Ero tentato di non intervenire ma il discorso che molti fanno è assolutamente anacronistico...e fuori dalla realtà.
Prendiamo il karate da cui sono fuggito ad un passo dal primo dan per un pugno vero preso dritto in faccia...
Allora, e mi ricollego credo a Ryudan, qual'è il grado di "efficacia" del karate in una situazione reale?Dipende....in primis da chi si ha davanti ma anche di quale epoca si parla...il karate dei giapponesi degli anni 50 e 60 era una cosa seria, negli anni 70 i primi praticanti italiani facevano cose assurde coi metrti attuali ma se menavano spesso e volentieri di brutto...a Roma un noto maestro jap incitava i suoi allievi ad andare a darsele con gli abitanti dei Castelli Romani per testarsi...oggi ci sono sicuramente isole felici rare ai limiti dell'irrilevanza che mantengono uno spirito primordiale ma la stragrande maggioranza dei karateki italiani e la realtà del karate italiano è fatta da gente che fuori dal tatami e da quello specifico regolamento è uno zero assoluto!!!
E nn la menate tanto...è così.
E nn è un'accusa contro il tradizionale...mi vanto di aver praticato per più di 10 anni una disciplina tradizionale ma con una impostazione tale che la domenica si andava a tirare di full, semi, light e sanda...e il martedì magari un'ora di kata.
Io so solo che dopo 6 mesi, misteriosamente, una cintura nera del mio ex corso di karate con cui spesso mi allenavo, ha cominciato a evitarmi.....
Ma la cosa divertente è che io, pur proveniendo da un karate nn propriamente sportivo, per mesi ho preso tanti di quei colpi al volto che c'avevo la faccia tipo zampogna...quindi se parlo nn lo faccio per la mimetica che porterei ora ma per cognizione di casusa...
E si da il caso che analoga cognizione ce l'abbiano tutti coloro che hanno fatto un analogo percorso o che, pur nella loro pratica tradizionale, nn si sono chiusi nell'ortodossia più becera...
Gente che nn solo ignora alcune componenti di stress legate alla realtà ma che propugna dogmi sul fatto che al dunque il cervello saprà fare quello che mai ha fatto prima...quando al dunque vedi fenomeni come GSP o Machida che hanno dovuto estirparsi di dosso la componenete pugilistica del karate più aggressivo che esista...
C'è gente che pontifica senza aver mai preso uno o più pugni in faccia e poi i fantasiosi sarebbero quelli che provano i disarmi....
Che dire, corrisponde alla realtà quello che dici. Ma non è questione di karate o non karate. Dubito che praticando xxx per due ore alla settimana invece di karate si ottengano risultati molti diversi.
Poi c'è il discorso target: il karate è decisamente un'arte marziale ubiquitaria, praticata da chiunque. Le visioni e i modi in cui viene allenato tendono all'infinito, anche nell'ambito dello stesso stile, figuriamoci per stili diversi.
E, nel momento in cui diventa un'arte marziale "per tutti" diventa logico che si trasformi in una forma (comunque rispettabilissima) di attività fisica e non in una tana delle tigri di terribili combattenti.
Poi c'è il karate sportivo e anche li, ci sono varie branche. Si critica tanto il "kumite sportivo" ma credo che spesso ci siano delle idee piuttosto confuse: un atleta allenato è pur sempre un atleta allenato, coordinato, reattivo ed esplosivo. Seppur il combattimeno non preveda il ko, sfido chiunque a fare uno scambio con un Maniscalco qualsiasi.
Dipende tutto dal fine con cui ci si allena, e dal metodo che si segue. GSP viene dal Kyokushin che mantiene generlamente un buon (ottimo) livello di "marzialità", probabilmente anche grazie al tipo di regolamento adottato nelle competizioni. Così come lui un sacco di altri campioni. Machida viene dal karate shotokan che più shotokan non si può e, BJJ e integrazioni a parte (imprescindibili) mantiene sul ring un lavoro di gambe, una serie di strategie ed una scherma di braccia e di gambe decisamente karateistica.
Poi può piacere o non piacere, come tutte le cose, ma per esempio questi ragazzi li vedo abbastanza tosti e praticano un classicissimo kumitè (fanno Shotokan o Wado, non ricordo). Il cui concetto non è molto diverso dal kumite come cerco di allenarlo io (seppur con risultati inferiori di vari ordini di grandezza
)
e questi (in un contesto sportivo) sono atleti che dicono la loro altrettanto bene
Poi si può sempre obiettare che una rondine non fa primavera per carità. Ma da quando il Krav Magà è diventato di moda, vedo cose altrettanto pietose (se non addirittura peggio, se possibile). La massificazione delle discipline abbassa vertiginosamente il livello medio, perchè se si vuole ampliare l'utenza bisogna giocoforza ammorbidire il tutto.
Infatti di palestre di thai boxe, di pugilato, di kyokushin ce ne sono pochissime rispetto a quelle di karate "classico".
Il che entro certi limiti non lo trovo un male, non so quanti di noi si possano permettere di andare al lavoro con la faccia gonfia e livida o tre costole incrinate dopo ogni allenamento (il che comunque avrebbe un'utilità veramente dubbia). Che poi, mi si permetta, in una palestra di kyokushin o thai seria (mi correggano se sbaglio) ho fortissimi dubbi che tornare a casa con il viso sfasciato o la tibia contusa e zoppicante sia visto come una "cosa positiva della quale vantarsi".