Ammazza manco mezza giornata e siete avanti di due pagine .... aspettatemiiiii
Allora cerco di dare risposte un poco a tutto quello che ho letto traendo farina dal mio sacco, se non altro perchè è quello che conosco.
Reazione alla presaE' ovvio che la reazione deve essere istantanea, almeno nello spezzare la linea di forza di Tori, non tanto per il suo rafforzamento quanto perchè la mano li la mette per fare qualcosa e se lo faccio partire finisco io in leva. Quindi guadagnare immediatamente un punto di vantaggio che noi chiamiamo "kagi te". Da qui poi si parte a fare la nostra leva.
Come uscirePer uscire dalla presa "nuki waza" noi usiamo il "kagi te" e poi una torsione che forza la presa tra pollice e dita. Per ogni nuki waza ci sono poi "gyaku waza" e/o "nage waza".
Le preseNon si dovrebbe pensare a come ci prendono ma cosa riusciamo a "vedere" nella presa. Le prese sono riconducibili sempre e comunque ai principi delle leve quindi se sto applicando scelgo la linea da applicare e vado. In caso di resistenza vado sulla linea opposta a quella su cui mi si resiste.
Leve su pronazione e supinazioneIn questo caso si possono usare leve a livello di braccio più che di polso, oppure combinare le rotazioni con le azioni sul polso.
Leve su abduzione e adduzioneAbbiamo linee di tipo Maki in cui si usa fondamentalmente il polso come punto di leva e il fulcro in genere è la mano. Lavori solo sulla mano ma muovi tutto il corpo se riesci a spostare il gomito di Tori fuori dal suo corpo.
Leve su flessione e estenzioneLinee di tipo Dori in cui si lavora sulla mano e sul polso (specialmente in abduzione) e in genere il braccio è teso.
Non CollaborativoEvidentemente se si entra nel provare con il compagno non collaborativo devo maggiormente accellerare la reazione ed essere pronto a cambiare la linea in corso d'opera. Ripreciso che se il compagno resiste ad una data leva, e quindi mi impedisce una linea, la soluzione è cambiarla e in genere usare la linea opposta.
Spero di aver messo tutto
Max