A dire il vero non capisco tutto questo accanimento e questi messaggi sarcastici nei confronti di chi sta cercando, senza interferire con il lavoro altrui, di creare e sviluppare un serio lavoro organizzativo che dura ormai da anni.
Cercherò di essere breve ma allo stesso tempo di dare una risposta a tutte queste persone che danno fondo alle loro energie per tentare di offuscare l’opera di chi, invece utilizza le proprie energie in maniera creativa e cercando l’unione invece che lo scontro, in perfetto accordo con la filosofia marziale che considera “l’attaccare” come ultima delle soluzioni possibili, paragonandolo ad un fallimento.
In primis come ha già detto Debora più volte Il CONI presiede, cura e coordina l’organizzazione delle attività sportive sul territorio nazionale (art.2 Statuto CONI); inoltre si occupa di formare, e riconoscere i propri tecnici e atleti.
Per rispondere a Raven81 Grande Antico Virile e Vinh Tô vorrei consigliarvi di leggere lo statuto del CONI (art 20,24 e 26) , riguardo alla differenza tra federazioni sportive nazionali, discipline sportive associate e enti di promozione sportiva.
In particolare quello che ha detto Vinh Tô: “In pratica essere in FIWUK, CSEN, CSI..ecc ecc non cambia se non il prezzo di affiliazione!” non è esatta.
Come ha lui stesso detto la fiwuk è una federazione e per lo più associata al CONI (vedi art.24) questo significa riconoscimenti per i propri tecnici e per i propri atleti.
Questo a voi potrà sembrare cosa da poco, potrete sminuire il lavoro fatto, potrete commentare il tutto con sorrisini ironici e domande retoriche, ma questo non ci fa che sorridere. Come già detto non abbiamo energie da sprecare ne ci permetteremmo mai di giudicare l’operato altrui. Le nostre forze le impieghiamo per questo ambizioso progetto che siamo certi ci darà tante soddisfazioni e che si prefigge di “unire” chi come noi vuole dare un futuro alla propria scuola, spinto dallo spirito marziale, che è ben lungi dall’essere aggressivo ma semmai cerca la via “rispettando” e “stimando” le scelte altrui e chi le compie.
Concludo dicendo che non c’è rancore da parte nostra ma solo il rammarico di vedere snaturata l’essenza dell’arte marziale e i suoi princìpi da chi, senza motivo apparente, attacca chi dovrebbe considerare un alleato.
Ma alla fine: “La storia ci darà ragione”