Alla fine tutto potrebbe essere riassunto citando un'espressione che trasuda una saggezza millenaria di un uomo che vuol rimanere anonimo e per suo rispetto chiamerò Luca B. ... anzi Bagnoli L. ...così siam sicuri che nn si capsice...
ehm : " DIREI PIACEVOLE"
Per un attimo sono sobbalzato
Il concetto espresso mi piace e mi si confà, penso vada parecchio oltre l'idea comune di vittoria e sconfitta, perchè nella vita, fuori dalle competizioni, vittoria e sconfitta diventano concetti del tutto unici e personali, ovvero l'essenza della propria strada, che è perfetta per sè stessi e può essere catastrofica per gli altri.
Io ho sperimentato spesso come una sconfitta nella vita, sconfitta per il comune sentire, fosse una vittoria per me come persona, per il mio benesssere e la mia serenità.
Si tratta di priorità, di cosa ha o meno importanza per noi e per poter vivere bene con noi stessi, base indispensabile per poter vivere con gli altri.
Ad esempio mi è spesso capitato di venire raggirato o di subire irriconoscenza, cosa che manda in bestia mia moglie e non me, perchè se do una mano a qualcuno, non lo faccio per lui ma per star bene con me, quindi non mi frega nulla di quello che poi farà lui, non mi pento mai, perchè so che se non avessi fatto, vivrei peggio.
L'unicità della visione del proprio modo di stare al mondo, alla fine è quella che riconduce, a mio parere, alla filosofia marziale, dove la pratica deve diventare propria e unica, perfettamente calzante anche se del tutto inadatta a chiunque altro, perchè in combattimento si è soli.
Anche quello che molla tutto e va a dormire sotto i ponti, se lo fa per una scelta consapevole, magari farà qualcosa di incomprensibile a tutti gli altri, ma giusta per se stesso, quindi incontestabile.
Insomma mi piace.
P.S.
Bagnoli è quel tipo che, come Zoid, è montato con gli organi al contrario, quindi non gli funzionano i punti vitali e c'ha le spalle al posto della panza, così va in giro a dire che è un figurino