Raccontino del lunedì mattina in ufficio. Una delle mie colleghe racconta di essere andata col findanzato a vedere il derby, ieri sera, in un bar. Ad un certo punto scena a cui uno non vorrebbe assistere!
Padre, madre, figlio grande (sulla decina) e figlio piccolo (meno di 3 anni). Il figlio piccolo, a cui giustamente frega na mazza della partita, inizia a dare in escandescenza... Il padre lo prende per i capelli, lo scuote e gli molla una sventola. Il figlio urla verso il padre. Il padre lo riafferra e gli tira una raffica da tre, dritto/rovescio/dritto. Risultato: bambino con sangue da naso e fratello maggiore visibilmente scosso. Madre muta.
A sentirlo raccontare mi montava dalle viscere una rabbia enorme.
Al bar nessuno è intervenuto e, se fossi stato lì, non posso sapere come mi sarei comportato.
Se non avessi detto nulla avrei cominciato a sentire quella vocina interiore che ti dice ripetutamente: sei stato un vigliacco! Non si possono giustificare per paura tutte le schifezze che si vedono!
E alla stessa vocina avrei risposto con affermazioni sicuramente razionali ma probabilmente meno incisive, convinte e forti delle affermazioni della vocina stessa:
per comportarsi così quello sarà stato un delinquente, c'era solo da perderci.
I panni sporchi se li lavino a casa loro. Ecc. ecc. ecc.
Però... cazzo se avrei fatto fatica ad ingoiare il rospo!