Le dimostrazioni mi emozionano ancora.
Visto che ormai sto a malapena in piedi, e pure zoppico, da partecipante sono diventato spettatore. E tutti gli anni, alla festa dello sport del paese, presento la dimostrazione della scuola di arti giapponesi del paese: karate shotokan (SKI-I), kobudo (AIKO), aikido (aikikai - Fujimoto), katori shinto ryu (Hatakeyama).
La dimostrazione è sempre quella, sempre in quell'ordine, dal kihon dei bambini, ai kata heian dei bambini... è cambiata la spiegazione, perché parlare in pubblico è il mio mestiere, e ne traggo mezze conferenze sulla storia (riveduta e corretta per esaltare il "budo") delle arti. E un po' mi commuovo ancora anch'io, e quando la dimostrazione finisce mi viene voglia di rispolverare il keikogi.
...e oggi non ci sono quelli del taekwondo, ma quelli del vietvodao, che fanno un sacco di acrobazie poco credibili, tanto per fare scena (
) e inapplicabili, e poi fanno i fighi con tecniche di armi flashose, e i buzzurri che combattono con guantoni e caschetti e se le suonano davvero. Mica roba elegante, da un colpo un morto, di noi del karate
Che belle, le dimostrazioni!