Purtroppo il problema che segnali e sollevi non è ne da poco ne poco diffuso.
Il tasso di ipocrisia nel mondo delle AM è altissimo, come altissimi sono i salamelecchi che vengono scambiati fra maestri.
La realtà è che spessissimo si detestano, se ne dicono di ogni alle spalle, c'è una invidia diffusa e assai poco marziale.
Un pò quello che ha generato tante divisioni, sia in termini di organizzazioni e scuole, sia in termini di stili e nuovi stili.
Una spirale infinita che ha generato infiniti Soke, Gran Master eccetera, spesso nata proprio da dispetti e sgambetti, laddove uno non riusciva o poteva ottenere il tal grado per le vie ordinarie, la via più semplice è sempre stata quella di dar vita a qualcosa di nuovo in cui autoconferirsi quello che si bramava.
Ci sono dei veri e propri capricci infantili alla base di molte nuove cose, il pinco pallo che sogna e pretende di diventare come X, senza calcolare che il divario anagrafico e di esperienza non è colmabile, esattamente come il fratello minore che, da piccolino, sogna di raggiungere il maggiore e superarlo, diventando il maggiore.
Pretese puerili e infantili, che però non passano.
In tutto questo, il rispetto c'è per i propri sogni, ridicoli o meno, così come per chiunque possa essere utile a raggiungerli.
Per il resto, il rispetto è dovuto ai soldi, al potere o all'ego, nutrito da un numero di affiliati e subordinati, dal prestigio accumulato, insomma ciò che accade ovunque e in qualsiasi ambito.
Anche quello che mena tutti, alla fine gode di un rispetto "pubblico", ma poi, in privato, parli con chi lo osanna e scopri che ha questo e qual difetto, questo e quel limite, che vince per questa o quella ragione eccetera.
Il solo rispetto vero che ho potuto riscontrare nel mondo delle AM, è quello fra persone che non hanno interessi che confliggono, gente che ha mollato il colpo con le cose ufficiali o che, tutto sommato, se ne frega.
Per capire quanto rispetto vero ci sia, basta vedere la storia fra Nakayama e Nisijama, la storia recente fra Naito e Shirai, come fu trattato Enoeda, quanti inchini si sono fatti fra loro e quanto fango si sono gettati addosso.
In proporzione, noi "occidentali che tanto la loro cultura non la possiamo capire e va bene venderci quello che vogliamo comprare" di quale rispetto dovremmo godere da parte dei Giappi?
Ma ancora di più, da Okinawa, che a ragion veduta rivendica la paternità del Karate e già guarda storto il Giappone, che cosa dovrebbe aspettarsi l'Italiano con questo genere di menate?
Secondo me, dopo quel "che se la smazzino fra loro" c'è pure stata una sonora risata.