Riprendo il discorso su leve e proiezioni vs. percussioni.
Un discorso non dovrebbe escludere l'altro: se torno con la memoria a un quarto di secolo fa quando facevo giuggìzzu, non mi ricordo alcuna proiezione o leva che non fosse preceduta da una passata di ammorbidente su uché per poterla gestire meglio.
Nel kalah, del quale per inciso ho frequentato solo 3 stage di 4 ore ciascuno, ho imparato tecniche interessanti di percussione che comprendevano l'immobilizzazione del braccio armato non come si fa classicamente nel KM (parlo della tecnica classica di base), ma con una presa particolare che consente la successiva percussione (peculiare pure questa).
Le due cose possono integrarsi e, anzi, potrebbero rendersi reciprocamente più funzionali E nell'esecuzione della tecnica E nell'evitare che la cosa possa arrivare ad un punto di non ritorno.
Marròzz quanto mi sento saggio alle 3 di notte!!!