c'era bisogno del primo disegnino, in italia sarebbe stato: "così così" - "viè qua" - " "smammare"
Effettivamente la parola "smammare" sarebbe stata compresa da un pubblico più ampio che, per esempio, "abduzione"...
Non posso parlare per le leve dell'Aikido ne per quelle del JJ visto che non lo pratico e non ho avuto contatti significativi, però le leve che facciamo noi funzionano.
Che nel BJJ non si vedano tirare penso sia dato dal fatto, come dicevo prima, che per applicare una leva non puoi, salvo rarissimi casi, applicare il kihon ma una elaborazione del principio.
Ma se si prende il principio e non ci si fossilizza sul kihon le leve entrano.
Per quanto riguarda il discorso che facevo prima è semplicemente dato dal guardare il programma tecnico e notare come alla fine le linee sono sempre le stesse, quello che cambia sono i punti di applicazione basati sulla sollecitazione che si riceve.
Se ad esempio sono afferrato per essere trattenuto, quindi non tira e non spinge ma tiene la presa è più forte eil poco movimento limita l'uso della forza dell'avversario, ma a dirla tutto apre un mondo di altre cose. Se tiro o spingo posso usare il movimento per attuare lo sbilanciamento e alla reazione che ottengo infilare la leva.
Rimane comunque difficile da fare ma ripeto non è impossibile.
Max
Io sono d'accordo col tuo discorso.
Tieni presente che con l'età sono passato dall'essere un sostenitore della "forza" a un sostenitore della "sforzo" a un sostenitore del "minimo indispensabile di sforzo e di forza"
Nel primo video non so se si è sentito l'urlo di dolore, ma per portarla anche lo sforzo e la forza hanno avuto il loro peso (per quanto anche la tecnica). Da qui il mio interesse per la tecnica di Aikido del secondo video dove risalta sopratutto l'economia del movimento e il dispendio di energie totali (certo va tenuto presente che è in un contesto collaborativo).
Però la tecnica di Aikido del video oltre che applicarla l'ho subita e sono il primo a dire che funziona. Fra l'altro io da uke tenevo e stringevo e quando stringi per tori muovere il polso diventa decisamente più difficile. Però sia io (uke) che tori eravamo più o meno equlivalenti come forza quindi ci può stare che tori riesca a fare il suo lavoro in "economica eleganza" posturale e tecnica.
Il punto, per esempio, è: quanto conta la "velocità" di reazione alla presa rispetto allo spostamento del corpo per aggiungere forza alla catena cinetica in modo da superare la forza/sforzo di uke? Voglio dire che più tempo passa e più uke, se più forte, può concentrare una maggiore quantità di energia muscolare per tenere il braccio di tori al tal punto che la forza espressa dai muscoli contratti di uke sia comunque maggiore di quella espressa da tori nonostante il richiamo di unità motorie attraverso una catena cinetica più complessa. In altre parole non è detto che usando i quadricipiti, addominali e tronco sia in grado di superare la forza del brachioradiale, bicipite e pettorole di un uke più forte se gli do il tempo di contrarre al massimo i muscoli. Ecco, secondo me, la cooperazione può portare a sottovulatere questo aspetto.
Da questo punto di vista in un contesto non collaborativo quell' usare "tutto il corpo" anche se non elegante e in un certo senso scomposto del primo video sembra essere davvero la soluzione realmente efficace.
Con questo non voglio dire che la tecnica di Aikido non potrebbe funzionare in un contesto non collaborativo, ma dico che per funzionare è forse necessario che sia supportata da una qualità, la velocità di reazione, che è una qualità da atleta.
@nemeganai
sull'articolo non ho fatto commenti perché è anche normale che ognuno porti acqua al suo mulino. Ho messo però i 2 video apposta per dare una valutazione "a vista" di 2 approcci e modalità e, evidentemente, anche contesti diversi.
Poi sul 3D hai ragione che si dicono un sacco di cose senza sapere. Proprio per questo le diatribe su questo tema (cioè il dire cose senza sapere) mi interessano poco mentre mi interessano molto le discussioni sulle leve al polso.