilmente non si può averla.
Non so se ricordi, avevo mostrato che tutte le discipline, facendo l'esempio della Boxe, sono così cambiate nel corso del tempo che solo a guardare i filmati di un secolo addietro o giù di lì, non sembra affatto di vedere la stessa disciplina.

Il problema della categorizzazione può essere esteso non solo a tutte le discipline di combattimento ma a tutto lo sciibile umano.
E' un costrutto mentale creato dall'uomo per meglio comprendere e definire la realtà, ma che si basa su convenzioni. Plutone fino a qualche anno fa era un pianeta, adesso non più. Ma Plutone di fatto è sempre lo stesso, è cambiata semplicemente la convenzione di riferimento.
Il discorso di quanti capelli deve perdere una persona per essere considerato calvo...

Dopotutto quando ci alleniamo stiamo tutti consumando ATP, CP, glicogeno, lipidi e ossigeno, e stiamo attivando fibre muscolari. Questa è l'unica definizione da cui non possiamo trascendere :om:

Il problema non è la categorizzazione in se' dunque, ma l'opportunità di un'eccesiva categorizzazione.
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Offline Rev. Madhatter

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Re:L'Etichetta e la Sostanza, nel nome del Karate
« Reply #19 on: April 09, 2012, 15:16:12 pm »
0
Si,senza bisogno di andare ai massimi sistemi ritengo che il modo migliore di plasmare il linguaggio e quindi il pensiero sia di farlo in modo che esso risponda a delle esigenze di utilita'.

Insomma che le parole descrivano quanto meglio possibile la realta' ( e siano il piu' utile possibile ad esprimere concetti,a muoversi tra essi e interagire con altre individualità  :om:)


Quindi in effetti finche' pratichi per i fatti tuoi la tua pratica e' "la pratica di ryujin nata dal karate con elementi di etc,etc..."; il giorno che vorrai tramandare le tue conoscenze, sarebbe meglio trovare un nome che ne rispecchi l'essenza...[1]
 1. sarebbe meglio per rendere la vita piu' facile agli altri,ma mica necessario!
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Offline tatamitris

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Re:L'Etichetta e la Sostanza, nel nome del Karate
« Reply #20 on: April 09, 2012, 15:26:35 pm »
0
Per "tradizionale" nelle discipline da combattimento sportive e non, io intendo autentico o originario.
Se pratichi karate, esso è per forza tradizionale, altrimenti non pratichi karate, ma pratichi una disciplina che deriva dal karate.
Nulla di male, ma basta essere chiari.
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Offline Moai

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Re:OT da Il tradizionale
« Reply #21 on: April 09, 2012, 15:46:29 pm »
+1
tradizionale" come "biscotti del mulino bianco" (in realtà prodotti dentro un capannone grigio, ma chi si comprerebbe mai i "Dolcetti del Capannone Grigio"??).

BUON APPETITO!!!



e se ti viene sete:



L'intelligenza illumina, la stupiditá abbaglia

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Offline DJ scanner

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Re:L'Etichetta e la Sostanza, nel nome del Karate
« Reply #22 on: April 09, 2012, 19:16:33 pm »
0
se lo stile di ryujin deriva dal karate, c'è il GI, il saluto jap., la terminologia jap.,  STRATEGIE karate (sen no sen ecc.), lavoro sul taisabaki, anche se strizza l' occhio alla boxe, secondo me sempre karate è, iNpuro, ma karate.
sono dell'idea che uno abbia uno stile da cui deriva e poi integri delle cose, ma l'importante è lo stile di derivazione.
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Offline fdul

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Re:OT da Il tradizionale
« Reply #23 on: April 09, 2012, 20:48:07 pm »
0
BUON APPETITO!!!



MA CHE TAMARRO!!!   ;D
Mi stavo concentrando su una risposta...

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Offline Dipper

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Re:L'Etichetta e la Sostanza, nel nome del Karate
« Reply #24 on: April 09, 2012, 21:35:00 pm »
0
Da modesto dopolavorista trovo divertente che la definizione di ciò che pratico susciti sempre accese discussioni XD

Tecniche e strategie sono per il 90% proprie e riscontrabili in una scuola di Karate, con la sola particolarità di attingere da due scuole principalmente, e usare metodi di allenamento più moderni.
C'è tutto quanto elencato da DJ e aggiungo anche alcuni degli altri elementi tipici: lo tsuki, gli uchi waza (le tecniche di percossa a mano aperta o comunque diverse dal pugno diretto), il condizionamento, la gestione della distanza, il gioco d'anca e il timing tipici dello Shotokan. Oltretutto la stragrande maggioranza dello smussamento degli "spigoli" dello Shotokan comunemente inteso non è opera mia ma del mio sensei, io ripeto paro paro.

Anche la spiritualità e la ritualità del Karate è immutata, il chè da solo sarà non indicativo, ma se lo aggiungiamo al resto...

Se cambiassi nome e insegnando acquisissi un minimo di notorietà (cosa che non accadrà, è una mera ipotesi), ci sarebbe molta gente che potrebbe eccepire che uso le tecniche del Karate e cambio il nome perchè voglio fare il maestrone figo, quindi ci sarebbe sempre qualcuno scontento... proprio perchè non è un campo in cui la definizione può essere univoca.

Inoltre, essere un dopolavorista mi preclude il raggiungimento di alti livelli, ma mi permetterebbe, una volta deciso di insegnare, di poter pensare la pratica libero dai vincoli dalla relazione con l'esterno.
Dunque, pur riconsocendo la legittimità dei dubbi sollevati da Mad e quindi la soggettività della mia posizione, a conti fatti preferisco dare una definizione che rispecchi più le radici di ciò che faccio rispetto a ciò che ad un esterno pare che io faccia.
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Re:L'Etichetta e la Sostanza, nel nome del Karate
« Reply #25 on: April 09, 2012, 23:00:54 pm »
0
Da modesto dopolavorista trovo divertente che la definizione di ciò che pratico susciti sempre accese discussioni XD


ma perchè è il problema di molti, è solo che prendiamo te come parafulmine per discuterne senza esporci :gh:

questo è anche il mio problema, quando mi chiedono tu che cosa fai? questa è la mia faccia :-[ perchè non sò rispondere a chi si aspetta un nome preciso.
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Re:L'Etichetta e la Sostanza, nel nome del Karate
« Reply #26 on: April 09, 2012, 23:14:53 pm »
+1


Se cambiassi nome e insegnando acquisissi un minimo di notorietà (cosa che non accadrà, è una mera ipotesi), ci sarebbe molta gente che potrebbe eccepire che uso le tecniche del Karate e cambio il nome perchè voglio fare il maestrone figo, quindi ci sarebbe sempre qualcuno scontento... proprio perchè non è un campo in cui la definizione può essere univoca.


la gente scontenta ci sarebbe pure se tu fossi la reincarnazione di Funakoshi e dicessi di insegnare shotokan... :whistle:


Inoltre, essere un dopolavorista mi preclude il raggiungimento di alti livelli


in un mondo di dopolavoristi (tipo il 90%) eccellere non è difficile...o quantomeno non essere inferiore agli altri..

ma mi permetterebbe, una volta deciso di insegnare, di poter pensare la pratica libero dai vincoli dalla relazione con l'esterno.


l'unico modo,è appunto,creare un tuo stile...altrimenti saresti sempre soggetto,volente o nolente alle regole imposte dalla fed. di appartenenza...fosse solo per i tuoi allievi..

oppure la soluzione più pratica....ti dò il brevetto io e fai mò come ti pare,non pretendo neanche che rimani associato  ;)
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Re:L'Etichetta e la Sostanza, nel nome del Karate
« Reply #27 on: April 09, 2012, 23:45:03 pm »
0
Ti ringrazio per la fiducia che apprezzo veramente, ma aspetta per lo meno di vedermi, potresti restare deluso :D
Ad ogni modo, mi piacerebbe e penso sarebbe interessante una collaborazione in futuro :thsit:

Per il resto quoto.
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Re:L'Etichetta e la Sostanza, nel nome del Karate
« Reply #28 on: April 09, 2012, 23:47:47 pm »
0
Da modesto dopolavorista trovo divertente che la definizione di ciò che pratico susciti sempre accese discussioni XD


ma perchè è il problema di molti, è solo che prendiamo te come parafulmine per discuterne senza esporci :gh:
Dannati, mi lasciate il lavoro sporco :-X

questo è anche il mio problema, quando mi chiedono tu che cosa fai? questa è la mia faccia :-[ perchè non sò rispondere a chi si aspetta un nome preciso.
Se a te non pesa, secondo me non è un problema :)
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Re:L'Etichetta e la Sostanza, nel nome del Karate
« Reply #29 on: April 09, 2012, 23:48:13 pm »
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fondiamo il karanpo?  :D
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